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Un viaggio non è solo un ' Preparare i bagagli e lasciare la propria dimora per un certo periodo', ma significa anche conoscere le nuove persone che incontriamo nel profondo", imparando e condividendo.
D'altronde il viaggio non è altro che una nuova scoperta di cose che non conosciamo e, a volte, alcune di queste ultime, ti sorprendono tantissimo!
A me è successo!

Il mio nome è Sofia Bigazzi ho 17 anni , vivo a Firenze (Italia) e la scorsa estate ho partecipato alla mia prima esperienza all'estero con Lions Youth exchanges.
Sono stata in Finlandia anche se quando ho deciso di partecipare a questo tipo di attività organizzate dall'associazione Lions la mia prima scelta erano gli USA.
Purtoppo lo stato americano che avrebbe dovuto ospitarmi si è interamente ritirato dal progetto a pochi mesi dalla mia partenza; di conseguenza ho deciso di partire per la Finlandia, paese che l'associazione mi ha proposto come ultima alternativa (i paesi del nord europa erano una delle opzioni da me richiesti nel modulo di iscrizione).
Il mio viaggio è dunque iniziato il 14 luglio 2019 ed è durato 3 settimane; due delle quali sono stata ospitata da una famiglia locale mentre l'ultima l'ho trascorsa in un youth camp insieme a molti altri ragazzi a me coetanei.
Il viaggio per arrivare alla famiglia ospitante non è stato né corto né facile, tuttavia erano presenti delle persone dell'associazione Lions che mi hanno seguita per gran parte del tempo.

Il 27 luglio mi sono messa in viaggio per Mumbai, carica di aspettative, ma, allo stesso tempo, un po’ spaventata per il lungo viaggio che avrei dovuto affrontare da sola e per ciò che mi attendeva. 
Una volta atterrata in India sono stata subito accolta calorosamente da un giovane indiano, Vaibhav, che mi ha accompagnata fino al Water Park dove avrei incontrato tutti gli altri 30 ragazzi che avrebbero condiviso quest’esperienza con me. Al mio arrivo tutti mi guardavano incuriositi, probabilmente per i miei colori chiari, e desiderosi di conoscermi.
Mi sono stupita di quanto abbia stretto amicizia facilmente, in particolar modo con le altre ragazze italiane.
Nonostante ci trovassimo nella stagione delle piogge, e quindi il clima non fosse il più adatto per i giochi d’acqua, abbiamo passato una giornata all’insegna del divertimento e della spensieratezza.

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Dal 7 al 28 Luglio 2019 ho partecipato allo scambio culturale giovanile in Turchia. Il primo periodo di 10 giorni l’ho passato in famiglia mentre il secondo periodo l’ho passato nel “Fashion and Culture Camp”, in entrambi i momenti a Istanbul. 

Dal 7 al 17 Luglio ho soggiornato a casa della famiglia Karacadagg che mi ha gentilmente accolta e fatta sentire a casa e con cui ho condiviso molte risate. Ho trascorso la maggior parte del tempo con la mia host sister, Zeynep, le sue amiche e le loro host sisters. Assieme abbiamo camminato per la città, sia nella parte europea che in quella asiatica, abbiamo assaggiato il tipico caffè turco in vari bar della zona e abbiamo visitato il Grand Bazaar, nel quartiere arabo, e la bellissima Isola del Principe. I giorni che non ho trascorso con le ragazze li ho passati con la famiglia e ho avuto la fortuna di aver potuti incontrare anche amici e famigliari di quest’ultima, increscendo così la mia conoscenza della cultura turca.

Questa è stata la mia destinazione per il mio primo Youth Exchange con il Lions Club.
Esattamente la destinazione che speravo e desideravo per questa esperienza.
Un luogo di mare, festa e persone incredibili.
Devo ammettere che, nonostante l’eccitazione per il viaggio fosse tanta, la paura non mancava.
Tutti mi conoscono come una ragazza estroversa, spiritosa e intraprendente.
Tuttavia il volo per Malaga è stato il mio primo volo da sola. E per questo motivo l’ansia non era poca. La paura è scomparsa immediatamente nel momento in cui ho visto la mia famiglia ospitante con una bandiera con su scritto il mio nome. 

