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ITALIA: what else?

Quest’anno 2024 ho per la prima volta intrapreso l’esperienza degli scambi giovanili dei Lions.
Già conoscevo l’iniziativa, tuttavia ho deciso di dare un’opportunità alla cosa solo quest’anno, e ne è valsa la pena.
La durata dello scambio è stata dal 20 giugno al 14 luglio e la mia destinazione era la Germania, specificamente la regione della Westfalia. Il 20 giugno, al mio arrivo, a causa di un imprevisto, sono stato prelevato dall’aeroporto da un’altra famiglia, non quella che mi avrebbe ospitato, e sono stato successivamente portato dalla mia host family. Il paese in cui sarei stato per le prime due settimane del mio soggiorno si chiama Plettenberg e l’ho trovato davvero molto bello: ricco di natura e molto pulito, sembrava di essere immersi nelle foreste della Germania, con un’atmosfera unica.La mia famiglia ospitante, poi, è stata davvero molto accogliente e mi ha fatto sentire come a casa: con ben 4 bambini in casa c’era sempre qualcosa da fare.

In questi giorni, la mattina andavo a scuola, la stessa che frequentavano gli altri ragazzi, e, sebbene durante le lezioni non riuscissi a partecipare quasi per nulla, vista la mia poca familiarità con il tedesco, anche tra i compagni mi sono sentito accolto. Il pomeriggio, invece, la famiglia ha cercato di farmi divertire più che potevo: mi hanno portato nella piscina di Plettenberg, a visitare delle grotte sotterranee, al bowling e una domenica, su mia richiesta, abbiamo visitato la città di Colonia e la cattedrale. In questo periodo mi sono davvero divertito e quando è arrivato il momento di salutarsi è stata dura per tutti. Il viaggio però non era ancora finito: infatti i 10 giorni successivi mi sono trasferito nel campus Lion nella città di Gelsenkirchen.L’emozione era tanta: ero infatti in mezzo a tanti altri ragazzi, circa miei coetanei, tutti provenienti da paesi diversi. Anche qui, però, anche se i primi giorni mi sentivo un po’ spaesato, l’esperienza è stata indimenticabile: le attività erano state organizzate veramente bene e i leader erano bravi e molto simpatici; soprattutto è stato bello stringere rapporti di amicizia con gli altri ragazzi e apprendere di più su di loro e sulla loro cultura. Non eravamo stati insieme molti giorni, però è come se lo fossimo stati. Il momento più emozionante è stato la cena di addio: ho avuto modo di rivedere la mia famiglia, con cui ci siamo salutati per bene, e abbiamo passato il resto della serata insieme tra ragazzi, con tanto di falò. Posso dire con certezza che l’esperienza è stata davvero indimenticabile e molto impattante sulla mia persona e tutti dovrebbero provarla almeno una volta: è infatti l’occasione di visitare nuovi luoghi e soprattutto di conoscere persone da altre parti del mondo con cui stringere rapporti destinati a durare, forse, anche dopo la fine del viaggio.