Quest'estate ho avuto l'occasione di partecipare agli scambi giovanili Lions: la mia destinazione è stata la Slovenia.
Si trattava della mia prima esperienza completamente autonoma all'estero, e probabilmente quella che ricorderò con più nostalgia: tutto ciò che ho vissuto mi ha davvero lasciato una traccia indelebile.
Premetto che, per motivi personali, non sono riuscito a trascorrere il periodo di ospitalità in host family, e che mi sono recato in Slovenia giusto in tempo per l'inizio del Lions Camp. Questo penso che mi abbia svantaggiato leggermente, non avendo avuto la possibilità di incontrare con anticipo i ragazzi che poi avrei conosciuto durante il campo.
Nonostante ciò, grazie alla simpatia e alla gentilezza di tutti, sono riuscito ad ambientarmi tra i campers in pochissimo tempo, arrivando a stringere legami di sincera confidenza e amicizia con tutti quelli che mi circondavano.
Entrare in contatto con queste nuove persone, con idee e backgrounds così diversi dai miei, mi ha arricchito notevolmente: penso davvero di essere riuscito ad osservare la cultura italiana ed europea da nuove prospettive, ossia quelle dei miei compagni, sempre aperti al confronto e al dialogo a riguardo.
Probabilmente questa condivisione di idee e esperienze è ciò che più ho apprezzato del camp.
Oltre a questo, è stata bellissimo anche visitare la Slovenia, un paese meraviglioso di cui i nostri camp leaders ci hanno mostrato il meglio, con un'organizzazione e una cura per i dettagli invidiabile.
Grazie a loro l'ambiente durante la permanenza è stato rilassato e piacevole. Hanno contribuito notevolmente nella creazione del gruppo e sono stati disponibili e estremamente simpatici.
Alla luce di quello che ho detto, concludo raccomandando a chiunque il campo in Slovenia.
Vi sorprenderà al punto tale da rimanervi nel cuore, come è stato per me e per gli amici che ho incontrato quest'anno.