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ITALIA: what else?

La mia esperienza in Polonia è stata fantastica. Potrei dire che è durata dal 15 al 30 luglio, ma sarebbe più corretto affermare che il mio coinvolgimento è iniziato due giorni prima della partenza quando ho saputo che quel giorno ci sarebbe stato uno sciopero aereo. Fino all’ultimo momento non avevo la certezza di riuscire a partire, ma ce l’ho fatta! Arrivata a Danzica sono stata accolta dalla mia host-family: la mia host-sister Martyna che mi aspettava sorridente insieme alla sua dolce mamma Gosia e al suo simpatico papà Arek. Mi hanno abbracciata con molto affetto come se già mi conoscessero e si sono subito messi a disposizione per aiutarmi a recuperare la valigia che purtroppo era rimasta a Varsavia, dove avevo fatto scalo. Da Danzica abbiamo raggiunto Elblag, una cittadina poco distante dove loro abitano. La settimana in famiglia è stata meravigliosa e intensa allo stesso tempo.
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On Saturday 13 July, I went to Milan Malpensa airport with my luggage and a lot of questions in my head: will I enjoy this new experience? What will I do with my host family? And in the camp? Will the other guys be nice? Will I become friends of them? But my questions were also about the country: I had never been in Poland and I didn’t know what to expect from it.
With my head full of question marks, I said goodbye to my family and I took my flight to Krakow. When I arrived, my host family welcomed me and we started talking about our different traditions. Then, my host mum took me in the city centre, where other four guys from another host family were waiting for me. Their host brother, Jakub, offered himself to take us in the most beautiful places in Krakow during the week, so he became our guide. Immediately, the other guys and me started knowing each other and after a few hours we became friends. Fortunately, they were really nice people and spending time with them was so funny and interesting, also because I knew many things about their countries: Indonesia, India, Ukraine and United States. During this incredible week, we visited some museums, a salt mine, the old city centre and some other wonderful places.

All'inizio ero abbastanza scettico nel trascorrere una settimana assieme ad una famiglia estranea alla mia, della quale conoscevo relativamente poco e niente. Ma queste paranoie sono crollate nel momento stesso in cui sono arrivato all'aeroporto, dove sono stato accolto col sorriso e l'affetto della mia host-famiglia. Mi sono ritenuto abbastanza fortunato nel capitare in una famiglia del genere, una famiglia aperta mentalmente e che mi ha trattato come se fossi loro figlio e fratello. Mi hanno raccontato tantissimi aneddoti riguardo la loro citta, Szczecin, e portato a visitare posti davvero splendidi. Sono completamente soddisfatto della mia permanenza in famiglia e spero di rivederli un giorno

Se state leggendo questo report, probabilmente avete scoperto da poco i Lions e l’esistenza degli scambi giovanili.
Probabilmente state cercando informazioni ovunque per capire come funziona questa organizzazione e se affidarsi a loro è una buona scelta, combattuti tra l'eccitazione di un nuovo viaggio e la paura di partire da soli verso un paese sconosciuto.
O, almeno, queste erano le mie più grandi emozioni un anno fa.
L’unico consiglio che vi posso dare è sì, partite. Affidatevi ai Lions, accantonate la paura e prenotate un aereo per rendere quella nuova e incredibile avventura uno dei migliori ricordi che potrete mai avere.
La parte più difficile sembra sempre la partenza da casa, piena di scelte ed indecisioni, ma vi assicuro che salutare gli altri ragazzi l’ultimo giorno è di gran lunga peggio.
Occhi arrossati e lacrime per ogni partenza, soprattutto di ragazze ma non solo.