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Sarà difficile trovare poche parole( visti i miei precedenti) per descrivere questa esperienza perché è impossibile esprimere ciò che ti lascia dentro. 
Queste due settimane nel campo di Benidorm, Costa Blanca possono essere descritte con una sola parola: scoperta. 
Scoperta senza dubbio di una città che nasconde oltre a un viso notturno estremamente moderno anche un mare e un paesaggio interno dove si può trovare la vera Spagna che abbiamo potuto osservare grazie alle attività che ci hanno permesso di sperimentare entrambe.

Ora vi racconterò la mia seconda bellissima esperienza di viaggio ad Istanbul con il Lions Clubs International.
Giorno 24 luglio dopo essermi recato a Roma e aver preso l’aereo, sono arrivato ad Istanbul, dove la mia splendida famiglia mi è venuta a prendere.
Era composta da 3 persone: il padre (Ahmet), il fratello più grande (Denizhan) e il fratellino più piccolo (Karahan).
Arrivati a casa, mi sono sistemato nella mia camera e siamo subito usciti a fare un giro del quartiere.
Era un bellissimo quartiere, che io lo avrei paragonato a un vero e proprio residence, pieno di parchi e zone verdi, piscine, palestra e campi da tennis e basket.
Le prime due giornate sono state molto di relax, abbiamo giocato con i suoi amici a basket e una volta tanto andavamo a farci un bagno in piscina, anche se faceva molto freddo.

Il 7 luglio 2022 sono partita per quello che è stato il mio terzo campo Lions e questa volta ho avuto l’occasione di visitare e vivere quella che è la Norvegia.
Ho passato i primi 3 giorni con una ragazza danese in famiglia con un’anziana signora con cui ci siamo trovate bene fin da subito e con cui abbiamo visitato alcuni musei vicino alla sua città.
Al terzo giorno arriviamo nel luogo nel quale si sarebbe svolto il campo STRANDENGA per 13 giorni e abbiamo avuto modo di conoscere gli altri ragazzi/ragazze. Eravamo di 13 nazionalità diverse e fin da subito ci siamo trovati molto bene.

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The exchange in Finland began with the reception by the host family at Oulu airport. 
After a tour of introductions we headed straight to the Arctic Circle in the village of Santa Claus. 
In the one night stay I experienced the famous Finnish saunas for the first time and enjoyed the sunlight constantly. 
The following days I visited Tampere, their summer cottage by the lake and in the meantime I did many walks in the forests and along the waterfront. 
All this immersed in Finnish culture with meals based mainly on potatoes and fish, but also eating delicious meats such as reindeer.
I also had the pleasure of attending a big festival in Oulu, with various singers from all over Finland. 

Finalmente ci sono riuscita: il primo viaggio da sola; io e la mia valigia, niente genitori parenti o amici.
Ammetto che all'inizio, quando mi hanno detto che sarei partita per la Serbia sono rimasta un po' delusa. Io fantasticavo su Londra ed il suo fermento artistico, Madrid e la sua movida, Parigi e la sua eleganza ma ogni viaggio è un'esperienza in più e questa aveva un valore aggiunto che si chiama indipendenza.
Non nascondo che solo nel momento dell'imbarco mi sono resa realmente conto che da lì in poi sarei stata io e le mie capacità di sbrigarmela da sola (seppur all'interno di un contesto organizzato). prima di partire ho cercato di documentarmi sulla Serbia e devo dire che leggendo della guerra che l'ha coinvolta molti anni fa avevo sviluppato alcune preoccupazioni, ma mi sono dovuta ricredere. Belgrado e Novi Sad sono città piene di vita, di giovani, di attività è cultura.

