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ITALIA: what else?

Quest’estate, precisamente dal 12 Luglio al 28 Agosto 2019, ho avuto la fantastica opportunità di partecipare per la seconda volta al Lions Youth Exchange Program. Grazie a questa associazione ho trascorso due settimane intense in Sacramento, la capitale della California e sono stata ospitata da una famiglia americana (Joe e Karon Bowers).
L’unico aspetto negativo di questa esperienza è stato il viaggio. Infatti, ho perso la coincidenza per Chicago da Monaco di Baviera a causa del poco tempo concesso tra il primo e il secondo volo, corrispondente a soli 40 minuti (da notare che l’aeroporto di Monaco è immenso e sono stati necessari più di 20 minuti per raggiungere il gate). A ciò si è poi sovrapposto il ritardo di 15 minuti del volo precedente. Purtroppo l’agenzia che mi ha organizzato il viaggio non ha tenuto conto dell‘ intervallo che avrei avuto a disposizione a Monaco. Così il mio tragitto per la California si è prolungato di 6 ore, costringendo la mia gentilissima famiglia di venirmi a prendere all’aeroporto all’una di notte. Spero che questo non ricapiti in futuro!
In ogni modo la famiglia Bowers abita a West Sacramento, città nel Nord della California paragonabile a Bologna per il numero di abitanti e distante un’ora e mezza di macchina da San Francisco. L’esperienza in famiglia è stata nuovamente sorprendente ed è stata ancora più coinvolgente grazie alla compagnia di un’altra ospite Lions tedesca di nome Julia.

Ore 4.30 di mattina del 15 luglio 2017 parto alla volta dell’ aeroporto di Bari, destinazione San Francisco per una esperienza che veramente mi segnerà. 
Il mio Exchange in California è iniziato con l’arrivo all’aeroporto di San Francisco di me e Riccardo (gli unici due italiani del programma), lì ho potuto finalmente conoscere la mia prima famiglia ospitante: una coppia di simpatici anziani signori, David e Nellie.
Non dimenticherò mai le prime parole di David il giorno dell’ arrivo, che furono: you will be as son for us, bene mi hanno trattato meglio di un figlio, quasi come un nipote.
Il soggiorno a Linden, paese in cui ho trascorso i miei primi dieci giorni di Exchange, sono stati bellissimi.

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Quest’anno è stato per me una seconda occasione per viaggiare con i Lions e, come nell’esperienza precedente, ne è valsa davvero la pena. 
Sono stata ospitata da una signora di nome Martha a Montclair, una cittadina fuori Los Angeles.
Grazie a lei e ad altre famiglie ospitanti ho potuto trascorrere giornate al Teresita Camp, ad Hollywood, a Catalina Island e agli Universal Studios.
In tutto eravamo diciassette ragazzi, sei dei quali erano californiani che avevano comunque deciso di prendere parte alle attività. Con il loro aiuto ho anche potuto sperimentare cosa si provi a partecipare a un vero e proprio giorno del Ringraziamento americano, in compagnia anche del direttore del distretto e di molti altri Lions.

Sono Concetta Cuoco una ragazza di diciassette anni che insieme ad altri nove italiani hanno partecipato quest’anno al programma degli scambi giovanili dei Lions in California.Era in parte un’esperienza nuova, nonostante avessi già partecipato a questo programma viaggiando in Finlandia.
Quest’anno era diverso, era la prima volta che uscivo dall’Europa, mi attendeva la California.
All’inizio ero spaventata, un viaggio lungo, una cultura diversa, nuove persone da conoscere, ma ero comunque stimolata nel fare nuove conoscenze. Il programma prevedeva cinque settimane di cui le prime due in famiglia, la terza in un campo e le ultime due di nuovo in famiglia.
Le prime due settimane sono trascorse tranquillamente, dove si alternavano giorni trascorsi con la famiglia a giorni organizzati con parte degli altri ragazzi che avrebbero partecipato al campo in parchi divertimento o città importanti dell’area in cui eravamo.