Era un nuvoloso giorno di febbraio quando, tramite un concorso nella mia scuola ricevetti la notizia di dover partire in quel magnifico luogo chiamato Turchia.
Che strano posto, pensavo, e fra timori e paure mi ritrovai il 7 luglio 2019 nell’ aeroporto di Istanbul, luogo che dapprima mi faceva paura ma che già dalle prime ore di permanenza mi ha fatta sentire a casa!
Nei primi dieci giorni di permanenza sono stata ospitata nella città di Bursa da quella che è diventata la mia seconda famiglia, i Kilinç con i quali fra una visita in moschea, una giornata al cinema ed una in piscina e le colazioni che sembravano pranzi, ho vissuto a pieno la vita che conducono i teenagers Turchi.
Mi è rimasta impressa l’immagine della nonna che non appena mi ha vista ha iniziato a coccolarmi e fra regali e porzioni abbondanti di cibo ha iniziato a farmi sentire subito parte della famiglia.
Ricordo le serate passate a parlare del mio paese con il mio ‘baba’ e la mia ‘anne’ (papà e mamma) o quelle in cui tutti i cugini a turno mi insegnavano i balli tradizionali. Fra baklava e pilav è terminato il soggiorno in famiglia che ho dovuto lasciare con le lacrime agli occhi e la promessa di rivederci prima possibile.
Il 17 luglio è iniziata per me una nuova esperienza, quella del campo: 21 ragazzi provenienti da ogni parte del mondo che convivono per dieci giorni insieme condividendo le diverse culture e abitudini. Fra workshop e viste ho conosciuto ognuno di loro e ora posso dire fermamente che ho amici in 19 paesi del mondo.
Non scorderò mai le nottate passate a condividere cibi tipici e racconti provenienti da ogni parte del mondo. Fra un ballo sul nostro ‘party bus’ ed una canzone cantata a squarciagola abbiamo visitato Bursa e le sue moschee, Çanakkale e il suo meraviglioso mare assieme alla visita al cavallo di Troia usato nel film ‘Troy’, Eskisheir e i suoi ponti fino ad arrivare ad Istanbul dove abbiamo vissuto “l’ultima notte”, una delle più memorabili fino alle prime partenze colme di lacrime,abbracci ed “arrivederci” perché, siamo sicuri, sarà così. Termina così il mio viaggio in Turchia, quel Paese di cui avevo timore e che mi ha insegnato a passare oltre i pregiudizi,quel paese dove ho lasciato un pezzo di me, il paese del çai (thè) ad ogni ora e dell’amore per gli ospiti, la Turchia quel posto meraviglioso che non scorderò !