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Premettendo che non sono un ottima scrittrice, cercherò di farle capire ciò che per me ha significato quest'esperienza.
Queste tre settimane sono state di totale assorbimento nel mondo finlandese.
La natura ha fatto si che venissi catapultata in una realtà totalmente nuova e differente da quella a cui sono abituata.
Padrona incontrastata di qualsiasi paesaggio è riuscita a darci grandi emozioni sia che si trattasse di un tramonto mentre nuotavamo in un lago per noi pressochè ghiacciato, sia in una semplice alba guardata insieme a tutti gli altri ragazzi la notte prima dei temuti addii.
In sole tre settimane tutti noi  che abbiamo partecipato al camp siamo riusciti a sentirci non turisti o visitatori di passaggio, ma finlandesi nelle abitudini, nello stile di vita e nel modo di rapportarci con le persone.

A proposito di quest'ultima penso che l'esperienza della sauna sia quella più caratterizzi questo paese e che più ci ha avvicinati ad esso, dire infatti che i finlandesi vivono in sauna potrebbe sembrare per alcuni un eufemismo.
Credo inoltre di essere stata molto fortunata perchè la famiglia che mi ospitava mi ha potuto portare a visitare molte città molto differenti tra loro, permettendomi così di avere un idea generale di tutto il loro paese.
Ma anche il camp mi ha fatto provare un infinita serie di emozioni diverse. Prima tra tutte ovviamente la felicità, non solo per il fatto di trovarmi lì, ma perchè ero circondata da persone totalmente diverse da me con le quali però si è creata una forte intesa e affinità. I tutor del camp erano veramente disponibili ed essendo per la maggior parte ragazzi come noi è stato più facile legare anche con loro, soprattutto per il fatto che svolgevano sempre le attività organizzate con noi e in alcuni casi è stata anche per loro la prima volta. 
E questa è stata seguita dalla spensieratezza, dalla paura a volte di conoscere e provare cose nuove, dall'imbarazzo nello stare in mezzo a persone che si esprimono e pensano in mille modi differenti dai tuoi, dalla sorpresa nello scoprire tradizioni bizzarre...
Tutte queste hanno però lasciato alla fine lo spazio alla tristezza perchè sebbene fossimo tutti pronti per tornare non lo eravamo ancora per lasciare tutto e tutti.
Gli addii sono infatti stati accompagnati da un'infinita serie di promesse e inviti che difficilmente riusciranno a concretizzarsi, ma che spero in alcuni casi riusciremo a mantenere.
Un'esperienza del genere ti cambia e soprattutto ti fa crescere ed è per questo che spero vivamente che un giorno ne potrò intraprendere un'altra come questa.

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