Se mi dovessero chiedere cos’è il programma scambi giovanili Lions, risponderei così: “Trovarsi in una sorgente termale, immerso nella natura, nudo come da tradizione, con persone che fino a 2 giorni prima non avevi mai visto ed ora saranno la tua famiglia per il prossimo mese.” 
Ciao a tutti, mi chiamo Matteo Bonadies e quest’anno sono stato 3 settimane in Giappone.

Adesso arriva la parte più difficile: descrivere un’esperienza fantastica ma allo stesso tempo indescrivibile.
Non penso basti una pagina di word, ma neanche 100 per descrivere quello che ho vissuto in queste 3 settimane… posso solo consigliare a tutti quelli che stanno leggendo questo report di prendere la valigia, un po’ di coraggio e partire! 
Ho trascorso la prima e la terza settimana nella prefettura di Gunma, a 150 km da Tokyo. 
Due famiglie stupende che mi hanno accolto come se fossi loro figlio da sempre, ho mangiato come loro, festeggiato compleanni di parenti e vissuto come un vero giapponese. 

Che dire, non sembra proprio che ai giapponesi manchi l’ospitalità.
La seconda settimana era quella del campo (prefettura di Ibaraki), la parte più bella oserei dire. Ci spostavamo quasi ogni 2 giorni, ho visto angoli del Giappone ignoti a molti turisti ed ho avuto la possibilità di scoprire la loro cultura antichissima confrontandomi con ragazzi americani, turchi, messicani e chi più ne ha più ne metta.

 
L’unico accorgimento che darei a chi volesse partire è di armarsi di Google traduttore in quanto i giapponesi non masticano molto l’inglese e devo ammettere che, non parlando il giapponese, è stato abbastanza difficile comunicare. Non vorrei generalizzare, ma prendendo il mio caso con la prima famiglia riuscivo a comunicare perfettamente in inglese e con la seconda ho avuto qualche problema, ma niente che non si possa affrontare… dopotutto è un’avventura anche per questo! 
Concludendo, vorrei ringraziare i Lions e soprattutto il mio distretto (108 AB) per questa fantastica opportunità.
Buon viaggio e さようなら.