Il sottoscritto, Presidente del Leo Club di San Daniele del Friuli per l’anno sociale 2006/2007 e figlio di socio Lions International nel club di Maniago-Spilimbergo, vuole redarre il diario della strepitosa esperienza vissuta in Turchia dal 13 luglio al primo agosto grazie al programma di scambi giovanili organizzato dal LIONS CLUB INTERNATIONAL.
Per maggiore precisione ho trascorso i primi nove giorni in famiglia ad Izmir ed altri dieci giorni di campo itinerante lungo la costa sud della Turchia.
Qui di seguito il resoconto del mio viaggio:
Partito dall’aeroporto triestino “Ronchi dei Legionari” il 13 luglio alle ore 7.30 del mattino e atterrato all’aeroporto di Monaco intorno alle ore 9.00 per poi girovagare nell’immenso aeroporto bavarese cercando di ingannare il tempo per più di tre ore.
Alle ore 12.00 decollavo da Monaco con destinazione Turchia.
Dopo circa due ore di viaggio all’interno del comodo Airbus della Lufthansa Airlines, dormendo e ascoltando musica, inizio a scorgere dal mio finestrino la pista di atterraggio dell’aeroporto di Izmir.
Dopo venti minuti di coda al controllo passaporti finalmente riuscii a raggiungere il ritiro bagagli, recuperai il mio valigione e mi recai verso l’uscita. All’uscita erano presenti una marea di persone, mi ritrovai un po’ spaesato fino a che non riuscii ad intravedere un piccolo signore sulla cinquantina accompagnato da due ragazzi, uno era il figlio l’altro un Leo facente parte dello staff organizzativo del campo che sarei poi andato a frequentare. In seguito alle dovute presentazioni dopo un’oretta di guida attraverso il centro città, arrivammo nel loro appartamento. La famiglia Ozveri è composta da tre persone, il padre imprenditore edile, la madre ingegnere tessile e il figlio, mio coetaneo, ormai diplomato. Dopo opportuna doccia e cena a base di tipiche leccornie turche mi recai a letto.
Il giorno seguente al mio risveglio mi fu annunciata la partenza verso una località di mare distante circa un’ora da Izmir, dove io e il ragazzo ci saremmo fermati per qualche giorno.
Entusiasmato dall’idea preparai il trolley con l’occorrente per qualche giorno e dopo pranzo partimmo. Nei giorni che trascorsi a Cesme passai gran parte delle giornate “rosolandomi” o al mare o in piscina e le serate spendendo le energie accumulate nel pomeriggio nei vari locali della città di mare.
Il quarto giorno dopo aver visitato la parte vecchia della città e aver li consumato la cena abbiamo ripreso l’autostrada con direzione Izmir.
Gli altri cinque giorni spesi in famiglia sono stati investiti in lunghe camminate nel centro città alla scoperta delle parti più vecchie e caratteristiche che non erano ancora state influenzate dalla “voglia d’Europa” che si sta diffondendo nelle metropoli turche.
Sabato 22 luglio alle ore 11.00 ci recammo all’hotel del campo universitario per la registrazione al campo e il pranzo con le famiglie ospitanti e i vari coordinatori del campo.
In seguito venne l’ora delle presentazioni delle varie nazioni partecipanti al campo. Dopo le presentazioni ci venne concesso del temo libero per la sistemazione nelle stanze e per iniziare a conoscerci meglio tra noi partecipanti. Prima di cena si è svolta (come succederà poi ogni giorno) la sessione di danza folcloristica turca. Dopo la cena uscimmo tutti assieme con lo staff del campo a prendere un tipico caffè turco.
Il giorno seguente ci svegliammo alle 7.00, consumammo la prima colazione e partimmo alle ore 8.00 con destinazione Ephesus dove spendemmo due ore tra le rovine dell’antica città romana. In seguito visitammo sempre nella mattinata la casa della Vergine Maria.
