Primo Agosto, ore sei del mattino circa, ha inizio il mio viaggio o meglio, la mia avventura in Taiwan. Sì perché più che una semplice permanenza per me si è trattata di una vera e propria avventura.
Scesi dall’aereo dopo 13 ore di volo a dir poco estenuanti, eppure l’entusiasmo e l’adrenalina in circolo annullavano totalmente la stanchezza del lungo viaggio, in quel momento l’unico mio desiderio era di conoscere la meravigliosa famiglia che mi avrebbe ospitato nei giorni successivi.
E subito, appena sbirciai fuori al Terminal arrivi, vidi un ragazzo paffutello con stampato sul viso un sorriso a trentadue denti che mi salutava gioiosamente sventolando un cartoncino di benvenuto, lui era mio fratello Bob. In quel momento tutta la tensione che aveva accompagnato il volo, l’ansia di conoscere una nuova famiglia e di esser catapultato in una nuova realtà, svanirono e mi sentii quasi a casa. Così iniziò la mia avventura. Salendo in macchina con Bob e suo padre incontrai però subito un grosso ostacolo, la lingua. Nella mia famiglia, infatti, nessuno conosceva l’inglese. ingenuamente pensai che avrei potuto facilmente aggirare il problema, purtroppo mi sbagliavo e comunicare in quei giorni fu pressoché impossibile.