Nonostante le mie altissime aspettative riguardo le due settimane che avrei vissuto in Finlandia, la realtà ha superato di gran lunga le mie numerose immaginazioni. Ho trascorso 10 giorni presso il resort Eerikkila in cui si è svolto il campo e 10 giorni presso una accogliente e gentile famiglia.
L’esperienza al campo è stata intensa, mi ha permesso di conoscere un gruppo di coetanei 
provenienti da tutta Europa e sentirmi in mezzo a loro parte integrante di un vero e proprio gruppo di amici legandoci ogni giorno sempre più.
E’ stato davvero interessante confrontarsi con loro sui più diversi aspetti delle nostre vite e apprendere quanto la vita di un ragazzo della mia stessa età è diversa a non molti chilometri di distanza. Le attività al campo sono state le più molteplici a partire da giochi sportivi in gruppo, la tipica sauna finlandese, lezioni e tornei di golf e mini golf, visite turistiche di 
musei, fattorie e maneggi, meeting, pomeriggi al lago, passeggiate all’ interno del parco nazionale, competizioni stile camp idol o ancora corsi di canoeing e mountain bike nel bosco.

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I primi 10 giorni della mia esperienza turca si sono svolti con una “famiglia” che mi ha ospitato nella loro dimora.
Ma per qualche motivo la parola famiglia è stata da me scritta in mezzo a delle virgolette? Bene, questa decisione è stata adottata da me in quanto la famiglia che mi è stata assegnata era una famiglia composta da 3 membri, padre, madre e figlia.
Ho avuto modo di passare del tempo con la madre ed il padre per un totale di credo 20 minuti in mezzo ai 10 giorni passati in casa loro, il resto l’ho passato con loro figlia che nonostante le promesse di portarmi a vivere la città e a fare esperienze si limitava a visitare qualche luogo dei più visitati della capitale turistica turca, per poi finire in un bar chiamato da lei “rolla” nella quale abbiamo passato tutte le 10 serate.
Mi sono trovato nel 99% dei casi ad un tavolo guardando il mio telefono non curante dei discorsi che venivano fatti in quanto questi venivano fatti in turco. Solo poche volte venivano interpellato con domande fuori contesto in inglese, probabilmente, per coompassione. Sono stato costretto a spendere più o meno 100 euro in cibo, il pranzo in casa o qualsiasi altro pasto nin esistevano, molto spesso mi sono ritrovato a cucinare degli hamburger con del pane per non spendere soldi in giro, per lo meno, per spezzare una lancia a loro favore, il frigo era a mia completa disposizione.
Un’ esperienza che mi auguro di non ripetere nei prossimi anni.
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L’1 agosto del 2022 finisce la mia seconda esperienza degli scambi giovanili Lions, che ha davvero lasciato il segno, un’avventura che mi ha permesso di crescere personalmente e di scoprire nuovi posti.
Tutto questo grazie alla nostra referente distrettuale Maria che ha reso possibile tutto questo con la sua grandissima disponibilità.
Sono stati 18 giorni incredibili, pieni di esperienze, è stata sia una grande opportunità per raffinare il mio inglese ma anche per stringere nuove amicizie con persone provenienti da tutto il mondo e ne sono molto grato.
L’esperienza Lions a parer mio è un modo per renderti più indipendente, che riesce a farti apprezzare i valori della vita, viaggiare, mettersi alla prova, condividere le proprie abitudini con degli sconosciuti e scoprire nuove culture.

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Grazie all’ associazione Lion youth club exchange ho avuto l’opportunità di partecipare a questo progetto in Austria chiamato “Sound of music”.
Prima di partire non sapevo come sarebbe stata questa esperienza e non sapevo neanche se sarei riuscita ad esprimere me stessa e le mie emozioni con una lingua come l'inglese che non ero abituata ad utilizzare tutti i giorni.
Ma sin dalla prima settimana in host family mi sono ricreduta. Ho avuto la fortuna di avere una host mother (anche lei una Leo) molto accogliente che ogni giorno organizzava una diversa esperienza da fare. Già dalla prima settimana avevo avuto l'opportunità di conoscere altri ragazzi che avevano aderito a questo progetto e che stavano in altre famiglie ospitanti che vivevano nella mia stessa città ovvero Wels.

