Quest’estate, più precisamente dal 7 al 28 luglio, ho partecipato ad uno scambio giovanile promosso dal Lions Club.
L’esperienza, della durata di tre settimane, è consistita nell’essere ospite di una famiglia del posto per il periodo di una settimana e nel prendere parte, per le rimanenti due settimane, ad un campus insieme ad altri 24 ragazzi provenienti da ogni parte del mondo.
La meta a me assegnata è stata la Svezia, destinazione in cui non ero mai stata e che ero molto curiosa di visitare.
Più precisamente sono stata ospitata dalla mia host family a Bjarnum, un paesino nella parte meridionale della Svezia.
La mia famiglia svedese si è dimostrata molto accogliente e ho potuto legare particolarmente con le mie host sisters, mie coetanee.
Ho condiviso la famiglia con un’altra ragazza finlandese, come me partecipante di questo scambio e che successivamente sarebbe venuta anche lei nello stesso campus. Insieme alla famiglia abbiamo visitato le aree circostanti al paesino e abbiamo esplorato la natura e le aree verdi nei dintorni.
Trascorsa qui una settimana è poi iniziata la parte, a mio parere, più consistente dell’esperienza: la permanenza in campus.
Qui ho avuto l’opportunità di conoscere moltissimi ragazzi, più o meno miei coetanei, provenienti da tutta Europa e non solo, e condividere con loro questa bellissima esperienza.
Insieme allo staff del Lions, il quale è sempre stato disponibile alle esigenze di noi ragazzi, abbiamo visitato alcuni posti caratteristici svedesi e fatto esperienza di vario tipo all’interno dello stesso campus. La mia preferita è stata senza dubbio fare orientiring nella foresta, un’attività diversa del solito che ci ha molto messo alla prova.
Tralasciando le altre numerose attività, il campus è stata un’esperienza fondamentale per superare i propri limiti, fare nuove amicizie, comunicare in inglese, divertirsi insieme, imparare cose nuove e crescere.
Come ci hanno precisato gli organizzatori prima di partire, non si sarebbe trattata di un’esperienza a fini turistici o scolastici, ma una vera e propria esperienza di vita, e così è stata. Mentre la settimana in famiglia è stata fondamentale per comprendere e venire a contatto con gli usi e i costumi delle persone svedesi (e provare combinazioni di cibo per noi italiani assurde!!) e immedesimarsi nelle loro abitudini di vita, le due settimane in campus hanno avuto una finalità diversa.
Non solo ciò ha migliorato il mio inglese, che era la lingua di tutti i giorni, ma mi ha fatto crescere come individuo e mi ha dato una visione complessiva e più aperta del mondo e delle varie culture europee e mondiali.
In più mi ha permesso di conoscere persone stupende e con cui sono e sarò in contatto per sempre!
La rifarei altre mille volte e la consiglio vivamente a chiunque!