Il nostro sito fa uso di cookies per migliorare la tua esperienza di navigazione. Continuando a navigare accetti l'uso di questi file.

ITALIA: what else?

Questa estate ho trascorso tre settimane in Turchia, la mia seconda esperienza Lions dopo la Finlandia dell’anno precedente. 
È difficile raccontare un viaggio come questo a qualcuno che non l’ha vissuto in prima persona…un viaggio questo che devo dire mi ha entusiasmato ancora di più di quello in Finlandia, probabilmente anche per il fatto che essendo un po’ più grande riesci ad apprezzare maggiormente opportunità come questa. Il soggiorno è cominciato con una settimana trascorsa in famiglia, nella parte europea di Istanbul; una famiglia davvero calorosa,che sia a me che all’altra ragazza italiana che ospitavano ha dato un’affetto, un amore incredibile…qualcosa che sembra inverosimile possa avvenire in una sola settimana. 

Tuttavia è proprio così, in pochi giorni siamo riusciti ad instaurare un rapporto in cui cercavamo di conoscerci a vicenda, di comprendere le abitudini e le tradizioni che differenziano così tanto i nostri paesi; e se un rapporto così bello è riuscito ad instaurarsi con degli adulti non occorre neanche che mi soffermi troppo a spiegare che relazione si è venuta a creare tra noi ragazzi al campus, giovani tra i 17 e  i 23 anni provenienti un po’ da tutte le parti del mondo…
La prima settimana in cui ci siamo cominciati a conoscere abbiamo viaggiato attraverso la parte occidentale della Turchia, visitando città quali Troia, Efeso, Canakkale…immergendoci in un mondo di storia e cultura antica. Con l’aiuto di una guida che ci ha accompagnato lungo il nostro tragitto abbiamo potuto conoscere da vicino tutte le particolarità che altrimenti non avremmo apprezzato; una settimana quindi dal carattere storico in cui tuttavia non sono mancati i momenti di svago e di divertimento tra una chiacchierata, un tuffo nel mediterraneo o una passeggiata tra i negozietti locali. Questi primi giorni di esplorazione si sono conclusi con il ritorno ad Istanbul per soggiornare l’ultima settimana in un campus universitario. 
Qui ci siamo ritrovati un po’ spaesati dalle rigide regole del luogo, ma l’organizzazione di Sema Yagzan e dello staff turco hanno reso questo ultimo periodo ricco di attività, visite e sorprese che hanno consolidato ulteriormente lo spirito di gruppo. 
Bisogna poi ricordare le serate che il giovane staff  turco ci ha regalato in discoteche, locali tipici per farci conoscere un po’ anche l’aspetto della vita notturna di Istanbul!Inoltre al campus ci siamo dedicati alla preparazione del talent show finale in cui avremmo dovuto mettere in gioco le nostre abilità! Tra canti, danze e scenette comiche abbiamo così cercato di ringraziare l’organizzazione turca che è stata davvero impeccabile.
Vorrei poi cogliere l’occasione per ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile questo fantastico viaggio.
E a chiunque voglia intraprendere un viaggio come questo non posso che consigliarlo perché lascia davvero il segno...