Il 17 di Agosto ho intrapreso un viaggio che mai avrei pensato di fare in vita mia, essendo una persona molto timida e insicura pensare di andare da sola in un paese mai visto con gente che non conosco non è una prospettiva semplice, eppure dopo tutta l’esperienza non vedo veramente l’ora di vivermela un’altra volta.
Sono stata in Germania, precisamente in una città chiamata Dresda.
Il mio primo vero viaggio e il primo aereo preso totalmente da sola.
Mentre aspettavo l’ora dell’imbarco non stavo ancora realizzato quello a cui stavo andando incontro, ero un mix di ansia e emozione.
Appena atterrata all’aeroporto di Dresda mi è venuta a prendere la mia famiglia ospitante, i Kreft, una grande famiglia gentile e disponibile.

Tutto inizia il 4 luglio, partenza in treno dalla mia piccola città, per arrivare dalla parte opposto del mondo, in Taiwan. C’è da dire che non è stato per niente facile arrivare…ma dopo molte ore di viaggio sono finalmente arrivato.
La mia host-family era veramente speciale, se una normale host-family era composta da una coppia e 2 ragazzi, la mia era formata da un (Boss) il nostro padre Taiwanese e 15 ragazzi. Così che questa bellissima famiglia capitanata dal nostro Boss iniziò una bellissima avventura.

Ciao sono Arianna e nel corso dell’estate appena trascorsa ho avuto la possibilità, grazie al concorso scolastico indetto dal Lions Club, di vivere un’esperienza unica ed indimenticabile!
Il 15 luglio, dopo giorni di attesa, preparazione e agitazione sono partita per Malaga, la città nella quale sono stata accolta da una splendida famiglia per due settimane.
Una volta lasciata la mia famiglia all’aeroporto di Genova l’ansia era tanta, non avevo mai affrontato un viaggio simile ,da sola, prima di quel momento.
Dopo uno scalo a Roma sono, finalmente, arrivata a Malaga dove ad attendermi vi erano la mia host mum e parte della famiglia.
Inizialmente, ero un po’ disorientata ma hanno cercato di coinvolgermi e farmi sentire a casa fin dal primo momento.
Arrivata a casa ho potuto conoscere la restante parte della famiglia, la quale mi ha accolto calorosamente come una vera figlia o sorella.
Una volta sistemati i bagagli è davvero iniziata l’esperienza! 
Già la sera stessa siamo usciti sul lungomare ed ho potuto ammirare il tramonto mangiando sardine in uno dei tantissimi locali.

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Il 9 luglio 2019 ho avuto l’occasione di partire per la mia terza esperienza all’estero grazie al programma Lions Youth Exchange.
Quest’anno ho avuto la fortuna e il privilegio di esplorare uno dei paesi che più desideravo visitare: la Norvegia.
Non posso nascondere l’agitazione prima della partenza, nonostante non fosse la mia prima esperienza all’estero da sola, la partenza verso l’ignoto rappresenta sempre un momento di tensione.
Sono arrivata ad Oslo dopo un volo di sole due ore e sono stata accolta caldamente da tutta la comunità Lions di Drobak che, indossando i loro più splendenti sorrisi, ci hanno scortati fino alle nostre rispettive Host Families.
A Drobak ho passato una settimana indimenticabile, scandita dal rumore del mare (la famiglia presso la quale sono stata ospitata abita nei pressi di un fiordo!). I giorni passati in famiglia sono trascorsi fin troppo velocemente e quando io e le altre 4 ragazze ospitate presso la stessa famiglia abbiamo lasciato Rita (la mia host mom) e la sua casa, abbiamo tutte versato qualche lacrima.
Sapevo però che le ultime due settimane che avremmo trascorso al campo sarebbero state indimenticabili!

