Il 29 giugno sono partito per il Michigan, dove mi è stata data la possibilità di partecipare per la prima volta al Lions Youth Exchange Program.
Un po’ stordito dal jet lag sono sceso dall’aereo all’aeroporto di Lansing dove ad aspettarmi c’era Eileen, la mia host mum, che con un caloroso abbraccio e un: Welcome to our family, mi ha fatto subito sentire a mio agio.
Per quasi quattro settimane ho vissuto con Eileen e suo marito Steve, una dolcissima coppia sposata da 40 anni, insieme a Vinnisius, il mio host brother brasiliano.
La prima settimana l’abbiamo trascorsa presso un autentico lake cottage americano nel north Michigan dove la quiete e il silenzio regnavano sovrani e alternavamo battute di pesca poco redditizie con relax e puri barbecue americani.
Le restanti tre settimane le abbiamo trascorse a Lansing dove, a differenza del lago, abbiamo avuto molti contatti con i parenti e amici della mia host family e abbiamo stretto in particolare una grande amicizia con Max e Gabriel, altri due exchange students che abitavano vicino a Lansing con i quali siamo andati a visitare Chicago in giornata, senza dubbio una dell’esperienze più belle dell’intero viaggio.
Altra esperienza molto caratteristica è stata visitare una comunità amish nell’Indiana e rendersi conto come queste persone riescano a vivere senza alcun tipo di tecnologia in un mondo che ormai è altamente dipendente da essa.
Indimenticabile è stato visitare il Michigan State Capitol, dove abbiamo conosciuto la State Representative di South Lansing che ci ha spiegato le funzioni e l’ordinamento del parlamento del Michigan. Sono davvero troppe da raccontare le esperienze fatte durante queste tre settimane ma la cosa più bella a mio parere è stato sentirsi parte integrante di una famiglia facendo anche le cose più “normali” come cucinare, andare a fare la spesa, tagliare l’erba e aiutarli nelle loro attività quotidiane.
Il camp si è tenuto nell’ultima settimana di luglio presso il Covenant Hills Camp, vicino alla città di Birch Run.
Eravamo circa trenta ragazzi di cui 20 provenienti dall’estero mentre i restanti erano americani. Fin dall’inizio si è creato un gruppo molto unito e un’atmosfera fantastica che ci ha accompagnato fino all’ultimo giorno.
La regola numero uno del camp era cooperation, tutti a turno svolgevano un’attività, si aiutava a preparare la colazione, il pranzo, la cena, si lavano i piatti e si puliva il camp. Le attività principali del camp sono state la zipline, horseback riding, arrampicata, percorso avventura e kayak, ci è comunque sempre stato dato molto tempo libero durante il quale nuotavamo nel lago, giocavamo a beach volley e a basket oppure più semplicemente ci rilassavamo nella Hub del camp.
E’ inutile dire che una settimana sia stata troppo breve, ed è ancora più triste pensare a quante cose avremmo potuto fare ancora se il camp fosse durato di più.
Lasciare tutte le fantastiche persone conosciute durante il camp è stato sicuramente molto triste ma allo stesso tempo ero appagato dalle bellissime esperienze vissute e dal fatto che molto probabilmente mi rivedrò presto con alcuni di loro. Sarò sempre grato con il Lions Club per avermi fatto vivere questa unica e indimenticabile avventura.