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27 luglio 2024 ore 3.30 aeroporto di Milano Malpensa. Oggi il mio sogno si realizza. Sto partendo per il Canada grazie ad un progetto  di scambio giovani  gestito dai Lion di Mondovì.

Ore 3.45 iniziano i primi guai.  L’impiegata al  check in mi dice che non posso partire.. LA PAROLA NON PUOI PARTIRE mi risuona ancora nelle orecchie. Ci sono dei problemi …col visto…..Non posso partire. Eppure ho la mail dove risulta che il visto è in regola. Panico, ansia, panico ansia. Sono sola e vorrei solo piangere. Sento mia madre e decidiamo di provare a mandare una mail all’Ufficio Visti in Canada.

Grazie al Lions Club Lodi Host che ha offerto agli alunni della mia scuola la possibilità di partecipare al concorso per vivere un’esperienza all’estero, il giorno 14 luglio sono partito con destinazione Repubblica Ceca.

Viaggiare è sempre stata una cosa che mi appassiona molto e poterlo fare da sola per poter conoscere ancora meglio le parsone e i luoghi di destinazione sembrava un’idea perfetta per farlo, così ho deciso di partecipare a un’esperienza all’estero con i Lions.
Sono partita l’undici luglio dall’aeroporto di Roma Fiumicino e fino a lì mi era sembrata la cosa più tranquilla e facile del mondo da fare, ma quando sono arrivata alla porta che delimita l’accesso per i non viaggiatori e quindi il luogo in cui ho dovuto salutare i miei genitori per arrivare dall’altra parte del mondo, la paura mi ha un po’ colto alla sprovvista.
Trovarsi in un aeroporto così grande da sola è stato a primo impatto molto malinconico, ma allo stesso tempo la voglia di partire ed andare mi ha travolto, così con un trambusto di emozioni sono partita su un volo interminabile e arrivata a Boston.

Una settimana fa sono tornato dal Canada dove ho trascorso due settimane in famiglia ed una al Woodcreek Lions Camp.
È stata un'esperienza a dir poco fantastica, organizzata in maniera perfetta e nei minimi dettagli.
Ho incontrato persone altruiste e gentilissime sia trai coetanei, che erano con me al campo, sia tra gli organizzatori, sempre disponibilissimi.

Sono venuto a conoscenza della mia destinazione all’incirca tre mesi prima dello scambio.
La destinazione prevista era Windsor, Colorado.

Me ne sono innamorato subito, dato che il Colorado è una meta ideale per gli amanti della natura come me.
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Durante il mese di luglio sono stato in Canada grazie al progetto di “Youth Exchange” organizzato dal gruppo Lions International. Ho intrapreso questo scambio con aspettative nate dal fatto che non era la mia prima esperienza di viaggi all’estero, e qualche ansia dovuta dalla distanza, infatti spesso viaggio fra Italia e Austria grazie ai miei nonni.

Ho raggiunto l’aeroporto di Toronto il 2 luglio alle 9 di sera, all’arrivo ho subito capito che le mie passate esperienze in Europa non sarebbero state d’aiuto quanto speravo; è stato probabilmente il momento più stressante, dovuto ai severi controlli doganali seguiti dall’attesa di bagagli che non sembravano arrivare

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Allora cosa dire di questa esperienza è stata molto bella cosí tanto bella che quando sono tornata ho chiesto hai miei genitori di partecipare agli scambi invernali.
La famiglia che mi ha ospitato era fantastica mi hanno trattata come una sorella e una figlia.
Mi anno fatto vivere la loro quotidianità.
Il camp bello bello bello.

Sono partita per questo viaggio con molti pensieri che mi passavano per la mente, temendo di non essere all’altezza di ciò che avrei dovuto affrontare, dato che era la mia prima volta all’estero senza la compagnia di qualcuno che già conoscevo; nonostante questo, posso confermare di aver vissuto un’esperienza fantastica che rifarei molto volentieri.

