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ITALIA: what else?

Dopo 4 anni, la mia esperienza da Leo in viaggio per il mondo si è conclusa lo scorso agosto, superando -devo ammetterlo- le mie aspettative. Avendo ormai 21 anni e sapendo perfettamente che, in genere, i ragazzi che ospitano sono più piccoli, ero molto scettica al riguardo. Ma New York è New York. E allora partiamo! Come posso tuttavia spiegare in poche righe tutte le avventure e le emozioni che ho vissuto?
Bene, ci proverò. 

Molti sottovalutano l’importanza e l’utilità degli Scambi giovanili Lions. Io invece credo che, per quanto si possa viaggiare da soli, con la propria famiglia o con gli amici, questa è un’esperienza unica ogni volta. Con le famiglie ospitanti si crea un legame speciale, tanto più se si considera che ci sono varie difficoltà da superare, in primis la lingua. Io personalmente conosco bene l’inglese, ma non è mai facile trasferire le proprie idee o farsi capire al 100%. E nel momento in cui accade, capite che ormai siete parte della famiglia, che “mom”, come vostra madre, vi capisce con un semplice sguardo, che il vostro “american brother” farebbe di tutto per farvi stare bene, che i loro amici sono i vostri amici. Inoltre oggi, grazie ai mille social networks quali Facebook, è facilissimo mettersi in contatto con il resto del mondo, e chissà che un giorno non torniate da loro per il semplice gusto di riabbracciarli! Io, ovviamente, ci sto già pensando.
Non vi nascondo, tuttavia, che non sempre fila tutto liscio. Ad esempio, quest’anno io mi sono trovata in difficoltà con la seconda famiglia ospitante. Per farla breve, l’accoglienza non è stata delle migliori- diciamo pure che è stata pessima- e gli amici di Peter (il ragazzo che avrebbe dovuto prendersi cura di me) ..beh.. diciamo che non sarebbero mai potuti essere miei amici! Per fortuna sono riuscita a risolvere subito la situazione, ma ovviamente la paura e lo sconforto mi hanno accompagnato per quelle 24 ore. Permettetemi quindi una critica. I responsabili dovrebbero informarsi personalmente sulle famiglie e non fidarsi dei ragazzi soltanto perché, tramite e-mail, sembrano persone intelligenti e motivate. Ovviamente mi riferisco ai responsabili che vivono sul posto e che hanno la possibilità- e il dovere- di tastare il terreno personalmente. 
Ad ogni modo (grazie anche al mio sangue freddo e alla mia sfacciataggine,non lo nascondo), ho cambiato immediatamente famiglia e il resto della vacanza è stato un sogno. La seconda famiglia(effettiva) e la prima erano molto amiche. Questo mi ha permesso di uscire sempre con le stesse fantastiche persone che avevo già conosciuto e di divertirmi ogni giorno di più. Di affezionarmi ogni giorno di più. Anche la terza famiglia è stata molto gentile e ospitale, ma io porterò per sempre nel cuore Joe e Jillian, il mio fratellone e la mia sorellina americani.
Pensate che sono tornata da meno di un mese a casa e già mi mancano tantissimo. Ci sentiamo continuamente e stiamo pensando di ritrovarci tutti a New York, magari per un Capodanno, o in Italia, da me, nel Salento, per una bella estate all’insegna del divertimento.
Spero che dalle mie parole voi possiate cogliere il mio entusiasmo e il mio amore per questo progetto Lions. Non smetterò mai di ringraziare chi mi ha dato l’opportunità di parteciparvi e mi auguro sinceramente che molti ragazzi seguano la mia scia.