Ho trascorso il periodo tra il 6 e il 19 agosto a Malàga, preziosa città iberica tra i colli andalusi e il mediterraneo.
La famiglia mi ha accolto in modo eccellente, con semplicità e spirito di condivisione. Pur essendo lo scambio geograficamente più vicino che io abbia fatto, grazie al programma Youth Exchange del Lions Club, non è stato banale o scontato.
Credevo di saperne qualcosa riguardo la storia e tradizione spagnola ma alla fine delle due settimane ho avuto la conferma del fatto che non si smette mai di imparare! Durante i tanti discorsi fatti con loro a tavola o in auto abbiamo scoperto le varie differenze tra due popoli aventi una radice in comune.
Gli stessi discorsi mi sono stati utilissimi per imparare un po' della loro lingua, la quale essendo simile all'italiano non è tanto semplice da parlare in modo corretto.
A parte il cibo, la storia, l'arte e la cultura penso che più di tutte mi abbia incantato il loro rapporto con la musica e la danza.
Ascoltare i gitani che suonano e cantano il flamenco "Para la calle" (per la strada) e osservarli danzare, ad occhi chiusi se soli o guardando intensamente il partner se in coppia, stregati da questa musica sentimentalmente forte, non ha smesso di provocarmi la pelle d'oca ogni volta che accadeva di incontrarli.
Con questo quinto viaggio viene confermata ancora una volta l'idea secondo la quale le terre scottate dal sole per gran parte dell'anno riservano qualcosa di mistico per coloro che sanno camminare su di esse.
Ringrazio ancora una volta il Lions Club per l'esperienza unica che mi hanno offerto. M. B.