Voglio raccontare la mia esperienza con il Lions club ad hong kong, cina e macao.
Parto da milano il 26 giugno con un lungo volo ad aspettarmi , quasi 13 ore!
Poco prima che l’aereo arrivi vengo sorpreso dalla bellezza naturalistica che si trova subito al di fuori di Hong kong e talvolta da quanto sia luminosa la città anche in un orario così inusuale.
Al mio arrivo vengo accolto da un ragazzo timido che mi mostrerà la parte più antica e tradizionale della città benché sarà una simpatica ed elegante signora di nome Silvia ad ospitarmi per qualche giorno.
Dopo i primi quattro giorni alla scoperta della città, partiamo per il camp; luogo per me davvero speciale dove ho avuto modo di stringere amicizia con alcuni ragazzi e ragazze che ancora oggi, nonostante la distanza, fanno parte della mia quotidianità.
I primi giorni di camp sono stati dedicati alla visita della piccola macao, isola indipendente dalla cina, ex colonia portoghese, vivace e ricca di luci secondo lo stile asiatico ma comunque con una forte influenza europea in quanto ad architetture e tradizioni culinarie.
Dopo due sere trascorse a Macao, abbiamo preso il treno veloce che ci avrebbe finalmente permesso di varcare il confine cinese. a pochi chilometri da pechino siamo giunti a guangzhou, la città che nel 2023 ha pagato più tasse in tutta la cina. Una città estremamente moderna, assai trafficata ma talvolta molto silenziosa; tutte le macchine sono elettriche.
Nonostante la produzione e l’innovazione siano al primo posto non si può dire che non ci siano anche patrimoni naturalistici.
Tra cui il suo fantastico lago oppure i campi dove abbiamo avuto l’occasione di raccogliere il nostro tè fino ad essiccarlo e produrlo secondo il tradizionale procedimento.
Anche solo camminando per le strade si percepisce la differenza delle culture, tutti hanno passo spedito, lo sguardo basso e un fine mentre noi eravamo gli unici turisti a vagabondare per la città, azione però che ci ha permesso di uscire dalla zona centrale e conoscere la vera città, quella dei lavoratori la quale pullulava di mercati odore di spezie, insegne colorate e urla che invitavano a visitare e comprare dentro ogni negozio.
il camp è terminato con un po’ di mare direttamente nei pressi di Hong kong, dove abbiamo potuto conoscere meglio la storia di quel piccolo stato che però ha tanto da raccontare.
Nel complesso è stata un’esperienza indimenticabile, sia per i posti visti che le persone e le esperienze fatte; penso sia stato un viaggio che mi abbia aiutato a crescere come persona sotto molti punti di vista. Consiglierei a tutti di valutare hong kong come meta per un camp