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ITALIA: what else?

Ero nel bel mezzo delle vacanze di natale quando ho ricevuto la chiamata per lo scambio di quest'anno: "Stefania, anche se non era tra le tue scelte, quest'anno ho pensato di mandarti in Brasile…. che ne dici?" 
A quel punto penso di aver esultato al telefono per una decina di minuti prima di ricompormi e tornare nel mondo reale. Pensate che in quel momento ero in compagnia di un mio amico e del brasiliano che stava ospitando proprio in quei giorni, e non più di una manciata di minuti prima della telefonata stavo proprio dicendo al ragazzo "Ti verrò a trovare in Brasile prima o poi!"; beh non soltanto sono andata in brasile a meno di sei mesi di distanza, ma me lo sono ritrovato proprio nello staff del mio campo!

A volte la vita ti riserva certe strane e bellissime coincidenze...
Inutile dire che l'esperienza è stata bellissima! La cosa magica del Brasile non è tanto il posto, comunque ricco di paesaggi mozzafiato, foreste e natura incontaminata, ma ciò che ti rimane davvero impresso sono i brasiliani!
Per la prima volta mi sono sentita come se fossi a casa e non come una semplice ospite...
La prima cosa di cui ti rendi conto è che in Brasile si parla solo portoghese: infatti molti brasiliani di inglese non sanno nemmeno una parola! Ti capiscono sicuramente di più se parli italiano! 
Molti di loro parlano infatti parlano fluentemente l'italiano o lo capiscono senza problemi e in realtà, nel giro di una settimana anche io capivo tranquillamente il portoghese! 
L'esperienza in famiglia per me è stata la più bella perche sono stata catapultata nel mondo brasiliano; cibo, persone, abitudini, feste: era tutto nuovo per me ed ero sempre circondata da ragazzi e da gente che mi voleva conoscere!
Sono arrivata il 12 luglio all'aeroporto di Porto Alegre e lì mi aspettava tutta la mia famiglia: Guiga, il mio host brother, e Fernanda, la mia host sister, entrambi della mia età, con i loro genitori. 

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Dopo due ore di viaggio siamo arrivati a Garibaldi, il loro bellissimo paesino.
Appena arrivata a casa, la notte stessa, con la valigia ancora intatta, sono partita in pullman con in mio host brother per un nuovo viaggio: un congresso Leo in un altro stato.
Immaginate 500 ragazzi tutti insieme giorno e notte.. ancora una volta la lingua non è stata assolutamente un problema! 
Poi sono finalmente tornata a casa è ho potuto passare qualche giorno con la mia famiglia: la mia mamma era una cuoca: insomma penso di aver assaggiato qualsiasi tipo di cibo brasiliano dalla carne ai dolci!
Con il mio host father, invece, ho apprezzato la vita agricola del Brasile: sono andata a pescare, ho munto una mucca e provato a raccogliere ogni tipo di frutta esotica. Con i ragazzi, Guiga e Fernanda, ho visitato le città vicine, le cascate , le" wine and champagne house" di cui la mia regione era ricca. In dieci giorni non ho mai avuto un momento libero! 
L'ultima sera poi tutti quanti mi hanno organizzato una festa a sorpresa per salutarmi; Insomma non poteva capitarmi una famiglia migliore ed è stato davvero difficile salutarli.
Il 22 luglio poi, dopo un altro lunghissimo viaggio in macchina (le distanze in brasile sono davvero enormi), ho raggiunto Frederico Westphalen, la città del mio campo, a confine con l'Argentina.
Al campo ho avuto modo di conoscere ragazzi di tutto il mondo e anche nello staff erano tutti ragazzi della nostra età. 

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Anche in questo caso più che il luogo, mi sono rimaste le esperienze umane, le serate insieme, le feste. Ma probabilmente questo è dovuto al fatto che le cose più belle le ho viste negli ultimi 4 giorni a Rio de Janeiro.
Penso che senza quest'ultima opzione aggiuntiva che i Lions da qualche anno danno la possibilità di fare, l'esperienza in Brasile non sarebbe stata completa.. chi è che va dall'altra parte del mondo senza nemmeno visitare Rio de Janeiro? La maggior parte dei ragazzi del campo ha aderito a questa opzione, per cui ci siamo ritrovati tutti insieme in un hotel con affaccio su Copacabana beach! 
Negli ultimi giorni abbiamo visitato tutte le maggiori attrazioni della città: il Corcovado, le Sugar Mountains, lo stadio di Maracanà, il centro storico e altro ancora… in realtà di questa ultima parte del viaggio preferisco non raccontare molto, perchè ne rovinerei la magia a chiunque abbia intenzione di intraprendere questo fantastico viaggio. 
Solo un consiglio: l'ultimo giorno fate lo sforzo di alzarvi presto e fare il bagno all'alba nella spiaggia di Copacabana... non vi capiterà una seconda volta di tornare a Rio de Janeiro!

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