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ITALIA: what else?

Dopo una notte imprevista a Houston,dove ho potuto ammirare la città illuminata dalla cima di un grattacielo,ho finalmente raggiunto Midland,una città di centomila abitanti nell’ovest del Texas.
Qui ho condiviso le prime tre settimane di soggiorno con una ragazza finlandese e una tedesca,che alloggiavano in altre due famiglie Lions  nella stessa città.
Le nostre famiglie si erano organizzate veramente bene,ogni giorno c’era qualcosa di diverso da fare e posti nuovi da visitare:dalle città più vicine a quelle un po’ più distanti,noi abbiamo visto tutto,e non scherzo…compresa una puntata in New Mexico!!
Abbiamo parlato spesso nei Lions club dei dintorni e anche visitato la banca dei trapianti Lions  che si trova nella città vicina,e il centro di riciclo degli occhiali che si trova proprio a Midland.

Durante i week-end stavamo invece solo con la nostra famiglia,per passare un po’ di tempo solo con loro. La mia famiglia era composta da una coppia sulla cinquantina,con due figlie che però vivono in un’altra città. Siamo andati a trovarle un weekend e così ho potuto conoscere anche il nipotino appena arrivato! Mi sono trovata molto bene a Midland,spero che vengano presto tutti a trovarmi!
Non mi sembra vero che sia già finito…
Tutte le persone che ho incontrato sono state gentilissime e mi hanno tutte insegnato qualcosa… Chi a parlare in texano,chi a cucinare piatti indiani,chi ad apprezzare il paesaggio così piatto e desertico del west Texas! Inoltre ho avuto la grande occasione di confrontare le mie impressioni con altre ragazze nella mia stessa situazione,e così ho imparato molto anche sulla Germania e sulla Finlandia!
Credo che anche noi ci rincontreremo presto!
A questo punto mi sono spostata sempre in aereo fino a Rusk,una piccola cittadina nell’est Texas. Mi ha subito colpito la differenza del paesaggio, infatti era tutto verde, pieno di alberi e grandi colline. Qui la mia famiglia era composta da una coppia con due figli già sposati e che vivono in una città vicina. Non c’erano altri ragazzi stranieri e subito tutta la comunità si è mossa per conoscermi! Il tempo è volato tra le visite nelle grandi città (Dallas,Houston,Austin e San Antonio), e le gite nei dintorni di Rusk,con i suoi ranch e i musei sui Texas ranger! Anche in questa famiglia mi sono trovata bene fin dal primo momento, perché mi hanno da subito inserito non solo nella famiglia ma in tutta la comunità; credo di aver veramente conosciuto tutta la città, dai commessi nei negozi a tutta la redazione del giornale locale, poi il preside della scuola, tutta la parrocchia,e anche dei miei coetanei! Così ho imparato molto di una cultura diversa,e per altre tre settimane mi sono impegnata a essere una texana! Erano tutti soddisfatti quando al momento dell’addio, li ho salutati in un dialetto perfetto, con il mio cappello da cowboy in testa!
Prima di partire per il Texas ho parlato con più ragazzi che avevano sperimentato l’avventura di vivere una scambio culturale, se non altro per farmi coraggio. Tutti mi hanno parlato con grande entusiasmo e hanno ricordato l’esperienza come un concentrato di divertimento e un’opportunità di crescita,e ora li capisco!fin dal primo momenti devi imparare a cavartela da solo, risolvere i problemi che sicuramente trovi, aprirti totalmente a un mondo nuovo. C’è solo una cosa che nessuno mi aveva mai detto, e che io non immaginavo prima di partire (anche se in effetti è ovvia): si fa fatica. Partecipare ad uno scambio di una certa durata è stancante, e chiede determinazione e una continua concentrazione. Tutto è diverso, devi creare un nuovo rapporto con persone che non conosci,che parlano un’altra lingua e che hanno abitudini differenti; qualcosa ti da anche fastidio-tipo l’aria condizionata fortissima!-ma quella diventa la tua famiglia per un po’ di tempo,e impari presto a sentirti membro di essa.
Credo che sia fondamentale capire la difficoltà che si incontra per tutta la durata dello scambio,perché è proprio questa che rende ogni scoperta una conquista,e l’esperienza indimenticabile,veramente indimenticabile…Voglio ringraziare tutte le persone che hanno reso possibile tutto questo,che hanno fatto vivere a me come a molti altri ragazzi l’avventura di partecipare a uno scambio.
E’ un’opportunità di crescita unica che ti permette di scoprire gli aspetti uguali e diversi delle altre culture e di partecipare ad una sfida dove conosci soprattutto te stesso.
Grazie!

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