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Era il 10 maggio quando mi è arrivata la mail con la mia destinazione.
Appena ho letto Serbia ho pensato tutta entusiasta “ perché no?” e allora ho chiamato subito i miei genitori per informarli, ma la loro risposta è stata “ e non sappiamo , com’è la situazione in Serbia?”. Si sono subito informati e con un po’ del mio potere di convinzione si sono convinti.
Ricevute tutte le informazioni necessarie, ho subito scritto alle due famiglie che poi mi avrebbero ospitato e non vedevo l’ora di incontrarle .
15-07-2017 : si parte.
Ero davvero emozionata e ansiosa. Arrivo a Belgrado e vedo Aleksandra, la figlia della mia famiglia, con in mano un cartello con il mio nome e penso “ ok, ci siamo!”. Fin da subito c’è stata una bella intesa con lei e i suoi genitori ,visto che abbiamo iniziato a ridere e scherzare.

Dopo un’ora e un quarto di macchina arriviamo a casa a Novi Sad.
Era un appartamento abbastanza piccolo, ma ciò non era affatto un problema.
Verso le 15.30 abbiamo mangiato e ho scoperto che in Serbia mangiano sempre così tardi, ma mangiano davvero bene!
Durante la settimana ho conosciuto gli amici di Aleksandra con i quali mi sono divertita molto e ho visitato Novi Sad e le zone intorno. Una delle cose che mi è piaciuta di più è stata la casa dei nonni in campagna , dove producono vino e la nonna fa la marmellata e lì tutto tace e si può ammirare un panorama stupendo.
Dopo una settimana a Novi Sad mi sono spostata nella capitale , ovvero Belgrado , dove sono stata con la seconda famiglia.
Sono arrivata a Belgrado il 21 sera e la figlia della famiglia sarebbe arrivata solo il 23 in ritorno dall’Italia. Inizialmente ero un po’ preoccupata perché i genitori non parlavano inglese, però poi si è subito creato un rapporto fantastico. Il giorno dopo il mio arrivo mi hanno portata in un villaggio tipico serbo con gli animali e ottimo cibo e lì mi sono divertita con il fratello, Novak, e suo cugino che avevano 13 e 15 anni.
Poi finalmente è arrivata Ana, la figlia, dall’Italia e il 23 sera siamo uscite in centro a Belgrado con una sua amica.
Durante la settimana ho visitato al meglio la capitale andando al museo Nikola Tesla, allo zoo ,alla fortezza , in centro ecc.
L’ultima sera poi siamo usciti tutti e cinque( io, Ana, Novak e i genitori ).Mi hanno portata in una zona turistica di Belgrado dove ci sono tantissimi ristoranti tipici e abbiamo mangiato in uno di essi con dei musicisti vicino a noi che suonavano musica serba tradizionale e visto che ero italiana hanno suonato anche “L’italiano” di Toto Cutugno.
Sono state due settimane intense in cui ho conosciuto nuove persone e tradizioni e mi piacerebbe tornarci specialmente a Belgrado perché è una città che sta cambiando in questi anni con nuovi edifici soprattutto nella Nuova Belgrado e poi ovviamente per incontrare ancora le mie due host families .