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ITALIA: what else?

Questa estate, grazie a Lions Youth Exchange, sono partito per la Slovacchia.
Inutile dire che una volta scoperta la meta sono rimasto abbastanza deluso e sconfortato, poiché avevo scelto Paesi extra continentali al momento dell'inserimento delle preferenze di viaggio.
Tuttavia dopo pochissimo tempo mi sono completamente ricreduto: la Slovacchia, infatti, è un Paese bellissimo, dove ho conosciuto persone meravigliose che, oltre ad esser stati estremamente disponibili e gentili nei miei confronti, hanno saputo offrirmi un'esperienza irripetibile, attraverso la quale ho allargato i miei orizzonti linguistici e soprattutto culturali. Arrivato all'aeroporto di Bratislava, sono stato accolto dalla mia host family, i cui componenti, pur non parlando fluentemente l'inglese, hanno saputo coordinare le mie attività quotidiane, facendomi conoscere i vari monumenti di Nitra.

La loro cultura, benchè presenti sostanziali differenze soprattutto dal punto di vista culinario rispetto all'Italia, è stata sorprendentemente di mio gradimento.
Giunto al termine di questa settimana a Nitra, anche se con molto rammarico perchè ho stretto una buona amicizia con Anika, la figlia minore della mia famiglia ospitante, sono partito per il campo Adventure, presso Banska Bystrica.
Qui ho conosciuto persone favolose con le quali, seppur con difficoltà dovute al relazionarmi in una lingua differente dalla mia, ho stretto un rapporto molto forte con tutti e in particolar modo con un ragazzo indiano di nome Ansh, con il quale ho passato gran parte delle mie giornate.Le attività sono state molto interessanti e divertenti, dall'hiking sulle montagne in mezzo alla grandine e alle piogge torrenziali, fino alle nottate che puntualmente ogni sera erano organizzate da tutti noi.
Il tempo è letteralmente volato via ed infatti dopo pochissimi giorni molti di noi, me compreso, abbiamo avuto delle crisi di pianto, poiché non volevamo piú separarci.
Il legame instauratosi infatti ci ha fatto incontrare nuovamente presso una villa in Austria che gentilmente un amico del campo conosciuto in loco ha messo a disposizione per fare questa sorta di rimpatriata.
Questa esperienza, in sostanza, è stata indimenticabile, non vedo l’ora di rifarla l’anno prossimo, esami permettendo, e consiglio a chiunque ne abbia la possibilità di partecipare ad attività di questo genere.