Serenità e condivisione sono forse le prime parole che mi vengono suscitate se ripenso al mio scambio con il programma Lions Youth Exchange in Sri Lanka.
Sí, perché forse é proprio questo che dà un valore aggiunto alle emozioni: saperle vivere con serenità insieme a qualcun altro, che in questo caso, inoltre, non conosci nemmeno.
Fin dalla prima sera, appena arrivata a casa di Manju (il coordinatore dello scambio) ho percepito un clima molto diverso da quello a cui sono abituata: era come se la “distanza” e le differenze che accumunavano ognuno di noi 8 campers fossero davvero minime, ancor prima di conoscerci.
La mia esperienza in Sri Lanka è stata inaspettata sotto tutti i punti di vista:
ho saputo di quest’opportunità due giorni prima della fine delle iscrizioni ed ho preso subito la palla al balzo senza pensarci più di tanto, e grazie all’estrema disponibilità dei responsabili degli scambi giovanili YEC sono partita…..
16 Gennaio2008 alle ore 15:00, dopo una notte in bianco sorretta da mille preoccupazioni e dubbi su quello che mi aspettava, sono partita da Venezia da sola con il freddo e i miei pensieri.Ero veramente allo sbaraglio, non sapevo assolutamente nulla di quello che mi aspettava e non conoscevo bene nessuna delle persone che avrebbero preso parte a quest’esperienza con me .
Dopo uno scalo notturno a Dubay di quattro ore rigorosamente senza chiudere occhio; alle ore 12:30 (ora cingalese , 7:00 ora italiana) del 17 Gennaio sono arrivata in una nuova dimensione…
La mia bellissima avventura è iniziata il 21 gennaio 2019 quando sono partita da Venezia.
Dopo uno scalo a Dubai e 10 ore totali di volo sono final- mente arrivata a Colombo dove però non c’era nessuno che mi stava aspettando!!
Mentre cercavo di capire cosa fare e dove andare, mi è arri- vato un messaggio dal fantastico organizzatore Manju che mi avvisava che alle 8 di sera mi sarebbe venuto a prendere un suo amico perché lui non poteva e sua mamma mi avrebbe prepa- rato la cena; l’unico problema era che erano le 8 di mattina!!
Alla fine tutto si è risolto per il meglio e ho dovuto aspettare solo mezz’oretta.
Una volta salita nel furgoncino, che sarebbe stato il nostro mezzo di trasporto per l’intero viaggio, ho cono- sciuto Manju e i miei primi due compagni di viaggio: Laura, anche lei italiana, e Paul, dall’Austria.
La mia esperienza in Sri Lanka è stata davvero un sogno: ho trascorso tre settimane fantastiche e indimenticabili in una terra incantevole tra città antiche, giungla, templi buddisti, spiagge da sogno e parchi naturali e ho potuto conoscere delle persone eccezionali che hanno reso questa avventura qualcosa di veramente unico.
Partito la sera del 15 gennaio da Venezia, dopo uno scalo a Dubai di quattro ore e uno alle Maldive, dove ho potuto già sentire il caldo dell’estate tropicale, alle 18:30 ora cingalese sono finalmente arrivato al Bandaranayike International Airport di Colombo dove mi aspettava Manju, il mitico organizzatore del campo Lions. Da subito mi sono reso conto del traffico caotico che regna nelle strade della capitale dove bisogna farsi strada tra centinaia di tuk tuk, furgoncini, biciclette e ogni altro tipo di mezzo di trasporto su ruote. Ho trascorso la prima notte in famiglia, mamma e papà giovanissimi con due bambini di circa tre e due anni, e il primo giorno ho conosciuto gli altri componenti del gruppo: un ragazzo croato, uno polacco, due ragazze russe e due austriache, con i quali ho vissuto in stretto contatto per tutte le due settimane del campo. In serata abbiamo partecipato ad un meeting dei Lions con tanto di inno nazionale cingalese, abbiamo fatto le nostre Country presentations e cena tutti insieme.