Dal 7 al 28 Luglio 2019 ho partecipato allo scambio culturale giovanile in Turchia. Il primo periodo di 10 giorni l’ho passato in famiglia mentre il secondo periodo l’ho passato nel “Fashion and Culture Camp”, in entrambi i momenti a Istanbul.
Dal 7 al 17 Luglio ho soggiornato a casa della famiglia Karacadagg che mi ha gentilmente accolta e fatta sentire a casa e con cui ho condiviso molte risate. Ho trascorso la maggior parte del tempo con la mia host sister, Zeynep, le sue amiche e le loro host sisters. Assieme abbiamo camminato per la città, sia nella parte europea che in quella asiatica, abbiamo assaggiato il tipico caffè turco in vari bar della zona e abbiamo visitato il Grand Bazaar, nel quartiere arabo, e la bellissima Isola del Principe. I giorni che non ho trascorso con le ragazze li ho passati con la famiglia e ho avuto la fortuna di aver potuti incontrare anche amici e famigliari di quest’ultima, increscendo così la mia conoscenza della cultura turca.
Con loro ho visitato l’Acquario e il museo “Panorama 1453 Tarih”. La parte più interessante di questa prima metà del soggiorno è stata sicuramente passare del tempo con le altre ragazze partecipanti allo scambio poiché, nonostante avessimo tutte più o meno la stessa età, essendo immerse tutte in culture diverse, avevamo mentalità, paure e opinioni su vari argomenti a cui a volte a qualcuno parebbe ovvia avere una determinata opinione.
Dal 17 al 28 Luglio ho soggiornato in hotel al “Fashion and Culture Camp”, sempre ad Istanbul, dove ho incontrato altri 32 ragazzi dai 16 ai 23 anni da 18 paesi diversi. Assieme ci siamo rilassati nella piscina dell’hotel, abbiamo partecipato ai giochi di varie tipologie organizzati dallo staff (giochi con scopo di testare e incrementare il nostro livello di leadership, comunucazione, ascolto e lavoro di gruppo) e abbiamo anche gareggiato a gruppi in una sfilata di moda. Ovviamente abbiamo anche visitato la città e i monumenti più importanti come Hagia Sophia, La Moschea Blu, il Grand Bazaar e la Basilica Cisterna. Nonostante abbia ammirato e adorato le visite di questi luoghi, mi sarebbe piaciuto visitare e perlustrare Istanbul maggiormente. L’attività che mi ha colpita di più è l’esperienza al “Dialogue in the Dark” in cui abbiamo trascorso 1 ora nel buio più totale all’interno di una struttura allestita nelle sembianze di una vera città; c’era un parco, un bar, una piazza, ecc… tutto questo per metterci nei panni di chi sfortunatamente è non-vedente, anche se ovviamente non sarà mai abbastanza per capire realmente cosa si prova.
Proprio per questo adoro e partecipo a questo programma, perché non aspira solo al divertimento e al conoscere persone nuove da tutto il mondo ma aspira anche a capire l’importanza della compassione e del saper rispettare e accettare l’opinione degli altri. È il secondo anno che parto in uno scambio organizzato dal Lions Club e quest’anno ho realizzato di aver imparato e assorbito ancora più conoscenza rispetto all’anno scorso e per questa ragione non vedo l’ora di partecipare nuovamente.