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Il 17 agosto 2019, nonostante alcuni problemi legati alla compagnia aerea, infine risolti, sono partito da Lamezia Terme diretto a Lipsia o, come direbbero i tedeschi, Leipzig.
Qui incontro la mia famiglia ospitante, una coppia con 3 figli, di cui una della mia età, molto cordiale, ma allo stesso tempo molto riservata e sicuramente diversa rispetto alla tradizionale famiglia Italiana, con la quale trascorro una settimana con alti e bassi, ma sicuramente mi è servita tantissimo per crescere e maturare, e gli sono molto grato.
E’ comunque per la diversità e per le nuove esperienze che si vivono, il motivo per cui consiglio a tutti di fare quest’esperienza.

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La prima emozione provata appena salita sull'aereo che mi avrebbe portata ad Istanbul è stata ansia: era il mio primo grande viaggio completamente da sola, diretta in un paese in cui non conoscevo niente e nessuno, nemmeno la lingua.
Non sapevo chi avrei trovato, dove sarei andata a stare, avevo solo un'idea sommaria della mia host family, con cui mi ero scambiata solamente un pao di mail nei mesi precedenti.
Ma appena visti quelli che sarebbero stati i miei animatori nel camp e la mia host family in aeroporto ho capito che sarebbe andato tutto bene, e in questo la mia prima impressione non è stata smentita: sono stata accolta in casa Kitapcioglu come un membro della famiglia a tutti gli effetti, e per me è stato facilissimo ambientarsi!

Quest’anno  ho avuto la possibilità di essere ospitato dal Lions Club di Osaka in Giappone e ho sperimentato una delle più belle avventure che si possano vivere. 
Ho visitato un sacco di posti stupendi in giro per il Giappone 
All’inizio il cibo giapponese sembrava strano ,  ma alla fine ho imparato ad apprezzarlo
Rame, soba, sushi, yakiniku, tutto era delizioso.
Durante il campo ho incontrato nuovi amici da tutte le parti del mondo.

Il 29 giugno 2019 sono partita per un viaggio la cui portata difficilmente si può esprimere a parole.
Prima di partire, avevo un sacco di paranoie, non avevo mai viaggiato da sola, tantomeno all’estero e non mi ero mai allontanata dal mio quotidiano. Farlo è stata la migliore decisione che io abbia mai preso. 
 
Il paese assegnatomi fu la Germania, che non era tra le destinazioni da me richieste, ma si è rivelata molto meglio delle mie aspettative. Perché una cosa che ho imparato con i Lions è che non importa dove vai, ciò che realmente fa la differenza e che ti fa crescere sono le persone che incontri, i ricordi che crei con loro, che rimarranno per sempre con te. 
 
Lasciato l’aeroporto di Bologna con scalo a Monaco, la mia destinazione fu Hannover nel nord della Germania. Qui ad accogliermi c’era la mia host mum e alcuni membri Lions. Salita in macchina, capii perché soltanto lei era venuta a prendermi, il paese in cui avrei vissuto la prima settimana sarebbe stato Cuxhaven, situato sul mare del Nord. Di fatto ero molto lontana dalle destinazioni degli altri ragazzi che avrebbero partecipato al campus con me, ma questo mi permise di vivere appieno l’esperienza in famiglia. 

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I really loved the Sound of Music camp, I think it is a good idea to allow people from different nations not only  to meet and know each other, but to sing and play music together. 
In my opinion playing music is the best way to create a group. In fact we had to work together to sing well in the choir and for me this made us be more friends.
Unfortunately I couldn’t participate to the first concert together with all my friends because of my illness, but I think that the sense of welcome I felt when I came back from the hospital was the best experience I had.