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Mi chiamo Imma Bocchetti e il 16 luglio 2022 è iniziata una delle esperienze più belle della mia vita.
È sempre difficile dover spiegare a parole tutte le emozioni e sensazioni provate, ma, cercheró di farlo per aiutare te che stai leggendo questo report e che probabilmente stai cercando informazioni nel caso la tua destinazione con i Lions fosse la Germania.
Prima di arrivare in Germania, vivevo col pregiudizio che i tedeschi fossero persone fredde e avevo paura di non riuscire ad interfacciarmi con loro.
Una volta arrivata, sono stata accolta dalla Famiglia Brimmer composta dai genitori Anna e Dominik e i loro figli Isabella e Leonard di 6 e 9 anni, che vive a Sayn, nei pressi di Koblenz.
La settimana in famiglia per me è stata indimenticabile: ho ancora impresse dentro di me le immagini delle chiacchierate con loro sul terrazzo, i giochi fatti con i bambini e la loro ospitalità che mi hanno fatto sentire a casa.

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La mia esperienza per i YCE 2022 è cominciata il 9 luglio dall'aeroporto di Napoli in direzione Copenaghen. Ero lieta ed euforica di poter fare per la prima
volta un'esperienza con i Lions Club International.
Non appena sono arrivata la mia Host Family, che avevo già conosciuto online, mi ha fatto sentire parte integrante della loro quotidianità.
Insieme abbiamo fatto diverse attività interessanti e divertenti. Il giorno dopo il mio arrivo mi hanno portata al Frederikssund Vikingespil. “Spil “è una parola danese che tradotta in Italiano significa "show" dei Vichinghi che si tiene in determinati periodi della stagione estiva a Frederikssund all'area aperta. Lo show è durato due ore ed era in lingua danese, però mi hanno tradotto le parti principali.
Raccontava alcune storie mitologiche sui Vichinghi.

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Il mio viaggio è iniziato l’8 agosto quando sono partito dall’aeroporto di Napoli per raggiungere la Germania.
Dopo qualche ora di volo ho preso un treno per arrivare alla città di Salzwedel dove mi aspettava un lions locale per portarmi al campo, che si svolgeva ad Arendsee, una località al nord-est della Germania. 
Il campo si svolgeva in un villaggio, immerso nella natura, vicino al lago di Arendsee, e ci hanno fatto vedere i nostri appartamenti. Nel campo c’erano una decina di case divise in appartamenti e ogni gruppo aveva il suo. Scendendo dall’appartamento c’era un grande giardino, la mensa e degli spazi comuni come un campo di calcio, una sala giochi con un calcetto e un tavolo da pingpong.
Il primo giorno è stato dedicato alla presentazione del campo e degli altri partecipanti. Eravamo undici ragazzi da quattro nazioni diverse, Italia, Portogallo, Turchia e repubblica ceca. Inoltre abbiamo conosciuto i camp leader, tre ragazzi tedeschi che studiavano scienze forestali. Proprio questo era uno dei temi del campo, la natura e la sostenibilità. L’altro tema del campo era il film-making. Quindi durante le nostre attività, legate al tema della natura, divisi in gruppi abbiamo girato delle piccole interviste per poi creare un documentario alla fine del campo. 

Il 18 Luglio, appena arrivati a Helsinki, io e altri ragazzi provenienti da tutta Europa siamo stati accolti da Tarja, la responsabile finlandese del progetto, che successivamente tramite una navetta ci ha accompagnati a Erikkila, dove si sono svolti i primi 10 giorni dell’esperienza.

Al camp abbiamo conosciuto lo staff che ci ha accompagnato per questi 10 giorni, riempendo le giornate di visite guidate e attività sportive, e soprattutto ho conosciuto gli altri ragazzi con cui si é stretto subito un rapporto speciale che continua tutt’ora.

