E’ il 5 agosto quando dopo un lungo viaggio arrivo a Buckeburg, un piccolo paesino della Germania nelle vicinanze di Hannover.
Ricordo la prima sera, arrivai in questo hotel dove sarei dovuta rimanere per tre settimane.
L’ impatto non fu dei migliori: ero spaventata e avevo solo voglia di tornare a casa.
Una realtà nuova per me e soprattutto sconosciuta, era la prima volta che mi trovavo da sola lontano da casa.
Non nego che i primi giorni sono stati difficili, soprattutto a causa della lingua con la quale ho fatto molta fatica e ho avuto difficoltà.
Il programma di queste tre settimane era basato sull’Europa e quindi tutto ciò che la riguardava.
Gli argomenti di cui abbiamo parlato sono stati numerosi, ad esempio abbiamo avuto a che fare con discorsi legati al parlamento e ai membri di esso, la prevenzione e la sicurezza in Europa ma soprattutto che cosa significava per noi l’Europa. Proprio per questo motivo il forum è stato chiamato “Europa Quo Vadis”.
Riguardo a questi argomenti erano programmate delle lezioni/ conferenze che sono state tenute da professori e da esperti e che si svolgevano al mattino.
Per quanto riguarda le attività pomeridiane erano spesso programmate escursioni e/o attività di gruppo.
Una fra le più belle è stata senza dubbio l’escursione a Berlino, la capitale della Germania, dove abbiamo trascorso due giorni. A Berlino, al nostro arrivo, abbiamo soggiornato in un ostello della Gioventù il cui nome è “Jugendgasthaus”. Qui abbiamo visitato il parlamento di Berlino e tutto ciò che ne è collegato e al pomeriggio abbiamo fatto un interessante tour in bus vedendo le attrazioni e i luoghi più importanti di questa splendida città come ad esempio la porta di Brandeburgo, il quartiere americano e il duomo di Berlino. La nostra avventura a Berlino si è conclusa con una cena in un ristorante tipico dove abbiamo potuto provare il “Berliner Wein”, una bevanda tradizionale di Berlino.
Molto interessante è stata anche una conferenza a Minden a cui abbiamo avuto il piacere di assistire. Qui abbiamo ascoltato la testimonianza di alcuni ragazzi immigrati in Germania che hanno deciso di raccontarci la loro esperienza e il loro viaggio. “Sedici anni e dover scappare da una terra che non si sente propria, andare via di casa, perdere i punti di riferimento e arrivare in uno stato di cui non si sa nulla, orientandosi secondo parole sentite dalla gente per strada” è stata la frase di una ragazza iraniana costretta a scappare dal suo paese.
Troppo poco ci avviciniamo a queste realtà che convivono con noi ma che non vediamo, e forse non vogliamo vedere. E scoprirle fa male, fa male sentirsi impotenti davanti a tutto ciò.
Un altro momento che ricordo con felicità sono state le tante grigliate che abbiamo fatto durante queste tre settimane accompagnate sempre da momenti trascorsi cantando tutti insieme intorno ad un falò.
Durante questo forum no sono mancati i momenti di divertimento come il karaoke o il ballo.
Sono state diverse le sere in cui dopo la cena ci siamo riuniti nella sala da pranzo e abbiamo cantato e ballato tutti insieme canzoni a nostra scelta.
Altrettanto interessanti sono state le serate delle nazioni in cui a turno ognuno di noi a presentato la propria nazione attraverso presentazioni power point, video divertenti e canzoni tipiche di ogni paese. Queste serate sono state anche l’occasione per provare le specialità di ogni nazione che ogni partecipante al forum ha fatto assaggiare agli altri membri del forum.
Le nazioni coinvolte erano ben 11: Armenia, Finlandia, Turchia, Serbia, Croazia, Portogallo, Bulgaria, Repubblica Ceca, Italia e Germania. Questo forum è stato anche una fantastica occasione per conoscere e scoprire nuove culture, modi di vivere e tradizioni di paesi differenti dal mio.
Alla fine di questa esperienza cosa mi porto dietro?
Inutile dire che esperienze e occasioni come queste ti cambiano dal primo all’ultimo giorno. Ho imparato a convivere con persone completamente estranee a me con le quali, da un giorno all’altro, mi sono ritrovata a condividere la cena e poi la vita di tutti i giorni.
Non solo ho avuto modo di accrescere il mio bagaglio culturale e di imparare un’altra lingua, ma ho cambiato soprattutto il mio modo di vivere cogliendo tutte le opportunità che mi vengono date.
Sei tu, nelle tue mani, in un’altra parte del mondo e ti devi dare da fare in prima persona per tutto. Una cosa però è sicura, sarà una delle sfide più belle e migliori della tua vita.
Concludo dicendo “breve ma intensa”.