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Quest’anno ho avuto l’opportunità di trascorrere 3 settimane in Turchia: 13 giorni a Izmir presso la host family Kulalı, composta dai genitori, il figlio di 16 anni e un delizioso cane, e 9 giorni nel camp a Kuşadası.
Il mio viaggio è iniziato il 9 Luglio. Ad accogliermi all’aeroporto c’erano il camp leader, tre ragazzi dello staff e la mia host family.
Subito dopo le presentazioni, ci siamo diretti verso casa a Güzelbaçhe, una frazione di Izmir. Nell’appartamento, molto grande e spazioso al primo piano di un condominio, ho avuto a mia disposizione un’intera camera con balconcino.

Per quanto riguarda il cibo turco, sebbene diverso da quello italiano, mi è piaciuto molto…è sufficiente evitare la pasta con il ketchup e la maionese o con il loro yogurt salato! Mi sono poi innamorata del kebab locale e del baklava, un dolce tipico.
Nei giorni seguenti, la host family mi ha presentato ai loro parenti e amici, mi ha fatto vedere le foto di famiglia e mi ha raccontato storie della loro vita. Mi sono sentita parte della loro famiglia.
Durante la mia permanenza mi hanno portata a visitare le bellezze che la città offre: la clock tower, simbolo di Izmir, il municipio, il Teleferik, il bazar, alcuni musei, lo zoo e la meravigliosa città di Çesme.
Con la host mum sono stata anche a visitare una moschea. È stato molto emozionante perché, dal piano rialzato dedicato alle femmine, ho potuto ammirare i fedeli mussulmani pregare.
Il figlio poi ha organizzato numerose uscite con i suoi amici al centro commerciale, al cinema e al bowling.
Sono veramente grata alla mia host family perché non ho solo visitato, ma ho anche imparato tante cose sulla loro cultura e alcune parole.
Il 22 luglio ci siamo svegliati presto per andare a Kuşadası, dove ci saremmo ritrovati con gli altri Lions per iniziare l’avventura del camp.
Quest’anno i campers erano otto, dei quali alcuni stranieri (un bulgaro, un danese, un italiano, una finlandese, io), ma anche tre ragazzi locali, figli delle host families.
Anche se eravamo in pochi, la permanenza è stata tutt’altro che noiosa. Siamo diventati subito un gruppo affiatato ed è stato molto interessante conoscere le nostre diverse culture, interessi e prospettive future.
Abbiamo soggiornato in un bel resort con piscina. Durante i primi tre giorni siamo restati sempre nel camp, ad eccezione di un’uscita veloce nell’hotel di fianco per provare il bagno turco.


Visto che nel “programma” era previsto un Talent Show, abbiamo imparato da un ragazzo bulgaro il valzer, dallo staff turco due danze tradizionali e una canzone, mentre l’altro italiano ed io abbiamo insegnato agli altri la canzone “l’Italiano”.
Le giornate si sono susseguite tra prove, cibo, spettacoli e giochi, finché si sono uniti a noi per tre giorni i ragazzi del camp di Bursa.
Il primo giorno, alla sera ci siamo recati nell’hotel di fianco per fare un workshop. Inizialmente abbiamo risposto tutti ad alcune domande come “Dove vorresti vivere? Perché?” o “Cosa vorresti cambiare del tuo Paese?”. Durante la seconda parte abbiamo discusso in gruppi su vari temi delicati come la dipendenza, malattie mentali…
È stato molto interessante e a volte anche emozionante, ascoltare le diverse problematiche che ognuno affronta nei propri Paesi di origine. Credo sia proprio questo lo scopo dei Lions, farti toccare con mano le varie culture, farti conoscere le problematiche che si riscontrano in altri Stati e capire che in fondo, grazie alla globalizzazione, siamo tutti vicini.
Il giorno seguente ci siamo recati al museo di Efeso e in seguito in una cittadina dove abbiamo fatto una degustazione di vini locali.


La sera abbiamo provato altri balli, canzoni e delle cerimonie prenuziali turche che avremmo provato il giorno seguente durante il Talent.
L’indomani abbiamo dedicato tutto il tempo alle prove.
Alla sera lo spettacolo è stato divertente ed è stato appagante vedere concretizzati gli sforzi dei giorni precedenti.


Finito questo, siamo andati tutti in discoteca per festeggiare.
La mattina seguente, mentre i campers di Bursa sono partiti per andare ad Istanbul, noi siamo andati ad Efeso.


Nel pomeriggio siamo andati al parco acquatico più grande d’Europa, Aqua Fantasy.


L’ultimo giorno invece, abbiamo avuto la fortuna di essere ospitati da un membro Lions in un meraviglioso hotel a cinque stelle fronte mare, dove abbiamo provato addirittura degli sport estremi acquatici.
Alla sera c’è stata la serata gala. Siamo rimasti alzati tutti la notte a cantare, a ballare il valzer, a parlare e a scriverci sulle magliette.
È stato veramente triste e difficile lasciare i miei compagni e lo staff con cui ho legato molto e condiviso questa splendida avventura.
Ringrazio ancora i Lions della bellissima opportunità che mi è stata data e consiglio a tutti questa esperienza.