Sono ritornato da circa una settimana dalla mia esperienza di 3 settimane in Belgio e mi trovo a scrivere per parlare dell'esperienza più importante della mia vita.
Sono partito il 7 Luglio dall'aeroporto di Firenze. Per me già prendere per la prima volta un aereo da solo è stata una nuova esperienza.
Il volo è durato circa un'ora e mezza ed appena arrivato all'aeroporto di Bruxelles mi stava aspettando la mia Host Family.
La mia esperienza consisteva in una settimana con la host family e due in Camp.
La prima settimana in famiglia è stata stupenda poichè mi sono sentito come a casa ma in uno stato completamente sconosciuto.
Ho sentito questo poichè sia i 3 ragazzi della famiglia che i genitori erano di una simpatia, semplicità ed accoglienza unica.
In più con me, in famiglia, c’era anche una ragazza che proveniva dalla Finlandia. Con loro abbiamo visitato alcune città come Anversa, Gent, una città medievale e Knokke, città marittima.
La cosa che mi è rimasta più impressa durante la prima settimana è stata vedere la semifinale dei mondiali tra Belgio-Francia ad Anversa.
Eravamo in 30000 persone in una piazza con due schermi giganti per vedere la partita. Questa è stata un’esperienza unica in cui si respirava un’aria di amicizia e ospitalità, un momento di gioia e divertimento.
Finita l’esperienza della prima settimana, siamo andati, insieme all’altra ragazza finlandese, nel Camp in Beersel, una cittadina sopra a Bruxelles.
Mi ricordo che appena arrivato ero un po’ titubante poiché la struttura in cui stavamo era molto isolata ed in mezzo ad una foresta.
In realtà nei giorni a seguire ho amato stare in quel posto in mezzo alla natura.
Nel camp eravamo ragazzi provenienti da più di 20 nazioni da tutto il mondo. Io ero in stanza con un ragazzo proveniente dalla Georgia e un altro dal Taiwan.
La prima settimana durante il giorno facevamo attività come giochi o visitare delle città e poi la sera avevamo la presentazione dei rispettivi paesi di provenienza. Ciò ci è servito per socializzare in maniera migliore, infatti dopo solamente due-tre giorni già si era instaurato un legame.
Poi nel resto delle due settimane abbiamo visitato altre città e fatto altre attività tra cui andare ad un parco divertimenti.
L’attività, però, che mi è rimasta davvero più nel cuore è stata organizzare una giornata per dei bambini di una casa accoglienza. Questo perché mi ha fatto capire che con un niente si può essere felici e far divertire delle persone che hanno davvero dei problemi.
Infine questa esperienza è stata per me molto importante perché durante queste settimane sono stato a contatto con nazionalità di tutto il mondo senza problematiche politiche e siamo riusciti a volerci bene ed a ridere scherzare e addirittura piangere tutti insieme senza confini ma con ognuno portatore della propria nazione di provenienza.
Dunque questo viaggio mi ha dato la possibilità di conoscere altre culture, altre usanze, altre religioni e perciò di rendermi davvero conto di come siamo uguali ma ognuno portatore delle proprie esperienze.