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Nel luglio 2017 ho trascorso 18 giorni in Slovenia, un paese forse sottovalutato in cui, nonostante la vicinanza con l’Italia, non ero mai stata.
La mia esperienza è cominciata con la permanenza di una settimana presso una host family che vive a 500 metri dall’Italia!
Ovunque ci spostassimo, nella zona vicina al confine, mi sembrava di essere a casa: tutti sapevano parlare italiano molto bene. In famiglia ho trascorso 7 giorni magnifici insieme alla mia host mother e ad una ragazza proveniente dalla Turchia.
E’ stata una fortuna non essere da sola perché la nostra host sister è stata con noi pochi giorni; uno scambio in Finlandia la stava aspettando.
Nonostante ciò abbiamo passato momenti molto piacevoli in sua compagnia… abbiamo fatto addirittura il bagno nel fiume Isonzo!

Dopo la partenza della nostra host sister, abbiamo trascorso i restanti giorni con la nostra host mother che aveva pianificato per noi numerose visite in diversi paesi e villaggi antichi.
La giornata migliore l’abbiamo passata a Kobarid, Caporetto, dove abbiamo visitato un interessantissimo museo sulla Prima Guerra Mondiale.
La settimana in famiglia è passata in un battito di ciglia e in un caldo venerdì abbiamo dovuto salutare la nostra host mother…
E’ stato un momento di grande tristezza, si è dimostrata molto gentile e disponibile nei nostri confronti, ha cercato di accontentare ogni nostra richiesta e per questo non la dimenticherò mai.

I 10 giorni del campo sono volati altrettanto velocemente, fin dal primo giorno ho cercato di fare amicizia con tutti i 23 ragazzi che avrebbero condiviso con me momenti unici all’insegna del divertimento, della condivisione e del mettersi in gioco.
Tutti i momenti sono stati ricchi e intensi, persino semplici serate passate a chiacchierare e a confrontarsi sulle differenze tra stato e stato.
Oltre ad un occasione per superare la timidezza e migliorare il mio inglese, è stata anche una fortuna perché so che non mi capiterà più di vivere un’esperienza così forte e grazie alla quale ho conosciuto persone incredibili provenienti da tutto il mondo.
Dal punto di vista “pratico” il campo si è svolto in due parti: la prima a Korte, vicino alla costa; la seconda a Menges, vicino a Lubiana, la capitale.
Ogni giorno, tramite pullman, abbiamo raggiunto diversi luoghi e città affascinanti. In primo luogo Piran e il suo lungomare; Koper e il suo splendido mare; le grotte, Škocjanske Jame, molto profonde e nelle quali scorre addirittura un fiume; infine Lubiana, piccola grande capitale che affascina per la presenza di così tante zone verdeggianti e per la sua pulizia.
Sono moltissimi i momenti che ricorderò ma il più importante è sicuramente la gita in barca lungo la costa slovena.
E’ stato il momento in cui più di tutti noi 24 ragazzi ci siamo uniti e affiatati con risate, scherzi, tuffi e anche qualche discussione! Mai avrei pensato di potermi divertire così tanto e di essere in grado di superare le difficoltà date dalla mia timidezza.
Al termine dei 10 giorni ho capito quanto quei 23 ragazzi fossero diventati la mia casa e la mia famiglia in un luogo così vicino ma allo stesso tempo distante da casa mia. Porterò sempre con me questa esperienza unica e straordinaria che ho vissuto e farò del mio meglio per conservare quanti più legami creati durante il campo.