L' esperienza a cui ho partecipato quest'anno è stata per me ricca di novità e mi ha aiutato a osservare le relazoni tra le persone da un punto di vista differente. Inizialmente ci si può sentire spiazzati in un paese sconosciuto completamente da soli, ma io non ho mai provato questa sensazione soprattutto grazie all'affetto ricavuto dalla mia host family. Appena sono giunta a destinazione all'aeroporto di Tallin, sono stata subito accolta con un abbraccio e questo mi ha fatto sentire a casa.
Ho trascorso dunque dieci giorni in una casetta a Mikitamae, un piccolo paesino al di fuori di Tartu, insieme alla mia hostmother Karin, a Bittany e a Bianca, rispettivamente di 19 e 13 anni, e alla loro nonna.
Grazie a loro ho conosciuto i costumi estoni poichè tutte e quattro fanno parte di un gruppo di canti tradizionali che ho potuto ascoltare ad una piccola fiera della musica.
Di tradizionale e assolutamente nuovo per me è stata la sauna che la famiglia possiede ma nella quale, insieme agli altri compagni, ho potuto entrare di nuovo.
La vita nelle campagne estoni è di certo differente, e ogni membro della famiglia è chiamato ad aiutare e a svolgere il proprio compito: un esempio può essere quello di raccogliere la frutta dagli alberi per farne della marmellata, o semplicemente per non lasciarla marcire sul terreno.
Insieme abbiamo anche visitato dei musei, come quello di storia naturale dell'università di Tartu, e una palude davvero mozzafiato.
Le foreste estoni sono infatti molto estese e fitte, per questo la popolazione ha molto a cuore la loro conservazione.
Il 10 di luglio sono arrivata al campus dove ho potuto conoscere ragazzi da ogni parte del mondo e la loro cultura.
Grazie alle differenti e entusiasmanti attività proposte dai quattro camp leaders abbiamo sperimentato il lavoro di squadra e saldato la nostra amicizia.
Anche qua la cultura del luogo è stata evidenziata con la giornata dedicata all'Estonia formata da danze tradizionali, appunti di storia e, ovviamente la sauna.
Ogni campeggiatore si è sentito libero di esprimere la propria unicità e creatività nelle serate di presentazione delle nazioni che sono state anche occasione di risate in compagnia.
Esperienze come il giro in canoa o l'adventure park hanno rinforzato il gruppo ancora di più con lo scoprire ogni giorno aspetti nuovi dello stare insieme, ma di sicuro quella che rimarrà nel cuore di tutti noi è la giornata all'orfanotrofio.
Molti di noi, me compresa, non erano soliti a questo tipo di ambiente, ma subito ci siamo ritrovati a giocare con i bambini in modo spensierato come se lo fossimo anche noi. L'angolo di condivisione delle nostre impressioni è stato anche punto di sfogo per tutti i sentimenti repressi che a flotte rifluivano nella nostra mente ogni giorno e ho trovato partcolarmente significativo quello successivo alla giornata con gli orfani.
Sempre in allegria e con lo spirito di partecipazione, abbiamo realizzato un video musicale sulla canzone "Young", non senza qualche difficoltà come in tutte le prove.
Questi sono i motivi per cui non dimenticherò mai il mio viaggio in Estonia.