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ITALIA: what else?

Ognuno di noi porta dentro di sé un viaggio che non dimenticherà mai.
Quello di quest'anno per me sarà uno di questi; lo ricorderò per sempre con un sentimento nostalgico di gioia e spensieratezza. Non solo per le splendide persone incontrate lungo il cammino, ma anche e soprattutto per l'opportunità straordinaria di immergermi completamente nella cultura svizzera e di scoprire gli usi e i costumi di un popolo diverso dal mio.
Dal 6 luglio al 3 agosto 2024, ho partecipato ad uno scambio giovanile in Svizzera, promosso dal Lions International.
Tutto è iniziato a Trogen, un piccolo paesino situato nel cantone Appenzello Esterno.


Qui, ho trascorso la prima parte di quest’esperienza, ospitato da Diana e Francesco, due persone meravigliose che, grazie alla loro affabilità, mi hanno fatto sentire parte integrante della famiglia. La seconda settimana mi ha portato a Weinfelden, una cittadina della Turgovia di circa 12.000 abitanti, vicino al lago di Costanza. Qui sono stato accolto da Gregor, un uomo di una grande gentilezza e vitalità. Il suo spirito giovanile ha reso le nostre giornate vivaci e ricche di divertimento. Durante questo periodo ho condiviso la stanza con Bernardo, un ragazzo brasiliano. Abbiamo scoperto insieme, imparando l'uno dall'altro, le differenze e le affinità delle nostre due culture, dando così vita ad un forte legame d'amicizia che spero vivamente perduri nel tempo.
Gli ultimi quindici giorni invece, li ho trascorsi in un campus a Berna, circondato da una trentina di coetanei provenienti da ogni parte del mondo. È stata sicuramente l'esperienza più intensa e significativa del viaggio. Nonostante parlassimo lingue diverse e provenissimo da paesi lontani, condividevamo gli stessi sogni, le stesse speranze ed un’ambizione comune di scoperta e conoscenza. Ogni giorno era una nuova avventura, e le attività organizzate erano davvero moltissime. Dalle cene di gruppo alle fredde nuotate nei fiumi, dalle scampagnate in montagna alle visite in città, fino ad arrivare a giochi di ogni tipo. Insomma, non ci si annoiava mai.
È bastato poco tempo, affinché si creasse tra noi, un profondo senso di unione e fratellanza. Distanti dalle nostre case, ci siamo ritrovati a costruireuna piccola collettività internazionale, dove ognuno contribuiva con la propria unicità. Il Lions International, attraverso questo scambio, ci ha dato la possibilità di vivere una realtà che va oltre i confini geografici, abbattendo ogni tipo di pregiudizio e stereotipo.
Le differenze non sono state motivo di divisione, ma bensì di arricchimento personale, rendendoci più consapevoli di quanto la “diversità” possa essere preziosa. Grazie a queste giornate trascorse insieme, ho compreso realmente che, al di là delle barriere linguistiche o culturali, condividiamo una moltitudine di valori universali che ci uniscono: il rispetto nei confronti del prossimo, la collaborazione tra popoli, il desiderio di pace e la speranza di creare un mondo più aperto e inclusivo, dove nessuno venga lasciato indietro.
Questo viaggio rimarrà per sempre un segno d'inchiostro indelebile nel mio cuore, non solo per le amicizie indimenticabili che ho stretto, ma anche per la consapevolezza acquisita, ovvero quella di far parte di un’unica, grande comunità globale.
Solo uniti potremo fare la differenza, per un futuro migliore.