Mi chiamo Angela ed ho da poco compiuto diciotto anni, mi è sempre piaciuto viaggiare, andare alla scoperta di nuovi posti, nuove etnie, nuove culture, nuovi cibi e tanto altro.
Questa volta però è stato molto diverso dal solito, già per il fatto che ho dovuto affrontare un viaggio ed una permanenza dall’altra parte del mondo, per la prima volta, del tutto da sola.
Ma cominciamo dall’inizio…
La telefonata tanto attesa, quella per conoscere il posto dove sarei andata, arrivò e tutto si fermò quando sentì la parola: “BRASILE”.
Rimasi così contenta che non stavo più nella pelle, dovevano saperlo tutti e mi ricordo che iniziai a chiamare per primi i miei genitori, anche loro sono stati felici per me, anche un po’ preoccupati.
Dopo qualche mese di attesa arrivo all’aeroporto di Napoli, tra saluti, ritardi e qualche lacrima che rappresentava un mix di gioia e malinconia riesco a partire, viaggio non del tutto semplice, ma non mi abbatto e piena di entusiasmo atterro a Curitiba.
A Curitiba la mia famiglia ospitante mi accoglie calorosamente e subito organizza una grigliata di carne, fantastica, forse la più buona che io abbia mai mangiato.
La famiglia con cui stavo, oltre me, ospitava anche una ragazza tedesca, Clara, di diciassette anni, con lei e con le mie host sisters mi sono subito trovata bene e mi hanno fatto sentire a mio agio.
La famiglia era composta oltre che dai genitori, persone squisite, che ancora ringrazio, da tre sorelle, Maria Vitoria di vent’anni, Maria Eduarda di quindici e Maria Carolina di sette.
Ho amato Curitiba, per i suoi parchi immensi ma soprattutto per le strutture possenti.
La mia host family mi ha portato in posti incantevoli, anche al mare, precisamente a Balneàrio Camboriù dove avevano una seconda casa.
Atri giorni invece li ho trascorsi a Toledo, una città molto graziosa, anch’essa ricca di parchi e possedeva anche un acquario molto grazioso.
Questa seconda famiglia è stata altrettanto carina ed ospitale, ed era composta dai genitori e da due figli, Ricardo e Paula, con me, nella stessa famiglia c’era anche Martina, una ragazza di Modena, anche con lei mi sono subito trovata bene.
Negli ultimi giorni della mia permanenza in Brasile, la famiglia ha portato me e Martina a Foz do iguacu, qui ho adorato sia le cascate che il parco degli uccelli, c’è stato un pieno contatto con la natura.
Un altro posto molto bello che abbiamo visto è stato: Marco das tres fronteiras dove è possibile vedere, stando in Brasile, sia l’Argentina che il Paraguay.
Questa esperienza mi ha aiutato molto a crescere ed acquisire consapevolezza delle mie capacità ma soprattutto fiducia in me stessa.
Ringrazio tutte le persone che lavorano dietro questi scambi giovanili, che contribuiscono ad accorciare le distanze tra i popoli e danno la possibilità di vivere esperienze uniche.