Dopo aver consumato il pranzo in un ristorante tipico ci recammo per il resto della giornata all’acquapark per poi andare nella tenuta in campagna di un socio Lions International che gentilmente ci ospitò per cena. Dopo la cena ci scatenammo in danze popolari turche assieme ai vari Lions presenti in occasione per la serata.
Verso le 23.00 lasciammo questa tenuta e dopo un’oretta buona di autobus arrivammo all’hotel in Bodrum dove potemmo rinfrescarci nella piscina dello stesso.
Nella mattinata seguente visitammo il museo della torre di Bodrum dove vengono conservati alcuni ritrovamenti di epoca romana quali anfore, statue e particolari manufatti in vetro. Dopo pranzo partimmo per raggiunger un nuovo hotel per la notte e questo ci costò un viaggio abbastanza lungo in corriera. Arrivammo in hotel verso le 17.00 dove avemmo il tempo sufficiente per rinfrescarci e rilassarci dopo il viaggio.
Il giorno dopo lasciammo l’albergo con destinazione Marmaris dove, dopo aver acquistato sufficienti vivande per vivere due giorni, ci recammo al porto turistico per salire sulla barca dopo avremmo poi passato la notte e metà del giorno seguente. Dopo un’ora di navigazione ci fermammo per pranzo in una baia per poi muovere verso un’altra baia più piccolo e per nulla affollata di turisti. Dopo cena (ovviamente consumata in barca) dormimmo tutti assieme sul ponte della barca per poi svegliarci il mattino seguente al sorgere del sole (decisamente troppo presto). Dopo pranzo trovammo il tempo per provare forti emozioni con il “Parasailing” e la “banana boat” e per ora di cena arrivammo di nuovo al porto dove fummo ospitati nel ristorante di un socio del Lions Club locale.Dopo cena partimmo di nuovo in autobus per raggiungere l’hotel nella città di Fethiye dove restammo due notti.
Il sesto giorno subito dopo colazione quattro jeep vennero a prenderci all’hotel per portarci tutti assieme alla scoperta delle colline nelle zone limitrofe. Guidammo per mulattiere per tutta la mattinata e per gran parte del pomeriggio facendo ovviamente numerose pause: molte durante il percorso per rinfrescarci nei pressi di cascate artificiali o per visitare particolarità della zona. Alla fine del lungo viaggio facemmo l’ultima tappa in spiaggia. Alla fine del safari ci recammo in un Bagno Turco per rilassarci dopo le ore di guida e per scrollarci la polvere di dosso. Di seguito, per ora di cena, ci recammo assieme ad un altro Lions Club locale in un ristorantino carino. Li fummo raggiunti dalla stampa e addirittura dalla televisione locale per una piccola intervista ai responsabili del campo. Dopo cena ci recammo tutti a nanna presto in quanto il giorno dopo ci saremo dovuti svegliare presto.Il mattino seguente partimmo di nuovo in corriera con destinazione Izmir. Dopo sei ore di viaggio arrivammo di nuovo alla sede del campo dove potemmo finalmente fare una doccia per poi spendere il resto della giornata oziando fino a ora di cena.
L’ottavo e il nono giorno li trascorremmo tutti a Izmir dove ci dedicammo prevalentemente allo shopping estremo (tra bazar e centri commerciali) oppure alle lunghe camminate sul lungomare.La sera del nono giorno ci recammo per cena alla serata di gala organizzata da tutti i Lions e Leo club di Izmir dove ci esibimmo in uno spettacolo danzante. Sul tardi poi ci recammo di nuovo all’hotel dove molti di noi andarono a dormire presto in quanto il giorno dopo sarebbe stato molto pesante causa le partenze…e purtroppo arrivò anche l'ultimo giorno (1 agosto), quello dei saluti e delle lacrime. Dopo pranzo, con gli ultimi partecipanti ci recammo in aeroporto e dopo numerosi controlli e interminabili code riuscii a partire con destinazione Monaco. Alle ore 23.00 atterrai a Ronchi dei Legionari di Trieste e così si concluse la mia terza esperienza di scambi giovanili.