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ITALIA: what else?

“Tanta calorosità e accoglienza”, queste sono le parole con cui descriverei questa magnifica esperienza in Messico. 
Già prima di partire mi ero fatta un’idea su come poteva apparirmi il paese: il tipico sombrero, le feste ed il “Sangre Caliente”, ma è stato molto più di questo. 
Con la prima famiglia ospitante fin da subito si è creata una bellissima sintonia, mi hanno fatto sentire come a casa, i loro figli seppur un po’ più grandi di me sono stati molto amichevoli, grazie alle canzoni in stile “Reggaeton”, che io già ascoltavo quotidianamente, ci siamo legati sempre di più. A rendere questa settimana ancora più spensierata e divertente è stato inoltre il mio compagno di avventure Amir, un ragazzo proveniente da Israele, anche lui ospite nella mia stessa famiglia, con il quale ho legato fin da subito e grazie a lui ho potuto apprendere anche la sua cultura ricca di tradizioni.

Asia AMIRISRANAGERIOITASi sa che quando si viaggia il cibo è totalmente differente dal proprio luogo natale ed in questo caso è stato proprio cosi; i Tacos in Messico sono come per noi la nostra adorata pasta, ed infatti li ho potuti provare in tutte le salse, purtroppo anche piccanti, infatti per un giorno sono stata proprio male, ma da ciò ho capito cosa non mi piaceva: l’esagerato piccante; poi mi sono sbizzarrita a provare tutti i piatti tipici che potevo, come il Mango, molto differente dal nostro, le Quesadillas o le Enchiladas.
Sempre la prima settimana ho visitato innumerevoli luoghi caratteristici, con momenti di svago in piscina e shopping nei mercatini caratteristici, ho anche partecipato ad alcune feste con amici dei figli della famiglia ospitante dove mi sono davvero divertita molto, sono stati tutti molto socievoli e propensi a conoscere nuove culture, spesso mi capitava di presentarmi a ragazzi che sapevano solo lo spagnolo, e se all’inizio poteva sembra un ostacolo, poi si rivelava una cosa divertente e ci si riusciva a capire ugualmente.
Asia ARRIVO AL CAMPOLa seconda settimana l’ho trascorsa al Campo con altri ragazzi provenienti da tutto il mondo e con un programma ben preciso da seguire, come ad esempio svegliarci molto presto all’alba, ma ne è valsa veramente la pena! 
Ogni giorno con un bus ci recavamo in città differenti, venivamo accolti dagli anfitrioni Lions del luogo e assieme a loro facevamo attività, come visitare cave o musei, come quello dei sombreri, oppure andare in montagna e fare lunghe camminate dove ci veniva spiegato cosa vedevamo e incontravamo; siamo stati anche ospiti di una trasmissione radiofonica presso una emittente radio locale, dove ci siamo presentati ricevendo poi i calorosi messaggi dagli ascoltatori intervenuti durante la diretta radiofonica; un altro giorno invece abbiamo dipinto su tavolette tipiche di ceramica, e li ho conosciuto la mia seconda famiglia ospitante, che poi avrei rincontrato alla fine del campo.
Asia IN RADIOQuesta settimana con gli altri ragazzi è veramente volata via in un attimo, avrei voluto rivivere tutto una seconda volta: le canzoni cantate a squarcia gola in bus, le giocate a carte fino a notte fonda e gli aneddoti divertenti sulle nostre vite che ci hanno sempre fatto ridere a crepapelle; quando abbiamo dovuto lasciarci, per trascorre l’ultima settimana della nostra esperienza, è stato quasi un trauma, tra gli abbracci e i saluti ci siamo tutti messi a piangere.
Un po’ scossa, dopo aver dato l’addio ai ragazzi, che spero sia stato solo un arrivederci, è venuta a prendermi la mia seconda famiglia che ha cercato da subito di confortarmi e di riportarmi al sorriso. 
Asia MEXICAN BALLERINASAnche l’ultima settimana trascorsa è stata una favola, ho potuto realizzare un mio sogno nel cassetto, andare a vedere gli immensi monumenti Aztechi a Teotihuacan, che mi hanno fatto rimanere a bocca aperta per la loro maestosità ed imponenza; inoltre mi hanno portata nella grandissima capitale, Città del Messico, differente da tutte le altre città che avevo già visto, molto particolare per la moltitudine di persone e di chiasso presente, una città ricca di storia e fascino.
Altra giornata che non scorderò mai è quando mi hanno portata a Xochimilco, una località di origine precolombiana, con una molto caratteristica e pittoresca imbarcazione ci siamo addentrati lungo i molteplici canali costruiti dagli Atzechi e durante il percorso venivamo spesso affiancati da tipiche imbarcazioni di venditori di prodotti locali, sembrava proprio un mercato galleggiante, inoltre avevamo come accompagnamento la musica dei Mariachi, suonata dal vivo; abbiamo anche visitato l’inquietante e particolarissima “Isola delle Bambole” che secondo la tradizione del posto è ritenuta infestata dall’anima di una ragazza annegata nelle acque dei canali.
Asia SECONDA FAMIGLIAL’ultima famiglia è riuscita a non farmi annoiare mai, sono state delle persone davvero fuori dal comune, come loro stesse amavano descriversi, che mi hanno fatto sempre sorridere. Grazie a loro ho anche imparato moltissimi detti messicani davvero stani e ho potuto provare sul mio stesso viso il loro particolare e molto stravagante trucco per le feste ed i loro bellissimi ampi abiti.
Io sono convinta che una parte del mio cuore è rimasto là, sono state tre settimane memorabili, per le persone, per i paesaggi, per la loro cultura, il loro cibo ed il “Reggaeton” che è stata una costante in questo meraviglioso viaggio. 

 

 

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