Sono partita sicura che avrei Amato questa esperienza, la mia unica grande paura era di scontrarmi con una civiltà poco disponibile all’accoglienza.
Fin dai primi giorni mi sono smentita, infatti i Taiwanesi sono persone vere, profonde mi hanno accolto come una quarta figlia, (il padre mi ha addirittura regalato l’augurio tipico taiwanese di avere tutto quello che desidero dalla vita).
Le città visitate sono state tante. Taiwan è un’isola molto verde grazie al suo clima tropicale, con molti grandi e un alto tasso di umidità. I posti da visitare si estendono da grandi città come Taipei a zone sulla costa dell’Oceano molto verdi (sembra quasi di essere sul set di un film) nell’est dell’isola(Yilan), a quartieri che mostrano l’antica e tradizionale architettura taiwanese nell’ovest dell’Isola (come Hsinchu).
La prima vera cosa che questo posto mi ha trasmesso è come tutto abbia un significato: a partire dai singoli nomi di città/quartieri, al loro alfabeto o addirittura alle decorazioni di una finestra.

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Il mio viaggio in Grecia
C'è poco da dire, è stata un'esperienza stupenda che non vedo l'ora di rivivere in un'altra parte del mondo. 
Durante questo viaggio non sono mai stata sola, addirittura all'aeroporto di Linate ho subito riconosciuto, grazie alla maglietta dei Lions, una ragazza che come me stava partendo per la Grecia; così abbiamo trascorso il viaggio in aereo insieme conoscendoci.
Arrivata all'aeroporto di Salonicco ho subito ricevuto una calda accoglienza da parte della mia "host family" che mi ha informata che avremmo dovuto aspettare l'arrivo di una ragazza tedesca, Marie, che avrebbe trascorso la prima settimana insieme a me a casa loro.
Il mio soggiorno in Grecia è iniziato come desideravo: con una grandissima pita di gyros che non vedevo l'ora di assaggiare.

Dal 1 agosto al 22 dello stesso mese ho fatto uno scambio culturale in Taiwan.
Inizialmente ero un po’ titubante non conoscendo il paese ma poi ho dovuto ricredermi: entrambe le famiglie erano molto ospitali e disponibili, nonostante le difficoltà linguistiche i taiwanesi sono molto gentili e i posti visitati erano molto belli.
Per 9 giorni sono rimasta in una famiglia di Taoyuan con un altra ragazza italiana, abbiamo assaggiato diversi cibi tipici (hot pot, ravioli, instant noodles, bubble tea, ect.) e visitato città insolite per degli europei/italiani.

L’associazione Lions Club mi ha dato l’occasione di conoscere un’ angolo di Finlandia e tante persone amorevoli.
Ho condiviso questa esperienza con altri ragazzi diabetici di altre nazionalità. 
Una delle cose più belle di questo viaggio è stato che grazie a questa patologia ho conosciuto e mi sono affezionata tantissimo ad altri ragazzi.
E’ stata la prima volta che ho vissuto un’esperienza del genere.
Lo staff del club lions è stato molto disponibile e bravo nel farmi conoscere i posti, la cultura tradizionale del luogo.
Abbiamo praticato diversi sport come basket, pallavolo ma abbiamo provato anche nuovi sport del tipo tiro con l’arco, fresbee golf e kayak sul lago. Tra questi sport quello che mi è piaciuto di più è stato kayak. 

Hello everybody! 
i stayed in France from 19th july to 9th august 2019.
Before leaving, as usual, i did not know what to expect from this experience in France, but i have to say that it was an unforgettable experience: first of all my host family was very kind and funny and i knew a lot of new people and discovered a lot of new places that i did not know even  their existence. I will divide my review in two parts: Host family acccomodation and  the "Périgord noir" camp.

Germania. Quando ho saputo la destinazione della mia esperienza devo ammettere di aver provato certamente felicità ma, non lo nascondo, anche un pizzico di delusione. Confrontando le destinazioni avute da altri ragazzi non ho potuto fare a meno di pensare quanto destinazioni asiatiche oppure sudamericane fossero di gran lunga più belle della mia.
Tuttavia però, ero agitata e pronta a partire.
Ammetto che non è stato per nulla facile separarsi dalla mia famiglia e dai miei amici, perciò non appena sono scesa dall'aereo a Dusseldorf con gli occhi lucidi, pensando a cosa potessi farci lì, in mezzo a quelle persone sconosciute, non ho potuto fare a meno di sentirmi persa, sperduta.