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La mia esperienza in Polonia è stata fantastica. Potrei dire che è durata dal 15 al 30 luglio, ma sarebbe più corretto affermare che il mio coinvolgimento è iniziato due giorni prima della partenza quando ho saputo che quel giorno ci sarebbe stato uno sciopero aereo. Fino all’ultimo momento non avevo la certezza di riuscire a partire, ma ce l’ho fatta! Arrivata a Danzica sono stata accolta dalla mia host-family: la mia host-sister Martyna che mi aspettava sorridente insieme alla sua dolce mamma Gosia e al suo simpatico papà Arek. Mi hanno abbracciata con molto affetto come se già mi conoscessero e si sono subito messi a disposizione per aiutarmi a recuperare la valigia che purtroppo era rimasta a Varsavia, dove avevo fatto scalo. Da Danzica abbiamo raggiunto Elblag, una cittadina poco distante dove loro abitano. La settimana in famiglia è stata meravigliosa e intensa allo stesso tempo.
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The experience at Camp Handargevidda was challenging, adventurous and educational 
Norway is a country with spectacular nature which, especially in this camp, requires a great spirit of adaptation and also a little physical training.
The food, the hours of continuous natural light and even a little snow represent a discovery for everyone in the month of July.
I left equipped because I live in northern Italy, unfortunately my suitcase was lost during the stopover and so I had to organize myself further
In the camp I was able to make friends and meet guys from different cultures and also get to know the culture of Norway which is very different from the Mediterranean countries, we met other lions who told us about their services
This was an experience that gave me greater independence and increased my spirit of adaptation and my self-esteem.

My name is Giulia and I’m 18, this summer I took part in the yce program, I attended the fashion camp in Istanbul.
My experience was great, I stayed in Turkey 3 weeks, I spent half of the time with my host family in Istanbul. I got to know the family I was assigned with about 20 days before leaving. My host family was extremely welcoming, i had a host sister who is 15 and a 10 year-old host brother. They taught me a lot of things about Turkey and took well care of me, we visited Istanbul, had dinner on a boat in the Bosphorus strait and then we went to their summer house in Sapança.
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La mia esperienza si è svolta in due momenti: l’ospitalità di una ragazza proveniente dall’estero e la partecipazione al “Camp Franconia” 2023.
La prima parte dello scambio è avvenuta nella settimana tra il 25/06/2023 e il 2/07/2023, durante la quale la mia famiglia ha ospitato Ieva Baltramaityte, una ragazza di sedici anni proveniente dalla Lituania, partecipante al “Camp Valtellina”. Durante il periodo trascorso insieme abbiamo avuto modo di condividere vari aspetti delle nostre vite quotidiane e delle nostre culture: visite nelle città vicine, incontri con gli amici, preparazione di piatti tipici italiani e lituani, scambio di prodotti e oggetti dei rispettivi paesi, oltre alla convivenza quotidiana in famiglia. In particolare, sabato 1/07/2023, nei pressi del Lago Maggiore, si è tenuto un incontro con i ragazzi partecipanti al “Camp Valtellina” e le relative famiglie ospitanti. E’ stata una giornata molto piacevole e interessante, sia per i ragazzi, che avrebbero dovuto partecipare al Camp a partire dal giorno successivo, che per le famiglie, che hanno avuto l’opportunità di conoscersi ulteriormente e di condividere alcuni aspetti dell’esperienza di “Host families”.

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Il 21 luglio sono partita per Helsinki insieme alla mia compagna di viaggio. 
L'aereo era un po' in ritardo ma fortunatamente, siamo comunque riuscite ad arrivare all'orario stabilito a Joensuu.
Lì ho incontrato la mia host family e insieme siamo andate prima a fare la spesa e poi a casa per la cena.
Qui le giornate consistevano in uscite pomeridiane per vedere la città, pranzare fuori, fare compere e provare la "vita Finlandese" per poi tornare a casa e cenare in famiglia.
Abbiamo mangiato tanto pesce, ma anche sushi fatto da me e la mia host Sister, pizza e piatti tipici.

Lions youth exchange was my first experience traveling without my family in fact I chose an European destination to feel less far from home.
France was actually like this and for us Italians it was a sort of cousin and I easily got used to their traditions and customs especially in family.
I received great attention and love both in the family and in the camp and there was a constant presence from the Lions, also in the small town where the camp was located all the inhabitants recognized us and were greeting to us guys last not last it was exciting and unexpectedly easy to make friends with the guys at the camp coming from all parts of the world with whom you immediately created a solid bond
This experience gave me the possibility to live in another family and learn to manage myself with the guys always with the supervision of the Lions.
I can really say that it was an educational experience that allowed me to mature and grow my own self-esteem and give me independence.

