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Dal 4 all’11 luglio 2015 abbiamo avuto il piacere di ospitare una ragazza da Taiwan, Po-Yang Hsieh, che si faceva chiamare Abby,
Abby era già stata ospite di un’altra famiglia italiana la settimana precedente, perciò aveva già preso un po’ di confidenza con il modo di vivere e la cucina italiana che ha dimostrato di apprezzare molto!
Purtroppo, proprio dal giorno prima del suo arrivo da noi, aveva iniziato ad accusare forti dolori alla schiena che le impedivano quasi di muoversi. Grazie all’assunzione di antidolorifici e antiinfiammatori nei giorni seguenti il dolore si è un po’ attenuato, questo però ha limitato un po’ le attività nei primi giorni o comunque ci ha portati a modificarle in qualche caso.
Abby si è sempre comportata in maniera molto corretta ed educata ed ha dimostrato di apprezzare quanto le veniva proposto. Veniva comunque chiesto il suo parere e spesso le abbiamo dato la possibilità di scegliere in base a come si sentiva, visti anche i dolori alla schiena.

Durante la sua permanenza entrambe le mie figlie erano a casa, tutte e due però impegnate in esami: Veronica, la più grande con l’università, Virginia doveva invece sostenere l’orale della maturità. Non avevano perciò molto tempo da dedicare ad Abby ma durante i pranzi e le cene hanno chiacchierato assieme anche se con qualche difficoltà perché l’inglese di Abby era abbastanza elementare.
Anche una mia collega ospitava una ragazza nell’ambito degli scambi Lions, una ragazza finlandese che poi avrebbe partecipato al Campo Italia. Fin dall’arrivo delle due ragazze perciò abbiamo deciso di organizzare sempre attività assieme, Abbiamo visitato Venezia, fatto shopping e un giorno le ragazze hanno trascorso la giornata al lago con ragazzi della loro età, compagni di scuola della figlia della mia collega.
Il giorno dopo che mia figlia ha sostenuto l’esame, lei, Abby, la ragazza finlandese, la figlia della mia collega e altre amiche di mia figlia sono andate assieme vicino a Caorle, al mare, dove noi abbiamo una casa, e hanno trascorso un paio di giorni, fino alla partenza per il campo, tra nuotate in piscina e ore in spiaggia. Lì hanno chiacchierato molto assieme, di musica, scuola e dei più disparati argomenti, per scambiarsi informazioni e fare riflessioni e confronti sulle diverse abitudini, stili di vita e culture.
Posso pertanto affermare che l’esperienza è stata molto positiva per tutte loro e anche per me e spero di avere l’opportunità di poterla ripetere prossimamente.