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ITALIA: what else?

Quando ho saputo di essere stata presa per il campo Lions in Germania, non ero molto propensa ad andare a causa di un'esperienza poco piacevole avuta qualche mese prima nello stesso stato. Solo qualche mese dopo ho avuto modo di ricredermi grazie alla mia famiglia ospitante, che sin dal primo momento, con messaggi ed email, mi ha dimostrato la sua infinita disponibilità e gentilezza. 
E così il 24 giugno 2017 ha avuto inizio il viaggio più entusiasmante fatto fino ad ora.

Appena arrivata, la mia host family mi ha fatta sentire a mio agio, dedicandomi moltissime attenzioni e presentandomi un bel po' di attività da fare durante i 7 giorni da trascorrere con loro: il giro con il battello sul fiume Meno, il giro con il bus turistico e shopping a Francoforte, la visita di un antico castello, del museo delle scienze naturali e del paesino Dietzenbach in cui loro vivevano.

Tra un'attività e l'altra, tra sere trascorse a giocare con le carte siciliane e altri giochi da tavolo con Sophie e Asia (le mie host sisters), era già giunto il giorno in cui lasciare la famiglia; dopo qualche consiglio da parte di Ingrid e Christian, esserci promessi di rincontrarci in Sicilia, era arrivato il momento di salutarli e trascorrere le due settimane restanti con gli altri ragazzi del campo.

20 ragazzi provenienti da 15 parti diverse del mondo, tutti con culture diverse, ma uniti dall'unico desiderio di divertirsi, conoscere nuove persone, culture e tradizioni. Sin dal primo pomeriggio trascorso insieme durante un barbecue, giocando a palla e imparando alcuni balli di gruppo americani, abbiamo creato un gruppo solido e armonioso.

Indimenticabili le innumerevoli attività organizzate dal camp leader, quali le visite di alcuni musei, dello stadio, università e cittadine nei pressi di Francoforte e i momenti di divertimento con il tiro con l'arco, esperimenti chimici e fisici per poter risolvere una scena del crimine e rendere le visite più piacevoli. Impossibile dimenticare la fatica fatta la domenica in cui a Francoforte vi era la maratona degli IronMan, a cui noi abbiamo partecipato come volontari per sistemare le bici di 3000 partecipanti, dovendo fare circa un chilometro per arrivare al deposito. Ma ancor più significativi sono stati i momenti trascorsi interamente tra noi ragazzi, come il bagno al lago di Langen, in piscina, le partite a pallavolo, a biliardo e biliardino nella sala giochi dell'ostello e, ancor di più, intere notti passate a giocare al "gioco dei segni".

Quei 15 giorni ricchi di attività e di grandi emozioni erano ormai giunti al termine e tra qualche lacrima e abbraccio, ho dovuto salutare i meravigliosi compagni di viaggio con cui ho condiviso questa fantastica esperienza.