Si tratta del terzo viaggio che ho fatto grazie al Lions Club e di anno in anno ho potuto capire sempre di più lo spirito che sta alla base di questa iniziativa.
Oltre a esser stata un'altra esperienza importante per la mia formazione personale a rapporto con una nuova cultura molto diversa da quella italiana, quest'anno il viaggio mi ha coinvolto ancora di più per il fatto che nella mia famiglia ospitante c'era Murat, un amico conosciuto lo scorso anno in Svezia durante un altro scambio.
Per questo motivo l'approccio iniziale di conoscenza della famiglia è stato minimo rispetto agli altri anni e abbiamo così potuto "immegerci" subito alla scoperta di Istanbul. In 17 giorni totali ho visitato ogni angolo di questa enorme città sia dalla parte europea (leggermente più "evoluta"), sia da quella asiatica. Anche il soggiorno presso il campo "Lions Istanbul Art and Culture Camp" è stato molto divertente e al contempo interessante.
La cosa che l'ha reso ancora più coinvolgente era lo staff: ragazzi e ragazze molto giovani (dai 22 ai 24 anni) e quindi capaci di capire al volo le esigenze di noi campers.Inoltre, soggiornavamo presso una bellissima e modernissima università privata localizzata su uno dei 7 colli di Istanbul e dotata di tanti servizi: era come una piccola città.Di sicuro, dei 3 scambi intrapresi negli ultimi anni questo è stato il più sentito anche perché sapevo di soggiornare in un paese ricco di storia e, difatti, le numerose visite tra moschee e minareti mi hanno lasciata ancora più estasiata di quanto mi aspettassi alla partenza.Nessuna nota dolente quindi (a parte un po' di sfortuna il primo giorno...quando all'aeroporto di Istanbul ho scoperto che la mia valigia non era arrivata!), di sicuro un'esperienza che raccomando a qualsiasi ragazzo/a che intenda intraprendere uno Youth Exchange.Colgo l'occasione per rinnovare a Lei e a tutti coloro che si sono adoperati per la realizzazione di questi scambi tanti ringraziamenti.