Ogni anno l'associazione “Lions Clubs International” promuove scambi culturali che consentono ai giovani, di età compresa tra i 16 e i 22 anni, di conoscere altre realtà aiutandoli a viaggiare all'estero nel periodo estivo.
Nel mese di luglio, avendo preso parte al progetto, ho trascorso tre entusiasmanti settimane in Belgio, delle quali una in famiglia e due in un “campo” assieme ad altri 34 ragazzi e ragazze di ben 26 nazionalità diverse.
Come potete immaginare, le giornate erano intense e sempre ricche di attività, per lo più di carattere culturale. Le visite al museo dell'olocausto di Mechelen, alle città di Bruges, Gand e Bruxelles ne sono a testimonianza.
Grazie al Lions Youth Exchange Program ho avuto l’opportunità di soggiornare in Belgio per due settimane presso la famiglia Hxxxxxxxxx ad Ekeren (Anversa) ed una terza settimana presso la famiglia Van Kxxxxxxxxxx a Brasschaat.
All’arrivo all’aeroporto di Charleroi, Bxxxxx e L xxxxxx sono venuti a prendermi per portarmi a casa, dove ho incontrato Nxxxxxx. Gli altri figli, Mxxxxx e Nxxxxxx, li ho conosciuti nei giorni seguenti.
La famiglia si è dimostrata sempre calorosa e disponibile per tutte le mie esigenze, oltre che comprensiva nello spiegarmi e mostrarmi le abitudini quotidiane del Belgio.
L'esperienza in Belgio è cominciata ancora prima di arrivare a Zaventem, nei mesi di maggio e giugno attraverso la corrispondenza via e-mail e whatsapp con le famiglie che mi avrebbero ospitato. Fin da subito è stato chiaro che si trattava di persone speciali, generose e aperte all' accoglienza e l'incontro con loro ha confermato la mia prima impressione.
La prima volta all’estero da soli è sempre un’esperienza indimenticabile. Se poi, giunti a destinazione troviamo persone disponibili, gentili e calorose che ti fanno sentire “a casa” per tutta la durata dello scambio…beh, quest ’esperienza rimane tra i ricordi più belli che una persona si porta dietro.All’arrivo all’aeroporto di Charleroi mi vengono a prendere i Teyssen, la mia prima hostfamily, e Beril, una ventenne di Istanbul con cui ho condiviso la stanza e le esperienze della prima settimana.Dopo un lungo viaggio in macchina arriviamo a Bree, vicino al confine con la Germania.
Durante il tragitto capisco già che il tempo in Belgio è molto instabile: nel giro di mezzora ha iniziato a piovere, ha smesso, il cielo si è schiarito e dopo dieci minuti ecco che torna la pioggia,che ci accompagna fino a destinazione.Bree non è molto grande (circa 15-20mila abitanti) ma c’è tutto quello di cui una persona ha bisogno, e nonostante le dimensioni, il centro è carino con bar, negozietti, ristoranti e pizzerie italiane e turche (sono molti gli immigrati che provengono da questi due paesi).