Il 29 giugno sono partito per il Michigan, dove mi è stata data la possibilità di partecipare per la prima volta al Lions Youth Exchange Program.
Un po’ stordito dal jet lag sono sceso dall’aereo all’aeroporto di Lansing dove ad aspettarmi c’era Eileen, la mia host mum, che con un caloroso abbraccio e un: Welcome to our family, mi ha fatto subito sentire a mio agio.
Per quasi quattro settimane ho vissuto con Eileen e suo marito Steve, una dolcissima coppia sposata da 40 anni, insieme a Vinnisius, il mio host brother brasiliano.
La prima settimana l’abbiamo trascorsa presso un autentico lake cottage americano nel north Michigan dove la quiete e il silenzio regnavano sovrani e alternavamo battute di pesca poco redditizie con relax e puri barbecue americani.
Dopo vari mesi, ecco finalmente arrivata l’email così tanto attesa! Mi era stato comunicato cheuna famiglia si era resa disponibile ad ospitarmi nello stato del Michigan e io non potevo crederci, troppo contenta ed emozionata di intraprendere un viaggio da sola, in un continente che da anni sognavo di visitare.
Qualche giorno prima della vacanza, però, hanno iniziato a manifestarsi sentimenti contrastanti:l’ansia di trovarsi dalla parte opposta del mondo, lontana da parenti e amici per 24 giorni e di dover affrontare per la prima volta un volo aereo di lunga durata con scalo richiedevano coraggio e forza di volontà, che di certo non sono mancati!
Ormai il 17 luglio era arrivato e qualche ora prima dell’alba mi sono diretta in aeroporto insiemealla mia famiglia; giunta a Roma ho proseguito verso i voli intercontinentali e dopo 12 ore eccomiarrivata a Detroit.
All’arrivo Ulrich, il mio host father, e Isabelle, la ragazza brasiliana che come me aveva intrapreso il LYEP, erano seduti ad aspettarmi.
Ciao sono Dario ho 16 anni e risiedo a Barletta. Il primo di luglio sono partito, da Roma, per l’America: Missouri.
Essendo la prima esperienza in cui viaggiavo da solo, ero molto ansioso e soprattutto temevo di perdere documenti fondamentali per il mio viaggio.
Ho fatto uno scalo a Detroit e lì ho aspettato 7 ore per prendere il prossimo aereo la cui meta era la mia destinazione, St. Louis.
Sono sceso dall’aereo stanco ma allo stesso tempo eccitato di incontrare la mia host family e, soprattutto, di vivere l’esperienza della vita americana.
Arrivato a casa della prima famiglia vedo che mi stavano aspettando sull’uscio della porta e Jennifer, la mia host mother, mi ha accolto con un caloroso abbraccio e un
bellissimo “welcome”.
La famiglia era composta da Jennifer appunto, e i suoi 4 figli, che però non erano presenti tutti, ma solamente Andrew ed Eron.
In casa non ero l’unico exchange student, infatti lì ho conosciuto Joao Ranieri, un ragazzo Brasiliano che è stato con me in entrambe le famiglie e anche al camp; è stato una specie di fratello. In questo tempo mi sono trovato molto bene con lui perché era molto simpatico.
Sono Alice, quest'anno ho parecipato per la prima volta agli scambi giovanili Lions.
Ho scelto come meta l'America, un luogo che mi ha sempre incuriosito ed affascinato, in particolare il Michigan. di cui conoscevo poco.
Dopo un lungo viaggio con ben tre scali sono arrivata all'aeroporto di Flint.
Ho trovato ad accogliermi Jon e Sandy, due persone fantastiche che mi hanno accompagnato in questo bellissimo percorso.