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9 – 17 luglio in famiglia a Rotterdam e da 17 al 27 luglio 2022 al Dutch camp di Noorden
Finalmente il giorno tanto atteso era arrivato, il 9 luglio 2022 sarei finalmente partita per i Paesi Bassi!
Ero molto emozionata e al contempo curiosa di intraprendere un’esperienza che sapevo mi avrebbe arricchito...
Arrivata all’aeroporto di Amsterdam sono stata subito accolta calorosamente da due membri della mia host family, Harald, il padre e Casper, il figlio più grande.
Credevo potesse essere più difficile entrare in sintonia con delle persone che non avevo mai incontrato prima, ma, grazie a loro, non è stato affatto così.!
Appena giunta nella loro casa a Rotterdam, la prima cosa che ho notato all’ingresso erano i tipici zoccoli in legno che la famiglia Persoon mi ha subito invitato a provare in segno di benvenuto. Mi sono poi presentata al resto della famiglia e lì ho incontrato Sandra, ragazza ungherese anche lei ospitata anche dai Persoon, con la quale ho condiviso tutta la permanenza in Olanda

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“Kiitos, grazie”. Sarebbe proprio questa la parola che sceglierei per esprimere tutte le emozioni e le avventure di queste 3 settimane. Sono Stefania, ho 17 anni e quest’estate ho avuto la possibilità di trascorrere 3 settimane in Finlandia grazie al programma Youths Exchange dei Lions.
PRIMA SETTIMANA
Ho trascorso la prima settimana con una famiglia deliziosa: una coppia di pensionati e la loro cagnolina “Kukka”. Sin dal primo momento mi sono sentita accolta, non mi sono mai sentita sola. Durante questi giorni ho visitato Helsinki e alcune città della zona, come ad esempio Poorvo. Ho passeggiato tra i mille parchi che trasformano, anche le città, in delle foreste incantate. Da brava finlandese ho sperimentato per la prima volta la sauna e, purtroppo, devo affermare che non sono una grande fan (sento già gli amici finlandesi indignati).

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My trip to Norway began on July 5.
A few days before the departure, I received an email from Helle, the manager of the "Imagine Peace" camp, in which she explained that she couldn’t find a host family for me and other people.
Therefore, Helle herself made her cabin in Sweden, right on the border with Norway, available for us.
At first, I have to admit that I was a little scared of the situation.
However, I never imagined that the upcoming week would be so amazing.

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Il 18 luglio 2022 iniziò la mia prima esperienza con gli scambi culturali organizzati dall’associazione Lions con destinazione in Finlandia; questo viaggio ha previsto 10 giorni ad Eerikkilä Sport & Outdoor Resort e 10 giorni con una host family che avevo conosciuto soltanto via chat nei mesi precedenti.
I 10 giorni nel campus sono stati indimenticabili; è stato bellissimo conoscere ragazzi di tutta Europa scoprendo e approfondendo le loro culture e abitudini, sotto molti aspetti, totalmente diverse dalle mie. All’interno del campus eravamo inizialmente 23 ragazzi e 3 leader, ma in seguito è arrivato un altro ragazzo dopo qualche giorno, mentre una ragazza che era nostra leader se n’è data ed è arrivato un altro ragazzo; oltre a loro erano presenti e molto disponibili nei nostri confronti 3 signore che ci hanno trattati veramente come dei figli non facendoci mancare nulla e facendo anche più del necessario per farci stare bene e sentire a nostro agio.

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Lions Youth Camp’s goal is to favour cultural exchanges and, also, diversity acceptance.
I can’t really put into words what the Camp taught me during those days, but I’ll try to explain it through the essential activities I shared with the others.
When we arrived at the hotel we started getting to know each other and started sharing the living space with our roommates.
I found it really easy to do so because I had already gone to a Lions’ exchange before.
The hotel was a very comfortable place; we even had a personal kitchen where we had the opportunity to cook (and then eat) traditional dishes of all different cultures.

