"A Journey is best measured in friends, rather than miles" (Tom Cahill).
Credo che questa frase descriva perfettamente quello che ha significato per me il South Dakota, lo stato americano che ho avuto l’opportunità di visitare quest’anno con il progetto degli scambi giovanili Lions.
Se davvero il viaggio va misurato tramite alle persone che ho incontrato e conosciuto, allora questa esperienza è stata speciale e indelebile.
La mia permanenza negli Stati Uniti si è divisa principalmente in due momenti: due settimane in famiglia e una settimana di Lions Youth Exchange Camp.
Ho trascorso le mie due settimane in famiglia a casa di Jody (membro del Sioux Falls Downtown Lions Club) insieme a Daniela, l'altra ragazza italiana anch’essa ospite a casa sua; con Daniela ho legato fin dal primo momento e credo che questo legame durerà per tanto tempo.
Jody è sempre stata molto disponibile con noi ed ho apprezzato che già durante il primo giorno di ci ha fatto partecipare ad un pranzo organizzato dal gruppo Lions di cui lei fa parte; è stato solo l’inizio di una serie di iniziative che hanno accompagnato le attività di svago: abbiamo, infatti, avuto la possibilità di partecipare attivamente a importanti progetti dei club Lions locali come lo screening visivo gratuito per i bambini e la pulizia e divisione degli occhiali che vengono raccolti per poi essere dati in beneficienza.
Tutto ciò ci permesso di conoscere le modalità con cui opera un club di servizio americano.
Nei momenti di svago abbiamo esplorato un po’ il centro di Sioux Falls insieme agli altri ragazzi stranieri ospiti di altri membri Lions; durante il resto della settimana le famiglie ospitanti si erano organizzate in modo tale che noi ragazzi riuscissimo a passare del tempo tutti insieme.
Abbiamo fatto, quindi, le più svariate attività insieme come passare una giornata in un parco acquatico (Wild Water West Park), guardare i mondiali di calcio (con tante tifoserie è stato davvero divertente...) e assistito ad un concerto di musica country.
Le due settimane in cui sono stata a casa di Jody, sono state intervallate dal Lions Youth Exchange Camp che si è tenuto all'Augustana College di Sioux Fall.
Al camp hanno partecipato trenta ragazzi di differenti nazionalità: Italia, Canada, Stati Uniti, Mongolia, Danimarca, Francia, Belgio e Giappone.
Le attività che ci sono state proposte dai nostri Camp Leader sono state delle più svariate e pensate appositamente per far vivere anche a noi ragazzi stranieri il nostro "American Dream": siamo stati a fare un’arrampicata alle Inspiration Hills (colline molto caratteristiche del midwest americano), a vedere una partita di baseball e un film ad un vero Drive Inn. Non sono poi mancate le attività tipiche di un campo come il kayak, il tiro con l'arco e la visita alla Butterfly House e al Datacenter EROS.
Oltre a tutte queste bellissime attività, anche al campo abbiamo avuto la possibilità di fare del volontariato: siamo, infatti, andati a servire la colazione a "The Banquet", una mensa che fornisce pasti gratuiti a chi non riesce a soddisfare i propri bisogni primari, abbiamo poi visitato il maneggio Horsepower dove vengono tenute lezioni di equitazione per persone con esigenze speciali dove, dopo la nostra visita, abbiamo aiutato a riordinare e pulire.
L'ultimo giorno di camp, con la festa in piscina, abbiamo dato sfogo alla voglia di divertimento anche grazie alla confidenza che si era creata tra noi nei giorni precedenti.
Dopo il campo sono tornata in famiglia da Jody per vivere l’ultima settimana della mia permanenza americana; ed è stata davvero una delle più belle esperienze che io abbia mai fatto e che porterò per sempre con me: Jody ha portato me e Daniela alle Black Hills per tre giorni. Si tratta di una delle località più conoscite degli Stati Uniti. Vi si trovano, infatti, il famosissimo Monte Rushmore (il monte in cui sono scolpiti i volti di quattro famosi presidenti americani), la Deadwood, Bear Country (dove gli orsi passano vicinissimi alle auto che entrano nel parco) e il Badlands National Park (montagne rocciose che fanno vivere l’atmosfera dei film western).L’esperienza in Sud Dakota mi ha lasciato tanto: dai paesaggi sterminati alla giovialità della gente, dalla soddisfazione per le attività di servizio e volontariato all’amicizia con tanti miei compagni d’avventura.
Per questo vorrei ringraziare il Lions Club che mi ha permesso di vivere questa bellissima avventura; Jody Bymers per avermi accolto in casa sua e assecondato ogni mia curiosità; i due club Lions di Sioux Falls per l'ospitalità che ci hanno dato; i miei camp leader per la pazienza e la disponibilità; tutti i ragazzi che ho conosciuto provenienti dal Giappone alla Mongolia, dal Canada all’Europa; e, infine, Daniela per essere stata la mia compagna di avventura e un’amica vera conosciuta ad 11mila chilometri da casa.