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ITALIA: what else?

Dal 7 luglio al 25 luglio ho partecipato allo youth camp organizzato dal Lions Club croato a Pola, famosa città della costa Istriana. Per 10 giorni ho partecipato ad un camp in un ostello poco distante dal centro cittadino, assieme ad altri ragazzi provenienti da Italia, Spagna, Francia, Germania, Danimarca, Turchia, Estonia, Israele, Hong Kong, Norvegia, Svezia e Paesi Bassi.


Nonostante fossi il ragazzo più giovane, gli altri ragazzi avevano infatti tra i 17 e i 20 anni, mi sono divertito moltissimo, ho trovato un gran bel gruppo, di ragazzi molto simpatici oltre che intelligenti.
Forse anche la location dell’ostello, sul mare Croato, ci ha aiutato a fare gruppo, nel tempo libero potevamo infatti andare in spiaggia e la sera fare il bagno o parlare insieme in un bar vicino al mare.

Pula mi è piaciuta molto, l’abbiamo visitata diverse volte, abbiamo avuto quindi l’occasione di visitare la famosa arena, il centro storico, musei oltre a fare shopping.
Una delle attività che più mi è piaciuta è stata la rievocazione storica all’interno dell’arena di Pula. Una sera, a metà della prima settimana, ci siamo infatti recati all’arena ed abbiamo assistito ad uno spettacolo di gladiatori simile a quelli che i Romani organizzavano 2000 anni fa.


Il sabato della prima settimana ci siamo recati a Parenzo, dove avremmo dovuto prendere una barca per un’escursione lungo la costa Istriana con Fish picnic per pranzo. Purtroppo il mare, particolarmente mosso quel giorno, non ce lo ha permesso. Abbiamo quindi visitato la bella Parenzo, ed il pomeriggio siamo andati al mare.
L’ultimo giorno di campo ci siamo recati prima a Pazin, per fare zip-line sopra la famosa grotta, poi a Grisignana ed infine ad Umago, dove abbiamo avuto free time e la sera abbiamo assistito ad un concerto di un famoso gruppo rock croato.
Finito il campo, sono stato ospite di una famiglia croata vicino Vukovar. Al di là del pesante viaggio, tre ore da Pula a Zagreb e altre cinque fino a Vukovar, tutte in corriera, ho veramente apprezzato il luogo e la host family, sempre molto gentile nei miei confronti.


La famiglia aveva serre per coltivare peperoni, pomodori e altre verdure, che poi rivendevano al mercato o a ristoranti locali. Anche il responsabile del Lions Club local è sempre stato molto gentile e disponibile.
Oltre alla città di Vukovar, gravemente danneggiata durante la guerra, ho avuto anche l’occasione di visitare la vicina Osijek, oltre che la città serba Noi Sad. Vukovar infatti è situata sulle rive del Danubio, che è anche un confine naturale con la Serbia. Sono ripartito il 25 luglio per Zagreb, tramite il bus.
Ho incontrato una mia amica israeliana, conosciuta durante il camp, e ho avuto il piacere di passare un ultimo pomeriggio con lei a Zagreb, dove abbiamo pranzato con la mia famiglia ed infine l’abbiamo portata all’aeroporto dove le aspettava il suo volo.
Quest’esperienza è stata estremamente positiva, tutte le paure “pre-partenza” sono state ripagate al meglio; sono molto contento di tutte le persone che ho conosciuto e dei luoghi che ho visitato.