Tutto ha inizio da un'email inaspettata: "cara Giulia, abbiamo per te una bellissima destinazione in Brasile!".
Devo rileggerla qualche volta ancora per convincermi che è tutto vero e che, a distanza di qualche mese, trascorreró 21 giorni dall'altra parte del mondo.
Solo qualche settimana più tardi arrivano i primi contatti con le 4 famiglie ospitanti e con le altre 3 ragazze italiane che vivranno con me questa esperienza.
Passano i mesi e il giorno della mia partenza si fa sempre più vicino.
Ecco che l'11 luglio, dopo aver salutato la mia famiglia, io e Carola, una delle 3 ragazze, partiamo da Milano per raggiungere Parigi. Incontrata anche Matilde, saliamo insieme su un altro aereo diretto a Rio de Janeiro. Un ultimo volo ci porta poi a Foz do Iguaçu , destinazione finale, dove ci aspettano Chiara, nostra compagna di viaggio, e le prime due famiglie ospitanti.
Queste ci accolgono calorosamente, come tipico dei brasiliani, e ci accompagnano a vedere una delle attrazioni più affascinanti sul territorio: Las Cataratas do Iguaçú, delle grandissime cascate al confine con Argentina e Paraguay, che mi lasciano semplicemente senza fiato per la meraviglia.
Il giorno seguente visitiamo il Parque des Aves, con uccelli di ogni colore e dimensione, e la sera stessa viaggiamo, infine, verso Toledo, città dove trascorreremo i restanti giorni con loro.
Qui Matilde ed io veniamo fin da subito accolte come veri e propri membri della famiglia, invitate a casa dei parenti per il "churrasco", tipica grigliata della domenica, e ad alcune feste di compleanno…
Visitiamo un po' i dintorni, assaggiamo bevande e cibi tipici come il tereré, il brigadeiro, l'açaí, la fejoada…, e svolgiamo diverse attività insieme.
L'ultimo weekend con la famiglia Dal Bosco lo passiamo nella loro casa al lago, a Porto Mendes. Ed ecco che è già tempo di separarsi: tutte e quattro salutiamo le famiglie e con un pullman notturno raggiungiamo Curitiba, capitale del Paraná, dove ci attendono le altre due famiglie ospitanti.
Nei giorni a seguire visitiamo la città e alcune località vicine, vediamo l'Oceano, partecipiamo ad altri "churrascos", visitiamo musei e mercatini locali, passiamo serate tra amici, andiamo in bellissimi centri commerciali, in palestra e anche dal parrucchiere e… una sera ci mettiamo persino ai fornelli per deliziare alcuni membri Lions, ospiti a cena a casa nostra, con dei tipici piatti italiani.
Tutto è talmente piacevole che nemmeno mi rendo conto che questa esperienza è ormai giunta al capolinea.
È già arrivato infatti il momento di ripartire; all'aeroporto di Curitiba abbracciamo e salutiamo le famiglie con la promessa di rincontrarci un giorno. La stessa situazione si ripete anche a Parigi dove lasciamo Matilde e Chiara e a Milano dove saluto anche Carola e riabbraccio la mia famiglia.
Spero davvero che queste nostre promesse possano essere mantenute e che la nostra amicizia duri nel tempo.
Questa esperienza mi ha messa in contatto con un mondo che conoscevo solo parzialmente. Quando pensavo infatti al Brasile, immaginavo Rio de Janeiro con le sue spiagge da sogno e il suo carnevale di mille colori, e poi la grande foresta Amazzonica con animali esotici e frutti tropicali… ora invece so che il Brasile non è solo questo bensì un insieme di luoghi, culture e tradizioni che, pur convivendo all'interno di un unico grande Paese, variano da una zona all'altra, da nord a sud… proprio come in Italia.
Nonostante non siano mancati piccoli momenti di sconforto o di nostalgia di casa, questa esperienza è stata a dir poco magnifica e ne conserverò per sempre il ricordo. Per questo vorrei dire al Lions Club che mi ha offerto questa grande opportunità una semplice ma sentita parola : GRAZIE!