Il mio Lions Club International Exchange inizia martedì 25 giugno.
Al mattino mi sveglio presto, sono molto emozionato e consapevole di iniziare un’esperienza meravigliosa, ma per me del tutto nuova. Accompagnato da mia madre, parto in treno da Torino per Milano Centrale e raggiungo con l’autobus l’aeroporto di Linate. Dopo il check-in, saluto mia madre, mi metto in fila per il gate e prendo l’aereo senza problemi. Il primo volo mi porta all’aeroporto di Londra, Heathrow. Visto che il terminal è lo stesso, avendo anche 4 ore per la coincidenza, non sono minimamente preoccupato per il secondo volo per Pittsburgh. Il viaggio intercontinentale è lungo ma confortevole. Atterro a Pittsburgh e, all’uscita dal terminal, trovo immediatamente Charles e Carolyn Sheets, la mia famiglia ospitante: grazie alle foto inviate in precedenza e al cartello con su scritto il mio nome, non è stato difficile riconoscerli. Dopo due ore di macchina e di lunghe chiacchierate, entriamo in West Virginia e arriviamo a Fairmont. Di primo impatto, la loro casa sembra spaziosa e molto “americana”, con la facciata bianca ed un ampio prato verde intorno. Arriviamo intorno alle 22 e, visto che sono molto stanco, Charles e Carolyn mi consigliano di andare subito a letto. La mattina mi sveglio e trovo già pronta una vera colazione americana: bacon, uova, pancakes, pane tostato con burro e marmellata, succo di arancia, latte e caffè!
Già dal secondo giorno capisco che Charles e Carolyn hanno organizzato molte attività per me anche “lavorative”. Il terzo giorno infatti aiuto Charles a pulire e dipingere le assi di legno del balcone, un lavoro di cui lui sarà molto contento! Il quarto giorno Charles mi porta visitare la vicina “West Virginia University”, dove partecipiamo al tour della struttura con spiegazione sulle diverse attività del campus. Il giorno dopo ci spostiamo a Green Bank, un paesino nella Monongahela National Forest. Durante la settimana aiuto Charles a curare il suo grande orto, dove coltiva pannocchie, zucche e patate. Un giorno visitiamo anche l’osservatorio astronomico di Green Bank dove c’è il più grande radiotelescopio al mondo (con un diametro 100 metri) completamente orientabile: due veri scienziati mi fanno visitare tutto il centro ed i laboratori e mi spiegano il funzionamento dell’apparecchio.
Ritornati a Fairmont, Charles e Carolyn mi presentano il figlio Martin, un ingegnere meccanico. Nei giorni seguenti aiuto Martin a sistemare una moto d’acqua che proverò con lui successivamente sul vicino fiume. Dopo qualche giorno, torniamo nuovamente a Green Bank dove ci raggiungono - dal Tennessee dove vivono - la figlia di Charles e Carolyn Charlynn, il marito John ed il figlio Roanin. In questi giorni, visito Snow Shoe, un importante centro sciistico. Dopo qualche giorno ci spostiamo tutti in Tennessee, dove Charles e Carolyn hanno una casa. Durante il tragitto, ci fermiamo a fare Rafting sul New River: veramente entusiasmante! In Tennessee compro souvenir dall’America, molti vestiti, regali per i miei amici e qualche videogioco.
Dopo tre giorni, torniamo a Fairmont dove io e Charles andiamo a vedere una partita di baseball dei Black Bears, squadra della WVU. Non conoscevo il baseball e mi sono molto divertito. A una settimana dalla fine del mio soggiorno, Charles e Carolyn mi accompagnano a Washington, città dove non ero mai stato e che mi è piaciuta molto: come New York, sembra una città europea. Durante i tre giorni del soggiorno visitiamo i principali monumenti della città a passiamo anche qualche ora all’interno del Campidoglio, sede del Congresso degli USA, dove incontriamo il deputato del West Virginia amico di Charles. Tornati a Fairmont, spendo i miei ultimi giorni in USA a preparare le mie cose per il viaggio. Lunedì 29 luglio partiamo verso le 9 di mattina da Fairmont, ci fermiamo a una Waffle House, locale tipico degli Stati del Sud. Arrivati a Pittsburgh, saluto Charles e Carolyn e, con molta tristezza e nostalgia degli USA, parto per l’Italia.
Questa è stata la mia prima esperienza all’estero da solo e sono veramente felice di averla fatta. Inizialmente, avevo un po' di paura, anche se, grazie ai miei genitori, sono molto abituato a viaggiare all’estero ed era la terza volta che andavo negli USA.
Diversamente dalle precedenti occasioni, lo scambio Lions mi ha consentito di vivere una vera esperienza di vita americana: ho partecipato alle riunioni Lions del gruppo della coppia ospitante, ho conosciuto i loro familiari e i loro amici ed ho condiviso le loro passioni e hobbies (come coltivare l’orto, curare il giardino, pescare o riparare motori). Ho così potuto conoscere e comprendere le tradizioni e gli usi e costumi degli USA, molto diversi da quelli europei. Charles e Carolyn si sono veramente spesi tanto per me, organizzando visite in posti insoliti e consentendomi di fare molte nuove esperienze, come guidare un trattore ed una moto d’acqua e fare Rafting. Questo viaggio mi ha anche aperto gli occhi su un volto diverso dell’America, totalmente differente da New York e dalla California: nella grande provincia americana, i paesi sono molto più poveri e meno sviluppati, le città sono molto piccole e sparse in tutto il territorio e la vita scorre tranquilla….