La città in cui sono stato si trova in una zona trafficatissima; traffico che ha permesso l'espansione della città stessa.
"La piccola Las Vegas" viene definita, per i 32 casinò quasi sempre in piena attività grazie all'affluenza in particolare di turchi e greci che riempiono le sale in cerca di libertà e svago (in Turchia è illegale prendere parte al gioco d'azzardo).
Dal primo giorno sono stato portato a visitare i punti più belli della Città che, pur essendo una "piccola realtà", è molto ben amministrata, abbiamo potuto apprezzarla ancora di più nei giorni seguenti.

Molto particolare è stato il tipo di soggiorno, da loro sperimentato con me e altri 3 ragazzi: abbiamo infatti vissuto in una bellissima struttura, con tanto di piscina, nella quale, a turno, dormiva con noi e cucinava per noi una diversa famiglia; questa è stata una delle parti che ho più gradito delle mie due settimane...abbiamo avuto dieci famiglie diverse, conosciuto dieci stili di vita, dieci stili di cucina(tutti bene o male sulla stessa linea guida:tantigrassi e fritto). Nel camp eravamo 3 ragazzi italiani ed una ragazza turca, con i quali ho legato molto visto il tanto tempo e le belle esperienze passate insieme; oltre a noi quattro, ogni giorno arrivavano sempre tanti ragazzi (la maggior parte erano figli di Lions) con i quali parlando in inglese è stato possibile giocare e divertirsi insieme...abbiamo addirittura giocato con i gavettoni.
Oltre lo svago di questi giorni, abbiamo preso parte a bellissime gite nelle principali città e siti archelogici, che ci hanno fatto capire quanto è stata travagliata la storia di questo paese: sempre sotto il dominio di altri popoli (traci, greci, macedoni, romani e ottomani) fino al 1908, anno della loro indipendenza.
Non posso che ammirare questo popolo che, pur non essendo uno dei fiori all'occhiello d'Europa, sa brillantemente come farsi apprezzare e stupire i propri ospiti.
Con più esperienza e cultura di prima, spero di poter di nuovo prendere parte a questi scambi nei prossimi anni.