Io, come molti altri studenti, ho partecipato al programma di scambio culturale in California.
Ho visto i luoghi più famosi e belli della California, sia da un punto di vista naturale che di interesse culturale.Ho trascorso 5 settimane così distribuite: 2 nel nord della California, presso la famiglia (…) di Auburn vicino a Sacramento, una nel campus di Teresita Pines con gli altri ragazzi dello scambio e altre due nella famiglia di (…) a San Diego, Vicino a Los Angeles.
Secondo me è stata una grande esperienza e la consiglierei a qualunque mio coetaneo.
L’unica pecca dell’organizzazione è stata che, durante la permanenza nella prima famiglia, non ho avuto occasione di incontrarmi con molti altri coetanei né con i ragazzi dello scambio che, invece, sebbene dislocati in diverse famiglie, si vedevano spesso tutti insieme per visite organizzate e anche per vari barbecue.
Probabilmente avrei gestito diversamente la stessa situazione se si fosse verificata dopo aver incontrato i ragazzi al campus.
Per il resto è andato tutto bene; il campo era un po’ spartano ma ci siamo tutti adattati bene; la cosa più singolare era trovarsi nella civiltà più tecnologica al mondo e non poter usare né cellulare né computer! Nella seconda famiglia di San Diego, sebbene un po’ distante dalle altre famiglie ospitanti, che infatti erano tutte attorno Los Angeles, c’erano insieme a me anche due ragazzi: uno Svizzero ed un Tedesco, con i quali mi sono trovato molto bene e ho trascorso momenti piacevoli sia in casa che visitando luoghi limitrofi.
I Lions, per tutto il periodo hanno organizzato incontri e gite ricevendo il pieno gradimento di noi ragazzi. Un possibile miglorameno dell’organizzazione per i futuri scambi, potrebbe essere, dove possibile, riunire due o più ragazzi, di diversa nazionalità, nella stessa famiglia o in famiglie piuttosto vicine in modo da scaricare i Lions dall’onere dell’organizzazione e allo stesso tempo favorire l’autonomia dei ragazzi che in due o più potrebbero organizzarsi per diverse iniziative.
Quest'estate,cinque settimane di "Californian dream" un sogno appunto, di cui ora non rimangano che un fitto album di fotografie e ogni scontrino, ogni biglietto, ogni programma gelosamente custodito, quasi per non lasciare i ricordi sfilacciarsi e svanire nel tempo.Ho scoperto in poco più di un mese che il "Golden State" non è solamente un paradiso di spiagge e palme sottili, di surfisti e lucido oceano, ma possiede un'anima di grandi foreste, montagne e villaggi sperduti. Proprio in uno di questi paesini persi tra i boschi nord-californiani ho vissuto per le due prime settimane della mia esperienza americana. Non mi sono svegliata ogni mattina tra le follie di Las Vegas o i grattacieli di San Francisco bensì tra il profumo della California dei cercatori d'oro.
La mia famiglia americana era semplicemente composta da un'anziana e graziosa signora adoratrice di Bruce Springsteen e della pittura ad olio, ma attiva e moderna come una ventenne.
Il mio viaggio è stato fantastico...un'esperienza bellissima e soprattutto educativa.
Le prime settimane è stato un pò difficile ambientarsi, anche se avevo già fatto questa esperienza in passato,è sempre difficile ritrovarsi da un momento all'altro in un altro paese,dove non conosci nessuno,dove la vita è completamente diversa e la lingua non è la tua...ma grazie all'aiuto delle mie famiglie sono riuscita a trovare le forze e le energie per godermi un paese così bello.
La mia prima famiglia è stata davvero fantastica...era una famiglia di dieci figli e mi ha trattata come se fossi una di loro,erano veramente uniti e mi hanno amata tanto...non mi hanno potuto portare in molti posti perché erano molto impegnati con i figli ma è stato comunque bello stare con loro!!
Ora ci siamo tenuti in contatto e dovrebbero venire presto in Italia da me!!
Grazie allo scambio culturale del Lions Club ho avuto la possibilità di conoscere molte persone speciali.
C'era una valida organizzazione in entrambe le famiglie da cui sono stata ospitata.
Nelle due prime settimane mi sono trovata molto bene e i signori (...) sono stati cordiali con me facendomi partecipe di tutte le loro tradizioni in un vero scambio culturale e facendomi anche conoscere la realtà del loro Lions Club.
Al campo di Teresita Pines ho avuto la possibilità di instaurare un buonissimo rapporto con gli altri ragazzi italiani con i quali spero di potermi reincontrare.
Con la seconda famiglia è andata altrettanto bene.
Erano tutti disponibilissimi a farmi visitare qualsiasi posto volessi vedere e con loro ho avuto la fortuna di scoprire il mondo dei ragazzi californiani.
Grazie agli scambi giovanili del Lions Club, quindi ho trovato tanti nuovi amici nel mondo.
Ancora grazie