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Ho partecipato quest’estate – grazie a una borsa di studio – ad uno scambio giovanile e camp Lions, destinazione: Macedonia.
Penso che in Italia abbiamo un po’ troppi pregiudizi nei confronti di questo Paese che probabilmente pochi di noi hanno visto, e per questo consiglio a chiunque di visitarlo, tanto bella e interessante è stata la mia esperienza laggiù.

Ho trascorso la prima delle tre settimane di soggiorno in Macedonia presso la famiglia Ljushevski, a Ohrid. Le persone che hanno ospitato me e un’altra ragazza italiana sono state fantastiche: accoglienti, ospitali, generose, simpatiche, affettuose. Ci hanno fatto visitare la bella città ricchissima di storia che si affaccia sul magnifico lago al confine con l’Albania, ci hanno fatto assaggiare piatti tipici e incontrare altre famiglie che ospitavano ragazzi che come noi avrebbero partecipato al camp, abbiamo cioè fatto con loro molte attività divertenti e interessanti. Naturalmente alla fine della settimana ci siamo lasciati con la tristezza in cuore, pur sapendo che saremmo tornate presto a Ohrid per partecipare al campo – e infatti abbiamo poi avuto occasione di rivederli più di una volta prima di lasciare definitivamente la Macedonia.

Alla fine della prima settimana ci siamo spostati a Tetovo, dove si sono svolti i primi giorni di camp. Abbiamo così incontrato gli altri ragazzi con i quali avremmo trascorso due settimane. Eravamo 15 ragazzi e ragazze dai 18 ai 22 anni, provenienti da Italia, Turchia, Danimarca, Paesi Bassi, Inghilterra, Finlandia, Slovacchia. Tutti erano molto simpatici e socievoli, quindi ci siamo divertiti molto durante tutto il tempo trascorso insieme, e così ci hanno pesato meno i problemi tecnici con i bagni del campus in cui alloggiavamo a Tetovo e il fatto che il camp non fosse proprio ben organizzato. Nei giorni trascorsi a Tetovo un giorno abbiamo visitato la città e fatto una camminata, un giorno siamo andati nella capitale Skopje, un giorno ci hanno portati parco nazionale e località turistica di montagna Mavrovo e a Galichnik.

Ci siamo spostati poi nuovamente a Ohrid, dove le attività principali erano andare in spiaggia, visitare il centro della città, per poi uscire la sera nei locali notturni. Un giorno ci hanno portati a Vevcani dove abbiamo camminato in una suggestiva riserva naturale, tra alberi e ruscelli. Lo stesso giorno abbiamo poi visitato la parte vecchia della città di Ohrid, con le moltissime chiese e la fortezza. In un’altra occasione gli altri ragazzi hanno fatto un’uscita in barca per andare a vedere il monastero di Sveti Naum, mentre io e gli altri tre ragazzi che erano stati ospitati a Ohrid abbiamo potuto trascorrere una giornata con i nostri “host siblings” che i hanno portati a Struga, visto che eravamo già stati al monastero e alle vicine sorgive durante la prima settimana.

Abbiamo lasciato la Macedonia dopo tre settimane ricche di esperienze, con nuovi amici che non volevamo lasciare dopo aver condiviso moltissimo per quindici giorni. Per me è stato davvero un viaggio indimenticabile, divertente, appassionante ma anche istruttivo, avendomi permesso di entrare in contatto non soltanto con la cultura macedone, ma anche con quelle dei paesi da cui provenivano gli altri ragazzi.

Un profondo grazie è dovuto ai Lions che mi hanno regalato questa finestra sul mondo, spero che molti altri ragazzi possano avere una simile opportunità!