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ITALIA: what else?

Ad inizio 2022 ho ricevuto inaspettatamente l'opportunità di vivere l'esperienza di uno scambio giovanile con l'associazione Lions.
A Luglio sono partita da Milano con un aereo direzione Dusseldorf, Germania.
Sono una persona ansiosa e, devo essere sincera, temevo di non trovarmi bene, di faticare ad allinearmi con coetanei che, in quanto avevano deciso di partire per questa esperienza, immaginavo molto estroversi, super avventurosi, con un inglese fluente.

In realtà già dall'incontro con la referente distrettuale dei YEC alcune preoccupazioni si erano alleggerite ma partire verso una metà sconosciuta, senza nessun volto noto, non nascondo che mi spaventava.
Era la prima volta che volavo da sola, ma amo viaggiare ed essere indipendente, quindi poter viaggiare in autonomia mi è proprio piaciuto.
In aeroporto due membri del camp-staff hanno accolto me e gli altri ragazzi del camp, il primo giorno ci siamo conosciuti, abbiamo imparato nomi, ci siamo divisi nelle camere e abbiamo iniziato a stringere amicizia.
Una giornata al camp era più o meno così, dopo l'energico risveglio da parte dello staff, avevamo un po' di tempo per prepararci e per chi voleva un po' di stretching o yoga prima di iniziare la giornata.
Dopo colazione, l'attività della mattina poteva essere: un museo, un esposizione, un centro multiculturale... Alcuni sono stati davvero belli, come Light Art Museum di Unna o "The fragile paradise" al Gasometer.

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Durante la giornata ci venivano offerti degli snack-pranzo e spesso la sera si faceva il barbecue. A volte era difficile adattarsi al menù proposto ma anche questo fa parte dell'esperienza e le opzioni proposte erano sempre molte, oltre ad avere nella cucina della sede in cui stavamo a dormire sempre bevande e snacks a disposizione. Il momento del pasto poi è bellissimo per condividere abitudini alimentari tra diversi Paesi.
Nel pomeriggio invece ci dedicavamo a qualcosa di sportivo dalla piscina al calcio, dai trampolini alle passeggiate nella foresta.
Tornati nella sede avevamo del tempo per riposarci e per lavarci prima della cena o del barbecue!
Dopo aver mangiato c'erano le country presentations. Ogni gruppo di connazionali presentava a turno il proprio Stato con balli, cibi e tutto ciò che di tipico aveva portato. Era l'opportunità per conoscere particolarità dei diversi Paesi e per divertirsi a creare la propria presentazione in modo originale.
La sera poi avevamo tempo per chiaccherare, ballare, fare giochi e soprattutto conoscerci. Spesso davanti ad un falò con qualche snack.
Ogni giornata poi era diversa ma la struttura era più o meno questa.
Il momento che non dimenticherò mai è stata l'ultima sera, si sentiva la tristezza dell'imminente saluto frutto proprio del legame che si è creato tra di noi. Si sentiva il clima difesta, lo staff aveva preparato delle foto per raccontare il 10 giorni trascorsi insieme e qualche discorso conclusivo. Noi ragazzi avevamo preparato un balletto per ringraziare tutti i Lions che ci avevano dato questa bellissima opportunità.
L'energia e lo spirito del campo mi hanno fatto vivere diversamente anche l'imprevisto di veder cancellato il mio volo dopo ore di ritardo, dover riuscire ad organizzarmi e trascorrere una notte in aeroporto. Penso che se fosse capitato in viaggio con la mia famiglia avrei avuto meno energia. Invece ero lì, fisicamente sola ma con la presenza degli amici del camp, dei referenti LIONS in Italia e in Germania e della mia famiglia.
Sicuramente la cosa più bella, che mi è rimasta del camp è il legame con gli altri ragazzi, il sentirsi parte parte di un gruppo con tante individualità molto diverse tra loro. Detto così sembra sdolcinato e ammetto che prima di partire avrei faticato a crederci ma ora sono proprio grata e felice dell'esperienza vissuta.

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