Il 2 Luglio 2023 parto per una nuova avventura: Milano Malpensa-Chicago-Minneapolis erano gli scali aerei che avrei dovuto fare, dico dovrei perché il volo da Chicago a Minneapolis la sera del 2 Luglio, è stato cancellato. Fortunatamente ero in compagnia di Laura, l’altra ragazza italiana che veniva con me, e Jan, il ragazzo polacco con il quale mi ero già sentito via chat e che sarebbe diventato il mio compagno di avventure per il mese che mi attendeva.
Abbiamo passato tutti e tre assieme la notte in hotel a Chicago e siccome il volo per Minneapolis partiva la sera del 3 Luglio, ne approfittammo per visitare la città in giornata.
Arrivati a Minneapolis verso le 22:00, la famiglia ci ha accolto a braccia aperte: Colleen, la mia host mum, e Peter (il marito), sono stati gentilissimi, tanto che ci hanno fatto trovare la cena in macchina (sandwich e frutta), visto che l’aeroporto dista da casa circa un’ora di auto.
Arrivati a casa io e Jan siamo rimasti sbalorditi dalle dimensioni dell’abitazione, ci siamo subito sentiti a casa.

È difficile trovare le parole per descrivere il periodo che ho passato in Messico, infatti, benché io abbia già raccontato diverse volte ad amici e familiari di questa esperienza, non mi sembra di essere mai riuscita a trasmetterne la vera essenza. Come mettere a parole il sorriso e la gentilezza di Tete, la mia host-mom a Baia California, o l’umorismo di Esteban, uno dei miei host-brother, o il senso di comunità e appartenenza provato in campus? 
Si è ormai capito che leggere questo breve riassunto non sarà come vivere il Messico in prima persona, ma ci si proverà lo stesso.

Questanno ho avuto la fortuna di partecipare al Lions youth exchange camp della Martinica, unisola delle piccole Antille.
È stata unesperienza molto particolare sotto diversi punti di vista in quanto mi sono ritrovata in una cultura molto diversa da quella italiana.
In generale è stata unesperienza molto bella, ho appreso molto sulla cultura locale ed ho visitato posti magnifici, a partire da spiagge paradisiache fino a foreste mozzafiato.
È stata unesperienza particolare però dal punto di vista del campo in sé, dato che lunica lingua che i campi leader comprendevano era il francese, si sono creati diversi problemi di comprensione e la comunicazione era molto più difficile. 
Il camp era ben organizzato e venivano proposte attività interessanti come il Parco Avventura o il tour con degustazione di vini locali nella foresta però purtroppo spesso non si riusciva a seguire il programma proposto e non si capiva cosa avremmo dovuto fare a causa di questa barriera linguistica che creava diversi disagi.

Quest’estate, dall’8 al 29 luglio, ho partecipato per la prima volta agli scambi giovanili Lions.
Sono stato via per tre magnifiche settimane: la prima passata in famiglia e le altre due nel camp. Sono stato a casa di una ragazza gentilissima a Villach in Austria e abbiamo trascorso le giornate tra gite in montagna, al lago, in bicicletta.
Ho visitato le città principali della Carinzia, regione dove mi trovavo, e passato un sacco di tempo a contatto con la natura.
Nelle due settimane successive ho vissuto una delle esperienze più belle della mia vita. A Dobbiaco, dove si è svolto il camp, eravamo 27 ragazzi e ragazze provenienti da nazioni completamente diverse tra loro.
Ci siamo avvicinati subito, grazie anche agli organizzatori gentilissimi e sempre con noi a ridere e scherzare, dalla prima sera è stato tutto in discesa. Ogni giorno abbiamo vissuto attività diverse e interessanti – andare sull’altalena gigante, guardare l’alba e il sole sorgere dalla cima delle montagne, andare sul Fun bob.

Quest’ anno a luglio ho avuto la magnifica opportunità di visitare l’Australia, ho trascorso tre settimane in una famiglia a Horsham, cittadina a tre ore circa da Melburne.
Ero con un altro ragazzo Israeliano di nome Nil, molto simpatico con il quale ho legato molto e con cui già avevo chattato da diversi mesi, appena avuto il suo contatto dalla Lions. Abbiamo già programmato di rincontrarci in futuro da me in Italia, da lui o da qualche nostro nuovo amico conosciuto nell’ultima settimana di camp nella bellissima Sunshine Cost dove abbiamo incontrato ventidue ragazzi che venivano da tutto il mondo.
Wayne e Pauline sono stati da subito molto disponibili e simpatici, chiacchieravano molto e non sempre capivo quello che mi dicevano, ho regalato loro un grembiule e delle presine da cucina con disegno della pizza e bandiera italiana che hanno subito apprezzato!

Continua supdf