È ormai passata una settimana da quando sono tornata dall’esperienza più bella della mia vita.
Non ho ancora realizzato che possa essere già tutto finito e passato così velocemente.
Inizialmente ero spaventata e preoccupata, si trattava del mio primo vero e proprio viaggio da sola, ma una volta arrivata tutte le mie paure hanno lasciato spazio al divertimento.
Con la mia famiglia ospitante ho fatto cose che in un’ordinaria vacanza non avrei potuto vivere, mi sono dovuta adattare ai loro folli orari e alcune volte saltare i pasti perché non sempre avevano voglia di mangiare.
Mi hanno accolto come una figlia, con i miei “fratelli” si era creato un profondo rapporto (discutevamo, scherzavamo, giocavamo …)
Io, una ragazza degli scambi e mia “sorella” che prepariamo il tiramisù
Le due settimane trascorse al Camp sono state le migliori della mia vita, non mi sarei mai aspettata che ragazzi provenienti da altre parti del mondo, visti solo per quattordici giorni, con i quali avevo in comune solo la lingua inglese, diventassero cosi importanti.
Al laboratorio di chimica
Escursione in una cava
Eravamo persone che si conoscevano da pochi giorni, ma con la confidenza di chi si conosce da una vita.
Durante queste settimane, nonostante sia rimasta “vicino” a casa, ho potuto apprezzare diverse culture e usanze, assaggiare piatti tipici e approfondire la religione di diversi paesi.
Questo tipo di esperienza mi ha cambiata, mi ha aperto la mente e mi ha fatto capire che per vivere un’esperienza fantastica non bisogna partire per forza con amici; le amicizie si creeranno e saranno vere e spontanee
ultima serata insieme
Vorrei ringraziare mia sorella che mi ha spinto a partire sapendo che non me ne sarei pentita e i Lions che hanno reso possibile tutto questo.
Auguro a tutti di poter partecipare a questa esperienza, tornare entusiasti e con la voglia di ripartire.