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La decisione che mi ha portata a visitare la Finlandia è dovuta al mio desiderio di fare un'esperienza nuova e soprattutto diversa: grazie alla associazione lions club international con il service degli scambi giovanili lions ho avuto questa possibilità. Partita il 18 luglio e tornata il 7 agosto, queste tre settimane sono state decisamente memorabili e istruttive. Le prime due, in famiglia, le ho trascorse a Ylistaro insieme ad una ragazza francese in una casa circondata da un "immenso deserto di verde" decorato da tanti laghi di ampie dimensioni, mentre la terza settimana l'ho vissuta in un campus a kuortane insieme a ragazzi turchi, francesi, ungheresi, serbi e italiani.
Nonostante la Finlandia sia un territorio molto semplice e privo di particolari attrazioni turistiche, la famiglia ha fatto il possibile per farci visitare il territorio, fra chiese, laghi, in cui era possibile fare il bagno, musei che descrivevano la loro storia e le origini delle loro usanze, la citta di Seinajoki e i piccoli paesini circostanti; hanno sempre cercato inoltre di coinvolgerci nelle conversazioni, mettendoci a nostro agio e hanno fatto il possibile per farci conoscere la loro storia, cultura, usi e costumi.
Trovandomi nella parte centro-ovest della Finlandia, il paesaggio è impostato simile a quello campagnolo italiano, cioè prevalentemente caratterizzato da distese immense di verde, sottili stradine che si ramificavano da quella principale e piccoli complessi di case indipendenti. Riguardo alcuni aspetti, il loro stile di vita è molto diverso da quello italiano: oltre alla colazione salata, fatta prevalentemente di panini, uova, salumi e formaggi, è loro abitudine fare la sauna quasi tutti i giorni e bere the e latte durante i pasti (abitudini inizialmente per me molto strane, ma che sono facilmente entrate nella mia routine).
La settimana in campus invece é stata più tranquilla: passavamo la maggior parte del tempo da soli nella sala comune o facevamo quello che preferivamo (la maggior parte della giornata però eravamo molto liberi e cercavamo di riempire le ore come potevamo, spesso perchè non c’era nulla in programma da fare: per questo motivo, ho avuto l’impressione che non fossero ben organizzati); abbiamo visitato però un sito del patrimonio UNESCO, la galleria di una pittrice locale, la chiesa di Ylistaro e il parco divertimenti Power Park. 
Si tratta del mio primo viaggio da sola e tutto cio su cui potevo contare era il mio inglese: inizialmente infatti ero molto insicura e non sapevo come avrei reagito stando lontano per tanto tempo dalla mia quotidianità, ma non mi sono mai pentita della scelta di partire; è stata un'esperienza interessante, ricca di novità e curiosità, che sicuramente consigliere di fare il prima possibile a chi ne ha la possibilità!sofia loperfido1

 
 
 

Questa mia prima esperienza di scambio giovanile rappresenta per me qualcosa di unico e di indimenticabile.
La prima settimana con la famiglia mi ha permesso di scoprire una cultura e degli usi differenti da quelli che conosco grazie alla incredibile disponibilità del mio fratello ospitante, Teo, il quale mi ha fatto vivere numerose esperienze nella città di Malaga, per esempio la visita del centro città con i rispettivi monumenti ( il castello Alcazaba, il duomo, l’anfiteatro romano e il teatro cervantes), i vari pasti sul lungo mare dove ho potuto assaggiare numerosi piatti tipici ed infine le gite fuori porta come la camminata che ci ha portati sulla cima del monte san ánton e la più suggestiva di tutte: il caminito del rey che si sviluppa completamente sopra ad un canyon.
Per quanto riguarda il periodo di tempo che ho passato al camping, posso dire che sono stati dei giorni fantastici sia per il gruppo che si è formato, sempre incline a scoprire le varie differenze culturali dei paesi rappresentati da noi ragazzi  e sia per le attività educative e ricreative che ci sono state proposte. In particolare un ringraziamento va fatto a Gemma per aver organizzato tutto con una straordinaria forza di volontà, e a Raffy che con le sue attività e con la sua simpatia ha aiutato a conoscerci a vicenda in maniera molto più approfondita  di quanto non si faccia normalmente oggigiorno. Il risultato di questo viaggio è dunque positivo in quanto sono ancora in contatto con alcuni dei ragazzi conosciuti e spero dunque di ripetere al più presto questa incredibile esperienza per conoscerne di nuovi.

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