Sono Beatrice e in questa lettera potrete rivivere con me la mia avventura di 1 mese in Canada.
Tutto è cominciato il 29 giugno: sono partita con due valigie, tanta ansia, paura, ma anche tanta curiosità e voglia di incontrare una nuova cultura e quella che sarebbe diventata la mia seconda famiglia.
Sono arrivata la sera e perciò ho passato la notte insieme ad alcuni ragazzi (che avrebbero partecipato al campo con me) nella casa di uno dei responsabili. La mattina successiva una coppia passò a prendere me e un’altra ragazza, dalla Francia, (con cui sarei stata in famiglia insieme) in direzione di Clinton, una piccola città dove la famiglia era lì ad aspettarci.
Appena arrivate alla casa la signora che ci avrebbe ospitato aveva organizzato una piccola festa di benvenuto. Nella stessa città c’erano altre due ragazze, di cui la mamma era molto amica con quella della mia famiglia perciò ogni singolo giorno e pasto eravamo insieme. Ogni giorno le famiglie ci avevano organizzato qualcosa quindi eravamo sempre in movimento. I primi giorni in famiglia passarono veloci e arrivò dunque il giorno del campo nella quale bene o male ci eravamo già conosciuti tutti .
I primi tre giorni del campo abbiamo alloggiato in albergo; in quei giorni abbiamo visitato le cascate del Niagara (gita con il battello); Abbiamo avuto una giornata libera a Toronto (per vedere negozi, visitare e mangiare sulla CN Tower) e Stoney Creek area.
Durante le giornate al campo abbiamo fatto molte attività come: visitare molti distretti lions nei dintorni, giocato a baseball, una giornata a un parco di avventura tra gli alberi (nella quale sfortunatamente non ho partecipato a tutte le attività lì presenti a causa della paura dell’altezza), stand up paddle, vari giri in barca nei dintorni, frisbee golf, bowling e molto alto.
Le giornate al campo sembravano volare, e l’ultima sera come tutte le altre siamo stati davanti al fuoco ad arrostire mush mellow. l’ultimo giorno avevamo organizzato un pranzo internazionale dove ciascuno di noi ragazzi avrebbe dovuto preparare qualcosa di tipico del proprio paese.
Dopo il campo siamo tornati in famiglia pronti per vivere a pieno gli ultimi giorni del nostro lungo viaggio. Durante l’ultima settimana con la famiglia siamo tornate in alcuni dei posti che avevamo già visitato, ma l’ultimo giorno ci hanno regalato una giornata in un parco acquatico. Sfortunatamente il giorno dopo saremmo dovute partire presto quindi verso cena siamo tornati a casa. In aeroporto al momento degli addi anche se con alcune lacrime agli occhi non sembravano proprio addi ma un semplice saluto come se ci saremmo visti presto, cosa che ci siamo promesse di fare io e le “Clinton girls” (ovvero io, Jessica dalla Finlandia, mariana dal Messico e aghate dalla Francia) di tornare a visitare le famiglie ma anche di tornare a vederci tra di noi.
Sono infinitamente grata al lions che mi ha dato questa magnifica opportunità di poter viaggiare e imparare la cultura di un altro paese.
È un’esperienza che spero di ripetere in futuro e che consiglio a chiunque sia attratto da questo tipo di viaggi, per migliorare e per ampliare il proprio bagaglio culturale!
GRAZIE LIONS!!