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ITALIA: what else?

Data: 28.07.2017
Ore: 10.30
Pronti..Partenza..Via..

Valigia imbarcata, genitori salutati e controlli passati eccomi qua completamente sola a Milano Linate con destinazione Pechino (Cina).
Chi l’avrebbe mai detto che il 28 Luglio sarebbe arrivato così in fretta. Scalo a Francoforte dove mi dirigo verso il gate. Finalmente mi imbarcano alle 13.55 con un volo AirChina, ero l’unica Italiana a bordo.

Dopo 9 lunghe ore di aereo, ammirando l’alba eccomi arrivata, in questo enorme aeroporto con tanto di tram per spostarsi.

Ma finalmente ci sono!

Le porte si aprono!

Sono in Cina, sola!

 

 


Davanti a me trovo la host family con un cartello con il mio nome.
La loro enorme casa si trova a 15 minuti dal centro di Pechino.
Ho passato due settimane con questa meravigliosa famiglia dove ho capito come è diversa la loro cultura dalla nostra, il modo di mangiare, il modo di parlare e persino il modo di contare i numeri.
Mi hanno portata a visitare i posti più famosi e belli di questo meraviglioso paese.
Ho visto il Palazzo D’Estate, Piazza Tienanmen, La città proibita, lo stadio nazionale di Pechino, lo zoo dei panda e il lago del drago.
Mi sono divertita a cucinargli gli spaghetti all’amatriciana e le penne al pesto!
Ho trovato tutti gli ingredienti in un supermercato carrefour dove ci sono ben due reparti dedicati ai prodotti italiani.
Erano molto incuriositi dalla nostra cultura e ho capito che amano il nostro stile di vita.

Benvenuti nel camp!

Il luogo dove mi sono divertita come una matta!
Eravamo 8 ragazzi europei e 15 ragazzi di Taiwan.
Tutti pronti per esplorare Pechino e le sue tradizioni.
Le escursioni organizzate sono state bellissime ma una in particolare mi ha colpita.
La Grande Muraglia.

Lo staff Cinese Lions era fantastico e divertente tra i ragazzi europei c’era anche un ragazzo italiano ci siamo divertiti coinvolgendo tutti con le nostre tipiche canzoni e soprattutto abbiamo cercato di insegnargli la nostra lingua.
Una persona con la quale abbiamo socializzato di più nel campus era il medico, dopo che siamo stati feriti nel gioco delle pistole d’acqua, ci ha medicati e nella sua stanza abbiamo notato la macchinetta del caffè, da buoni italiani ogni mattina scendevamo per un saluto e un caffè!
Ogni sera era una grande festa dove ci premiavano con regali.
La cosa che più mi ha colpita è stata la loro grande generosità e disponibilità.
Pensare ora alla Cina mi lascia un grande vuoto, sono state 3 settimane intense e stupende dove ho vissuto la mia dura ma spettacolare esperienza.
Ho capito che con i Lions si possono vivere grandi e fantastiche esperienze ma soprattutto:

“ Ci sono viaggi che si fanno con un unico bagaglio: IL CUORE.”

Grazie Davvero!

謝謝!

Xièxiè!