Quando mi è stato proposto il Sud Africa, ho dovuto pensarci almeno mezza giornata prima di accettare. Ero impaurita, ne avevo sentito parlare solo come uno stato pieno di problemi e povero. Mi immaginavo elefanti che camminavano tranquillamente per strada. Infine mi sono detta “ quando mi ricapita un’occasione del genere” e così sono partita.
A Francoforte ho incontrato le mie compagne di viaggio ed io ero l’unica ad avere contatti con una famiglia;loro non sapevano che fine avrebbero fatto. In aereo ci siamo trovate a fianco di una giornalista che ci ha rassicurato. Era la seconda volta che ci andava e, date le nostre espressioni di smarrimento, si è messa a raccontare di questa terra e i suoi occhi dicevano il vero.
Dopo 12 ore di volo siamo giunte a destinazione.
Prima tappa: Città del Capo.
Quest'estate sono andata in Sud Africa. 35 giorni fantastici. Ogni ettimana cambiavo città con il fine di visitare la bellezza di 5 luoghi diversi: Johannesburg, Durban, Easth London, King's Williams own e infine Cape Town.
Di conseguenza ho cambiato molte famiglie, tutte molto gentili e ospitali. Sono riuscite pienamente a farmi capire l loro stile di vita, origini, tradizione e naturalmente, mi hanno aiutato a migliorare il mio inglese.
Il fatto che mi ha colpito maggiormente è stato l'affiatamento dei soci del lions sudafricani.
Ogni domenica si incontravano per compiere opere di bene, ad esempio a Cape Town costruivano un centro per animali malati, a Johannesburg riverniciavano i giochi per bambini.
Un grande patrimonio lasciato da un lion è stato devoluto quasi totalmente in beneficienza.
Insomma, mi hanno fatto capire come un piccolo numero di persone unito può migliorare la condizione di molti altri esseri viventi.
E' stata un'esperienza assolutamente interessante, divertente, costruttiva e soprattutto da ripetere il prima possibile
Ringrazio nuovamente per aver organizzato così bene il viaggio in Sudafrica!!
La gente è stata gentilissima con noi e superospitale...
Le varie famiglie hanno cercato di combinare un pò di turismo e un pò riguardo la vita Lions
Non mi sono affatto pentita di aver accettato questa proposta arrivata d'improvviso come una sorpresa, anzi devo ringraziare per avermi dato una grande opportunità di visitare un paese così speciale, sotto tutti i punti di vista: delle bellezze naturalistiche, delle persone e della loro cultura, grazie anche alla presenza dei miei compagni di avventura italiani, che mi hanno accompagnata dall'inizio alla fine.
L'unica pecca è stato il fatto di non aver incontrato altri giovani partecipanti allo scambio che fossero stranieri (ad eccezione di due ragazze finlandesi incontrate a Cape Town) perchè, essendo partiti più tardi del previsto, loro sono ritornati a casa una settimana prima di noi. A parte ciò, noi 4 (io, Mary, Laura e Michele) ci siamo divertiti tantissimo insieme, abbiamo fatto molte esperienze diverse, come cucinare la carbonara per ben 3 volte! (Credo di averne mangiata di più in un mese che di solito quando sono in Italia), mangiato il patè di coccodrillo, visto un sacco di animali (tra questi, abbiamo accarezzato i cuccioli di leone e dato da mangiare alle giraffe (sono davvero dei giganti!), abitato tra la fattoria e la montagna dove siamo stati per una settimana isolati dal resto del mondo, in mezzo solo alla natura e agli animali (struzzi soprattutto), ma in compenso abbiamo fatto un "adventure tour" nelle cave piene di stalagmiti e stalagtiti, saliti in piedi su un uovo di struzzo senza romperlo, fatto un 4x4 con il pick-up aperto su e giù dalle montagne con precipizi e fiumiciattoli vari arrivando in cima e visto come lavorano i neri alle dipendenze dei bianchi (le nostre famiglie possedevano campi di cavoletti di Bruxelles e di broccoli).