The experience at the camp in Portugal has been wonderful and one of a kind because we had the opportunity to get to know each other even though we were from different countries. We had a lot of fun together and, although there wasn't a well organized schedule, I visited several places and I could learn more about Portuguese culture too.
Dal 7 al 28 di luglio ho vissuto una delle esperienze più belle della mia vita in Portogallo grazie al progetto Lions.
La prima settimana, sono stata accolta dalla mia host family a Fafe, una città a nord del Portogallo che dista circa mezz'ora da Porto.
La famiglia era composta dai genitori e i loro due figli, João di 8 anni e Mariana di 14.
Grazie a loro, ho avuto la possibilità di scoprire la loro cultura attraverso anche piccoli gesti.
Era una settimana molto importante sotto il punto di vista religioso a Fafe: ogni sera, infatti, c'erano feste che duravano fino a tarda notte con balli, costumi e musiche tipiche del luogo.
Il 16 luglio di quest'anno alle 11:55 ero su un volo diretto in Portogallo.
Ancora adesso scriverlo mi sembra una barzelletta; questo viaggio infatti ha rappresentato per me una svolta tanto gradita quanto inaspettata, mi spiego: fin da piccoli tutti desideriamo scoprire il mondo con i nostri occhi, i suoi colori, lingue, usi e costumi estranei ai nostri. E così anche io aspiravo a prendere un aereo e volare semplicemente altrove, non importa dove, bastava che fosse abbastanza lontano da non poter chiamare quel posto casa.
D'altra parte non si può lasciare tutto e partire perchè ciò comporta risorse, organizzazione e una serie di sforzi non indifferente.
Questa volta invece, e mi è parso incredibile, l'occasione mi si è materializzata davanti agli occhi grazie all'impegno e alla dedizione non miei di certo, che ho dovuto soltanto compilare un modulo, ma dei volontari Lions e in particolare della responsabile Maria Martino che ha fatto l'impossibile per dare a quanti più ragazzi possibile la mia stessa opportunità.
Quest’anno, dopo vari litigi con una mamma fin troppo premurosa, ho partecipato per la prima volta al programma di scambi giovanili Lions (e ovviamente il migliore) in Portogallo, un territorio che mai in vita mia mi sarei aspettato di visitare, forse vittima dei miei pregiudizi più assurdi che poi in realtà si sono rivelati insensati.
E lo capii sin dal primo giorno, quando all'aeroporto di Oporto dopo un viaggio solitario di 3 ore e mezza con uno scalo a Madrid c'era ad aspettarmi un tipo sorridente e simpatico, quello che dopo si sarebbe rivelato il dott. Lazalde Laca Martins, nonché "host father" di due ragazzi che sarebbero venuti la settimana seguente al campo con me.